Capitolo 16

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Mi sveglio nel letto di Charles, con la sveglia del mio telefono che suona a volume altissimo.

Apro gli occhi lentamente, realizzando solo dopo qualche minuto il motivo per cui mi trovo lì. Mi metto seduta sul letto di colpo, reggendo il lenzuolo, che è l'unica cosa che mi copre il corpo.

Mi giro verso Charles e lo vedo con un braccio che pende dal letto e la testa quasi completamente sotto il cuscino.

Scuoto la testa sorridendo, poi mi allungo per prendere il telefono e leggere la data: giovedì 9 giugno 2022. Questo significa solo una cosa: weekend di gara a Baku.

Cazzo, dobbiamo partire.

"Charles? Charles, svegliati!" dico, battendo la mano sulla sua schiena.

"Mmm, che c'è?" mi chiede, aprendo leggermente gli occhi.

"Svegliati, Charlie, dobbiamo essere in aeroporto a mezzogiorno!" dico, continuando ad agitarlo.

"Ho la valigia fatta da ieri!" esclama "È presto" mugola.

Rimango sorpresa dal fatto che sia riuscito a finire di fare la valigia prima di me.

"Ah, va bene. Allora ci vediamo dopo, io devo ancora prepararla" dico, alzandomi dal letto e ricominciando a vestirmi.

Lui si passa una mano sul viso, poi si mette seduto e mi osserva con un sorrisetto.

"Dai, Niki, sono solo le 7:30, rilassati" mi dice "vieni un po' qui con me, salutami come si deve"

Si sporge verso di me, allungando le labbra per darmi un bacio. Io sorrido e mi avvicino a mia volta, lasciandogli un bacio a stampo che ben presto si intensifica.

"Charles, dai..." sussurro, staccandomi "Devo veramente andare a prepararmi"

Lui fa il broncio. "Ma io voglio stare con te"

"Vieni a casa mia, allora! Così mi dai una mano, mh?" chiedo, mettendomi le mani sui fianchi.

Lui sorride. "Va bene, fammi solo fare colazione. Vuoi i pancake?" mi chiede.

"Se non ci metti troppo a farli"

"Ho l'impasto pronto, te lo sei dimenticato?" mi guarda, sorridendo.

"Hai ragione, che stupida" ironizzo, mettendomi seduta.

                                  —————

Dopo vari treni, scali e ore di sonno per ammazzare il tempo, finalmente arriviamo nel nostro hotel a Baku.

"Vieni in camera mia quando ti sei sistemata?" mi chiede Charles, aiutandomi a prendere la mia valigia.

"Non lo so, Charlie, c'è Carlos..." dico, titubante.

Lui aggrotta le sopracciglia. "E...? Carlos sa che abbiamo un bel rapporto, che c'è di strano?"

"Lo so, è che... sai, non vorrei si capisse" dico piano, abbassando la testa.

"Si capisse cosa?" mi chiede, incrociando le braccia al petto e guardandomi.

"Dai, lo sai benissimo cosa, Charles" dico, senza giri di parole.

Lui ride amaramente e scuote la testa. "Dio mio, Nicole, seriamente? Tu pensi che io voglia stare con te solo per farmi una scopata? Davvero non hai ancora capito che, a parte il sesso, io ci tengo davvero a te?" chiede ripetutamente, alzando la voce.

Che stupida che sono. "No, Charles, non è questo, è che-"

"È che per te sono solo un passatempo, uno con cui andare a letto e basta" sputa, arrabbiato.

Secret - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora