Capitolo 8

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EDDIE

Il giorno seguente salto la prima ora perchè data la nottata mi sono svegliato con difficoltà. Ho fatto colazione prendendo velocemente un Waffle preparato da mio zio e l'ho finito guidando. Adesso che sono arrivato non mi resta nient'altro che aspettare di andare a mensa tra due ore; mi domando perchè io venga a scuola quando il mio unico pensiero e obiettivo è la band. In un modo o in un altro devo arrivare a fine anno e prendere almeno il diploma. Non trovando nessuno dei miei amici in giro, al suono della campanella decido di entrare in una classe a caso giusto per avere qualcosa di 'adrenalinico' da fare tanto in questa scuola nessuno si accorge di nulla, puoi anche uscire dalla classe e i professori non si accorgerebbero della tua assenza, figuriamoci se c'è un alunno in più. Pian piano la classe inizia a riempirsi, quelli più svegli si accorgono della mia presenza lanciandomi occhiatacce che ricevo ormai quotidianamente ma comunque li ringrazio sempre con un dito medio o una smorfia. Mentre gioco con i miei anelli sul tavolo aspettando l'arrivo della professoressa sento nascere il solito miscuglio di sensazioni fatte di: adrenalina, sudore, agitazione e confusione...lei è vicina e infatti, quando alzo lo sguardo la vedo entrare e per un secondo i nostri sguardi si incontrano <<merda>> sussurro distogliendoli e sedendomi correttamente. Non avevo la minima idea che frequentasse questo corso, ora sembro ancora più ossessionato <<buongiorno ragazzi>> finalmente entra la prof. e l'attenzione è rivolta a lei <<sbaglio o c'è qualcosa che non va>> guarda la classe ed io mi faccio piccolo piccolo sulla sedia per non essere visto <<ah ecco cosa mancava>> dice dopo che un ragazzo con il fiatone entra in aula

<<mi scusi>> prendere aria <<ero di fuori e non ho sentito la campanella>> Harrington, fantastico siamo davvero tutti al completo ora <<cos...cosa ci fai tu qui?>> domanda notandomi in un mezzo tra confuso e nervoso nel frattempo che si accomoda davanti alla ragazza

<<beh...a me... piace molto...>> picchietto la mano sul banco non sapendo che dire visto che non ho proprio idea di che corso sia

<<fisica>> interviene Elizabeth facendomi restare un attimo sorpreso

<<si fisica...la adoro>> sorrido con il pollice all'insù

[...]

<<come ci sei finito qui?>> un tuffo al cuore quando mi pone la domanda, credevo non mi avrebbe rivolto più la parola e invece pare non sia successo nulla

<<oh ehm volevo fare qualcosa di diverso>>sento provenire dalla sua bocca una leggera risata e imbarazzato metto le mani nella tasca della giacca

<<non hai neanche uno zaino?>> intanto usciamo dalla classe vuota

<<non ho bisogno di quaderni, ho tutto qui>> picchietto l'indice sulla testa, in parte è vero, l'altra parte però è che non posso permettermi di comprare i libri

<<fortunato tu, beh io...ho un altro corso..>>

<<si, si certo>> mi gratto la testa

<<si..>> stringe al petto i libri <<...ciao..>>

<<..ciao>> una volta svoltato l'angolo rilascio un sospiro di sollievo nel sapere che almeno non mi ignorerà per il resto della sua vita

[...]

<<Henderson!>> corro da lui arrivata la benedetta ora di pranzo

<<ehi amico>> mi sorride e gli metto un braccio sulle spalle <<mi devi dire qualcosa?>>

<<te la devo chiedere>> ci avviamo lentamente verso il nostro tavolo dove ancora non c'è nessuno <<allora>> ci accomodiamo

<<wow sembra una cosa seria>>

Dai miei occhi -Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora