Capitolo 9

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ELIZABETH

Finalmente anche questa settimana è finita e negli ultimi due giorni non è successo nulla in particolare. E' sabato pomeriggio e sono appena arrivata a lago insieme a Steve, stendiamo un telo e ci sediamo <<è sempre bello venire qua>> ci veniamo quasi tutti i weekend da quando ci conosciamo, è un pò il nostro posto

<<ti ricordi il nostro secondo appuntamento?>> è avvenuto proprio qua <<sembrava avessi il terrore di me, non so che magari ti avrei violentata, rapita o uccisa>> ridiamo entrambi

<<beh si come secondo appuntamento era un pò troppo un posto sperduto>> mi giustifico

<<non avrei mai pensato di avere una relazione così lunga>> si sdraia reggendosi su un gomito <<frequentavamo quei due corsi insieme e solo al terzo mi sono accorto di amarti, che cretino>> scuote la testa riflettendoci

<<io non ti sopportavo ma poi mi sono lasciata convincere ed eccoci qua>> mi sdraio anche io a pancia in giù <<tu rifaresti tutto?>>

<<si ma vorrei fosse iniziato tutto dal primo, così sarei stato più tempo con te>>

<<perchè con gli altri non puoi essere come sei con me invece di fare il prepotente?>>

<<perchè tu non lo meriti, gli altri si>> mi avvicino baciandolo e poggia la sua mano sulla mia guancia

<<sei brutto>> lo guardo fare il labbruccio <<bruttissimo>> rido quando mi attira a se rotolando sul telo

<<ora vediamo se sono ancora brutto>> inizia a farmi il solletico

<<nono Steve>> cerco di staccarlo da me ma per le risate ma invano è l'intento <<ok! Sei il più bello del mondo!>>

<<oh grazie tesoro quanto sei dolce>> si toglie da sopra di me smettendo e sistemandosi il ciuffo <<guarda cosa ho portato>> dopo un momento di suspense estrae dallo zaino una piccola radio: preme il pulsante di accensione e alza il volume; sulle note di 'Wonderwall' si tira su usando come microfono la sua mano chiusa a pugno. Lui gioca ma io ritengo abbia una bellissima voce. Da sdraiata mi godo lo spettacolo con il suo ciuffo sventolato in aria e poi mi porge la mano che afferro senza esitazione, per ballare insieme <<voglio sposarti>>

<<cosa?>> sempre aggrappata a lui mi tiro leggermente indietro per poterlo guardare in faccia 

<<voglio sposarti>> abbassa la testa per incontrare i miei occhi <<si certo non adesso ma quando sarà l'età giusta voglio farlo, sei la prima di cui mi sono innamorato e devi essere l'ultima>> i miei occhi diventano lucidi per queste parole che arrivano dritte nel mio cuore avvolgendolo 

<<allora ci sposeremo>> ripeto affermandolo unendo poi le nostre labbra.   

[...]

La fantastica giornata a lago con il mio ragazzo è volata tra: bagni, coccole, scherzi, divertimento e musica <<io vado a fare una passeggiata>> informo i miei e con la loro approvazione esco prendendo la bici e pedalando fino al centro dove ce un pò più di movimento essendo sabato sera. Vedo gente entrare e uscire dal cinema, dal ristorante o passeggiare per il centro. Da lontano noto un gruppo familiare così lo raggiungo anche se di spalle e una volta dietro suono il campanello

<<O MIO DIO CI VOGLIONO INVESTIRE>> Dustin salta addosso ad Eddie <<Elizabeth!>> mi sgrida accorgendosi di me

<<scusa>> gli sorrido <<ciao ragazzi>> saluto anche il resto <<poso la bici e mi unisco a voi>> scendo andando a posarla nell'apposita zona e ritorno da loro <<ehi>> affianco Eddie camminando

<<ehi, sembra che non ci parliamo da anni>>

<<si è che sono stata occupata ultimamente>>

<<tranquilla>>

<<dove stavate andando?>>

<<nessuna meta, solo girare così>> annuisco <<oh oh ragazzi c'è lo zucchero filato!>> esclama e così ci dirigiamo verso il signore che fa cinque zucchero filati

<<allora>>con Will, essendo stati i primi a prenderlo, ci allontaniamo dalla fila <<vedo che state parlando tu e Mike>>

<<si Liz ma non accadrà mai nulla, commenta ogni ragazza che passa>> corruccio le labbra dispiaciuta <<mi consolerò con lo zucchero filato>> ne stacca un pezzo mangiandolo

<<eccoci tutti>> arrivano anche gli altri e riprendiamo a camminare

<<stai attento>> avverto Eddie scostandogli i capelli che si stavano unendo allo zucchero

<<guardati tu>> ride

<<perchè? Cos'ho?>>

<<lo zucchero sul naso, vieni qui>> ci fermiamo solo noi due e con il pollice mi toglie lo zucchero <<fatto>>

<<grazie>> arrossisco e guardiamo i ragazzi camminare poco più avanti a noi <<sono così carini>>

<<beh anche noi lo siamo, insomma guardaci>> fa una giravolta

<<stupendi>> ribadisco

<<senti c'è una cosa che dovrei dirti>> fa lui e gli faccio cenno di star ascoltando

<<vecchi venite c'è la cabina per fare le foto!>> ci richiamano i tre

<<sbaglio o ci hanno appena chiamato vecchi?>> domanda il ricciolino

<<no non ti sbagli>> buttiamo la stecca dello zucchero ormai finita ed entriamo anche noi

<<facciamo solo facce buffe>> ordina Mike e scattiamo più di quattro foto.

EDDIE

<<Bambini è ora di andare>> li avviso essendo mezzanotte e così torniamo indietro fino a dove Liz ha lasciato la bici <<non mi sento sicuro a lasciarti andare da sola a quest'ora>>

<<io posso portare Mike a casa così hai posto>> mi dice Will

<<si d'accordo>> accetto e dopo aver aspettato Joyce che prende i due, noi restanti ci avviamo al furgoncino <<dammi>> prendo la bici che lascio dietro e poi saliamo

<<allora ragazzi>> inizia a parlare Dustin e sapendo cosa vuole dire alzo immediatamente il volume a palla <<ricevuto>> rimane in silenzio fino a casa sua; aspetto che entra e poi rimetto in moto abbassando il volume

<<direzione castello della principessa>> annuncio. Durante il tragitto da Dustin a casa sua mi capita di lanciarle sguardi più di una volta, prima stavo per dirle dei miei sentimenti ma il destino non ha voluto evidentemente non è ancora momento <<eccoci>> mi fermo davanti al vialetto e scendiamo tirando fuori la bici

<<grazie>> si alza in punta di piedi per lasciarmi un bacio sulla guancia sentendomi leggermente arrossire

<<figurati>> le scompiglio i capelli <<ci sentiamo e se vuoi sai dove trovarmi>>

<<si, buonanotte>>

<<notte>> prima di andarmene aspetto che posi la bici nel garage e che entri in casa. 

Dai miei occhi -Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora