Capitolo 14

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Charles' POV

Continuo a battere il piede sul pavimento ripetutamente, fissando un punto davanti a me. Ancora non mi spiego come sia possibile che lei voglia uscire con uno del genere.

Più di qualunque altra cosa, mi innervosisce il fatto che lui stia con lei, oggi, mentre io passerò la serata a fingere di guardare un film in TV o a giocare con la PlayStation.

Inutile dire che, quando ho detto a Nicole che avrei richiamato la ragazza della sera prima, ho mentito. Abbiamo fatto sesso e, dopo esserci rivestiti, lei è andata via, quindi non ho il suo numero; sinceramente neanche volevo averlo.

Ieri sera sono andato al bar perché ero troppo arrabbiato e nervoso; il motivo era sempre lo stesso: Nicole e Paolo sempre più vicini e affiatati. So che lei sostiene che siano solo amici, ma io ci vedo decisamente troppo lungo e so per certo che Paolo ha di certo altre intenzioni.

Questa ragazza, Emma mi pare, mi si è avvicinata - come fanno ogni giorno anche tantissime altre - e mi ha chiesto solo una foto, inizialmente. Mi ha fatto vari complimenti, abbiamo parlato un po' e alla fine mi sono fatto trasportare offrendole da bere ed esagerando anche un po', tant'è che siamo finiti a letto a casa mia.

Per tutto il tempo, però, ho pensato solo ed esclusivamente a Nicole. Non che non mi sia piaciuto, ma nessun'altra è come lei. Quando faccio sesso con lei, il mondo intorno a me sparisce completamente e mi sembra di toccare il cielo con un dito.

Alla fine, Nicole è arrivata a casa mia nel momento più sbagliato in assoluto, e io sono rimasto talmente sorpreso e intimorito dal fatto che avrebbe potuto arrabbiarsi, che non ho nemmeno avuto il coraggio di chiederle il motivo per cui fosse venuta da me a quell'ora.

Ed è proprio questo pensiero che mi tormenta: perché è venuta se doveva stare con Paolo? E perché, quando le ho chiesto di stare insieme stasera, ha rifiutato?

Cammino avanti e indietro in giro per casa, senza riuscire a darmi pace e a scacciare questo pensiero.

Apro instagram e vedo subito una storia di Nicole. È a vedere un film, come già sapevo, con Paolo. Leggo velocemente il titolo sullo schermo e, quando vedo la mano di Paolo poggiata sul suo ginocchio, non ci penso due volte ed esco immediatamente di casa, raggiungendo il cinema.

                               —————

Ho girato tutte le sale del cinema; ovviamente quella giusta è stata l'ultima in cui sono entrato.

Sono arrivato proprio durante l'intervallo, e come un pazzo ho cominciato a correre tra le file per trovare Nicole.

Quando finalmente la vedo, mi accorgo che è da sola e sta scrivendo un messaggio. In effetti, il sedile accanto al suo è libero, e sopra c'è una felpa, sicuramente di Paolo. Mi avvicino velocemente, prendendo posto accanto a lei e scuotendole il braccio non appena la raggiungo.

Lei si gira verso di me, prima stranita, poi sorpresa quando mi riconosce.

"Charles?!" esclama, guardandosi attorno, prima di riportare lo sguardo su di me "Che ci fai qua?"

"Dobbiamo parlare, Nicole, sul serio" dico io, con tono fermo.

Lei aggrotta le sopracciglia e scuote la testa. "Di cosa? Che hai di così importante da dirmi per venirmi addirittura a cercare al cinema?"

"Perché ieri sera sei venuta a casa mia?" chiedo, di getto.

Lei rimane immobile, non parla. Non si aspettava decisamente questa domanda così a bruciapelo.

Dopo qualche secondo, ritorna in sé e mi risponde. "Charles, ma perc-"

"Charles?" sento la voce di Paolo, che interrompe Nicole, alle mie spalle.

Mi giro a guardarlo e gli faccio un cenno con la mano.

"Che sei venuto a fare?" mi chiede, prima di girarsi verso Nicole "L'hai chiamato tu?" le chiede, indicandomi con l'indice.

"No!" esclama lei.

"Sono venuto io perché devo parlare di una cosa con lei" gli spiego, senza però staccare mai gli occhi da Nicole.

Lei sposta lo sguardo prima su Paolo, poi su di me, e infine guarda l'orologio. "Dai, muoviti, prima che ricominci il film" dice, alzandosi in piedi "Andiamo fuori" continua poi.

Io annuisco, alzandomi e seguendola.

"Torno subito" dice lei, per informare Paolo, al quale lascia anche un bacio sulla guancia prima di uscire.

"Allora? Che volevi?" chiede fermandosi davanti a me ed incrociando le braccia al petto.

"Te l'ho già detto. Voglio sapere perché sei venuta a casa mia ieri sera" ripeto.

Lei mi guarda per un attimo, alza gli occhi al cielo e poi sbuffa. "E va bene!" esclama "Volevo solo stare un po' con te..." dice, quasi sussurrando.

Sorrido spontaneamente quando sento le sue parole, poi mi avvicino a lei e le accarezzo una guancia. "E allora perché hai rifiutato il mio invito?"

"Perché avevo già un impegno con Paolo, e non è carino scaricare una persona per un'altra" spiega.

"Quindi sei venuta da me a fine appuntamento?" chiedo, divertito.

"Innanzitutto non era un appuntamento. E comunque no, sono andata via appositamente per venire da te" confessa; parla velocemente, quasi come se se ne vergognasse.

"Ti mancavo?" le chiedo, avvicinandomi sempre di più.

Lei evita il contatto visivo, puntando gli occhi su qualunque dettaglio della stanza che non sia io. "Va beh, mi mancavi non direi..." dice, arrossendo "Era solo un po' di tempo che non stavamo insieme come prima, ecco" conclude.

Annuisco sorridendo, e abbassando la testa. Le mancavo eccome. Sta palesemente mentendo.

"Che ne dici, allora, di venire da me, quando hai finito qui?" le chiedo.

Lei sembra pensarci un po' prima di rispondermi, ma poi si decide ad annuire.

"Va bene, vengo. Ora però fammi andare dentro, ok? Il film sarà già ricominciato" dice, allontanandosi.

Io annuisco. "Ci vediamo dopo, piccola"

"A dopo, Charles" mi saluta, prima di sparire dietro la porta d'ingresso della sala.

Vado via dal cinema felice, elettrizzato. Sento che qualcosa tra noi sta cambiando, non si tratta più di semplice attrazione fisica e neanche di frecciatine, discussioni e scenate di gelosia. Forse anche Nicole sente per me quello che provo io per lei; non so cosa sia, se amore o altro, ma è forte e lo sento crescere ogni volta che lei si avvicina a me.

Secret - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora