Capitolo 29

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Charles' POV

Ormai è la terza volta che esco con Alice. Abbiamo approfittato del fatto che non ho avuto GP immediati per vederci e conoscerci il più possibile.

Per ora, le cose tra noi vanno alla grande, ci troviamo molto bene l'uno con l'altra e ci divertiamo tantissimo insieme.

"Stavo pensando una cosa, Ali" dico, di getto.

Lei mi sorride e mi prende la mano. "Cosa?"

"So che ultimamente le mie gare non stanno andando bene, ma mi chiedevo se ti andasse di venire a vedere la prossima, dato che è qui in Italia, a Monza"

La vedo sorridere, prima di rispondermi. "Mi piacerebbe tanto venire a vederti" mi dice, arrossendo leggermente.

"Sono sicuro che averti lì mi caricherà ancora di più" confesso.

"Sei un ruffiano!" esclama lei, dandomi un buffetto sulla guancia e facendomi ridere. "Quand'è la gara?" mi chiede, poi.

"Questo fine settimana" dico, mangiando un po' di riso.

Lei annuisce. "Allora ho proprio poco tempo!" esclama, facendomi sorridere.

"Sta tranquilla, non è niente! Vedrai la gara dai box con il mio team" cerco di rassicurarla.

"Va bene, ma sono comunque nervosa ed emozionata" ammette, assaggiando anche lei un po' della sua pasta.

Le accarezzo la mano e le sorrido di nuovo, cercando di farle capire che sarò sempre vicino a lei se dovesse essere in difficoltà.

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Nicole's POV

Siamo appena arrivati a Monza e Charles e Carlos stanno parlando e facendo foto con alcuni fan. L'amore e il calore che i tifosi italiani sono capaci di donare è qualcosa di unico; è come se la passione scorresse direttamente nelle loro vene.

Dopo circa un'ora, salutiamo tutti e rientriamo nel paddock.

"Charles, andiamo? Hai due interviste ora" lo informo, guardando l'agenda sul cellulare.

"Sì, me lo ricordo" dice, scannerizzando il cartellino per entrare.

"Andiamo subito allora. È meglio se arrivi un po' prima" dico, aspettandolo per poi iniziare a camminare.

"Senti" inizia "Mi servirebbe un favore"

"Dimmi, se posso" lo incito.

"Mi servirebbero dei pass per la gara di domenica" dice, girandosi per la prima volta a guardarmi.

Annuisco. "I soliti, no? Tua madre e i tuoi fratelli" chiedo, per conferma.

Lui scuote la testa. "Me ne servirebbe uno in più, stavolta"

Questa risposta mi lascia un po' di stucco e mi fa andare nel panico; perché ho il presentimento che porterà una ragazza?

"Ohw, va bene. Dopo te li lascio sulla mia scrivania" dico solamente.

"Grazie" annuisce lui, superandomi e andando verso i giornalisti che lo stanno già aspettando.

Charles finisce le sue interviste quasi contemporaneamente a Carlos, quindi entrambi salutano e si avviano verso la nostra hospitality.

"Simpatici oggi, eh?" mi chiede Carlos, alludendo alle domande sarcastiche che gli hanno fatto, suscitando una mia risatina.

"Senti, Carlito, posso farti una domanda?" gli chiedo, a voce bassa.

Lui aggrotta le sopracciglia e annuisce, prima di bere un po' d'acqua dalla sua bottiglia.

"Sai per caso chi porta Charles questo fine settimana?" chiedo, di getto, arrossendo un po'.

Lui mi ammonisce con uno sguardo, prima di ricominciare a parlare. "A parte che non dovresti chiedermelo" inizia "e poi non lo so, a me non ha detto niente. Perché hai questo dubbio?"

"Mi ha chiesto un pass in più rispetto ai soliti" spiego.

Lui fa spallucce. "Non so che dirti"

Proprio in quel momento, arriva Charles alle nostre spalle, che dà un pugnetto amichevole sul braccio di Carlos. "Ehi, vuoi sapere l'ultima?" gli chiede sorridendo.

Per tutta risposta, mi giro e gli do le spalle, fingendomi impegnata in altro e soprattutto disinteressata. In realtà, però, cerco di ascoltare ogni parola, e ci riesco.

"Spara" gli dice Carlos.

"Domenica Alice viene a vedere la gara" gli comunica lui, entusiasta.

Strabuzzo gli occhi e mi irrigidisco: quella Alice? Pensavo fosse solo l'avventura di una notte, ma ora addirittura la porta nel box?

Carlos sembra stupito quanto me. "È una cosa seria, adesso, allora" commenta.

"Forse lo sta diventando" dice Charles, palesemente contento "Siamo usciti qualche volta, mi trovo bene con lei" aggiunge poi, facendomi mancare il respiro.

Alla faccia dell'amore che provava per me.

"Sono proprio contento, Charlie" gli dice Carlos, dandogli una pacca sulla spalla, che Charles ricambia prima di allontanarsi.

Dopo qualche secondo, mi giro di nuovo e mi avvicino a Carlos. "SoNo PrOpRiO cOnTeNto" lo imito, facendogli il verso con una smorfia.

"Quanti anni hai, dodici?" mi ammonisce.

"Porta veramente quella ragazza qui?" gli chiedo scioccata, ignorando ciò che mi ha appena detto.

"Cosa c'è di strano?" mi chiede "Si stanno frequentando. Dopotutto anche tu hai portato Luca, quando stavate insieme" mi fa notare.

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo; ha ragione.

"È solo che non pensavo fosse così seria la cosa. Credevo che fossero solo andati a letto una sera..." sussurro.

Carlos mi passa una mano sulla schiena, per consolarmi. "Niki, davvero, cerca di dimenticarti di lui. Non fa bene a nessuno dei due questa situazione, lo sai, no? Cerca di andare avanti come sta facendo lui, lo dico per il tuo bene" mi suggerisce, con tono dolce.

Io annuisco, consapevole del fatto che sia la cosa giusta da fare. "Sarà doloroso, ma devo riuscirci, hai ragione"

Carlos mi abbraccia velocemente, poi si stacca e mi lascia un bacio sulla fronte. "Se vuoi, stasera andiamo a prendere una birra"

Lo guardo male e faccio no col dito davanti ai suoi occhi. "Non devi bere, devi rispettare la dieta, nel weekend più che in ogni altro giorno" lo rimprovero.

Lui rotea gli occhi e alza le mani in segno di resa. "E va bene. Allora tu prendi una birra e io una coca-cola zero, mh?"

Annuisco. "Così può andare" ridacchio.

"A cena che fai, invece? Io e Charles stiamo con Andrea e Rupert" mi informa.

"Wow, cenetta romantica piloti e preparatori?" lo prendo in giro.

"Proprio così"

"Io non lo so, magari ordino qualcosa e rimango in camera a vedere un bel film" ipotizzo.

Lui annuisce. "Ti passo a chiamare in camera per le 22:30, ok?" mi chiede.

"Va benissimo, ma se vuoi rimanere con loro non c'è problema"

"Te l'ho chiesto io di uscire, no? Taci" mi zittisce, allontanandosi non dandomi la possibilità di rispondere.

Scuoto la testa sorridendo, pensando a quanto sia fortunata ad avere un amico come lui.

Secret - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora