ELIZABETH
Ieri tornata a casa sono riuscita a scappare dalla cena e quindi dai miei chiudendomi subito in camera. Ho apprezzato l'impegno di Eddie nel tentare in tutti i modi di farmi pensare ad altro e almeno fino a quando siamo stati insieme ci è riuscito. In camera mia, però, non sono riuscita a trattenermi e sono scoppiata in un pianto disperato non aprendo mai gli occhi perchè ogni cosa in quella stanza mi ricorda lui: la finestra dove da sempre preferisce entrare, il pupazzo alla fine del letto con cui adora giocare, la scrivania con sopra appese le nostre foto e altro ancora. Non sentirlo quotidianamente è straziante, ho bisogno dei suoi baci, di lui che mi disturba mentre studio, del suo modo insistente, dei suoi occhi dolci puntati nei miei, del suo sorriso che non soggiorna più sul suo volto a causa mia. Non posso dire che la situazione creatasi è esagerata perchè fossi stata al suo posto avrei fatto lo stesso, dopo tre anni (quasi) di relazione anche la minima cosa è in grado di spezzarti in due. Durante la pausa vado subito alla ricerca di Billy che trovo di fuori a fumare fortunatamente da solo <<ciao>>
<<signorina Barrett>>saluta altrettanto
<<io...riguardo a ieri accetto la tua proposta>> mi studia allontanando e avvicinando la sigaretta alla bocca per un pò
<<sul serio?>> domanda non convinto
<<si>>
<<ti passo a prendere alle otto>> sorride buttando la cicca a terra
<<dove andiamo?>> chiedo ansiosa prima che vada
<<ti porto al cinema>> si avvicina posandomi un bacio sulla guancia per poi, al suono della campanella, congedarsi
<<Liz, che ci fai qui fuori>> sentendo la voce di Jonathan mi giro e una volta trovatami a pochi centimetri da lui lo stringo forte <<prima ho incontrato Steve e mi ha raccontato>> muove la mano su e giù per la mia schiena
<<e come sta? Che ti ha detto?>> mi informo subito
<<non sembra per niente lui. Mi ha solo detto cosa è successo ieri, mi dispiace>> annuisco stringendolo ancora di più <<dovremmo andare a lezione ma ormai possiamo saltarla e andare in palestra, non so se ce qualcuno ma ci mettiamo sugli spalti e parliamo se ti va>>
<<si>> sorrido per ringraziarlo e andiamo verso la palestra. Sono davvero grata di essere circondata da ottimi amici che nel momento del bisogno ci sono sempre.
La palestra è occupata perciò silenziosamente ci andiamo a sedere sugli spalti, solo dopo che il mio sguardo si incastra con il suo mi rendo conto che ad allenarsi è la squadra di basket di Steve <<Harrington concentrati!>> lo rimprovera il coach e quest'ultimo ritorna a rivolgere l'attenzione al pallone
<<forse non è stata un ottima scelta la palestra>>interviene il mio migliore amico
<<merda>> sussurro quando vedo entrare anche la squadra di Billy
<<che c'è?>> si guarda attorno
<<quella è la squadra di Billy, io stasera ho un appuntamento con lui perchè Eddie mi ha detto che potrebbe essere l'unica soluzione per capire se mi interessa lui o amo esclusivamente Steve e con esclusivamente si intente che non devo avere per la testa nessun altro ragazzo>> dico così velocemente da mancarmi il fiato <<se ora Billy dice qualcosa la situazione peggiorerà e Steve mi cancellerà totalmente dalla sua vita>>
<<fai un bel respiro e mantieni la calma, non accadrà nulla>>
STEVE
Sapere che lei è lì sugli spalti a guardarmi non aiuta a concentrarmi e ancor di più ora che è entrato Hargrove ha petto nudo con la sua squadra. Comincia a riscaldarsi per puro caso verso il lato di Elizabeth e al fischio del coach afferra la palla cominciando una piccola partita tra di noi come facciamo spesso a fine allenamento <<Harrington! Come va amico?>> chiede palleggiando accanto a me e il mio compito sarebbe quello di togliergli la palla <<sei agitato perchè c'è lei?>> provo a togliergliela ma invano <<chissà chi starà guardando tra noi due>>cerca di distrarmi facendomi pressione da dietro
<<chiudi quella cazzo di bocca>> ringhio
<<peccato ora sia la tua ex>> non resistendo gli do una spallata con l'intento di farlo finire per terra ma essendo più forte di me mi ci ritrovo io, stranamente si avvicina afferrandomi la mano per aiutarmi ad alzarmi <<è meglio che continui a piangere>> ride mollando la presa andando poi a fare canestro.
Quando sono di nuovo in piedi <<io devo andare>> avverto il coach incamminandomi dritto nello spogliatoio dove prendo a cazzotti l'armadietto <<fanculo>> si apre mostrandomi la foto appesa scattata l'ultima volta che siamo stati al lago e non resistendo mi lascio abbandonare alle lacrime accasciandomi pian piano a terra. Mi riprendo qualche minuto dopo e senza farmi la doccia, che farò dopo a casa, esco prima che arrivino gli altri e non nego di sperare di incontrarla fuori o al parcheggio ma così non è.
ELIZABETH
<<tesoro c'è una macchina qua fuori, è per te?>> chiede mia madre vedendomi scendere dalle scale
<<si, esco con un amico al cinema>> noto mio padre affacciarsi dalla cucina <<tranquillo papà, ci si può fidare>> o almeno spero <<ciao>> li saluto uscendo e una volta percorso il vialetto entro nella Camaro
<<ehi>> mi rivolge un sorriso che ricambio forzatamente, l'unico obiettivo della serata è quello di capire chi voglio <<andiamo?>>
<<si andiamo>> sospiro abbandonandomi sul sedile. Sotto le luci dei lampioni e la musica che passa alla radio penso che il nascere del mio nervosismo dipenda dal fatto che ho paura di scoprire che forse Billy mi piace e che come dice Eddie non potrò pensare solo esclusivamente a Steve. Dopo dieci minuti di macchina troviamo il parcheggio e a mia sorpresa, non pensando facesse nel suo carattere, mi fa attendere per venirmi ad aprire lui la portiera <<grazie>> scendo e quando chiude il veicolo ci avviamo all'interno della struttura sempre piena anche perchè è l'unica attrattiva che ci sia ad Hawkins
<<che genere vuoi vedere? C'è Horror, fantascienza, classico, commedia>> elenca i generi osservando il tabellone di stasera
<<Horror>> dico timidamente quando si gira con le sopracciglia alzate
<<Elizabeth Barrett, non vorrei essere poi il colpevole delle tue notti insonne>> mi sorride di nuovo. Billy è tutta apparenza e anche un pò verità ma sotto io credo sappia essere buono <<vado a prendere pop-corn e bibita; si allontana e io rimango ad aspettarlo osservando la gente entrare sperando di non incontrare nessuno dei miei amici
<<eccoti>> prendo la busta di pop-corn aiutandolo dato che tiene in mano le bibite <<sala 3>> lo informo guidandolo e così entriamo successivamente andandoci a sedere nei rispettivi posti <<sai a me piace questo genere e non mi spavento facilmente>>
<<staremo a vedere>> mi guarda nel suo solito seducente che a quanto pare non fa apposta
<<tra due mesi è Natale, cosa farai?>> ne approfitto della pubblicità, prima che inizi il film, per parlare
<<nulla, odio il Natale>> deglutisce guardandosi attorno
<<sei figlio unico?>>
<<no ho una sorella...sorellastra>> si corregge <<non piace neanche a lei il Natale>> è diventato improvvisamente freddo e ho paura di starlo infastidendo così non chiedo altro <<c'è una...situazione complicata nella mia famiglia>> prosegue come se mi avesse letto nel pensiero <<ci vorrà del tempo se vuoi saperlo, anche perchè saresti la prima con cui ne parlo>> i miei occhi lo scrutano fino a quando il film inizia.
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Dai miei occhi -Steve Harrington
FanfictionUn'amore semplice, come quello tra Steve ed Elizabeth, che li lega da quasi tre anni viene smosso da nuove figure che si insinueranno nella vita di lei già dall'inizio dell'ultimo anno.