-eccoti- disse Leonardo sorridendo alla cugina che li aveva da poco raggiunti -dov'eri finita?- distolse lo sguardo da lei per portarlo su Annika alla quale stava spalmando la crema solare sulla schiena.
-scusate sono stata bloccata da un ragazzo- rispose Margaret sedendosi su uno dei teli da mare che erano stati posizionati sulla sabbia senza però togliersi il vestito visto che per il momento non aveva intenzione di farsi il bagno.
-e cosa voleva questo ragazzo?- chiese con un ringhi Philip mentre Margaret alzava gli occhi al cielo, i suoi cugini erano troppo iperprotettivi nei suoi confronti così come lo erano anche nei confronti di Charlotte e di Alice.
-ci siamo scontrati per sbaglio e si stava scusando con me per l'avvenuto- rispose Margaret mantenendo il tono calmo in modo da non far agitare troppo il cugino.
-in italiano? Sicura che si stesse scusando e non provando?-
-Phil io conosco l'italiano, non capisco tutto perché la mia mente è stupida ma alcune cose si e si stava scusando con me seriamente. Quando ha capito che ero straniera l'ha anche fatto in inglese quindi non vedo perché tu ti stia preoccupando troppo. Vi chiamo immediatamente se succede qualcosa- concluse la mora prendendo il suo fidato elastico nero e legandosi l'enorme massa mossa di capelli che le stava iniziando a dare fastidio per via dell'enorme caldo.
-contenta tu ma se io lo vedo gironzolare nei paraggi lo faccio fuori co o senza il tuo consenso-
-Phil lo sai che mi piacciono le ragazze-
-ma questo non impedisce a ragazzi marpioni di provarci con te e la cosa mi fa andare letteralmente in bestia-
-uno di quei ragazzi marpioni lo diventi anche tu a volte lo sai vero?- gli chiese Annika per dar manforte alla sua amica. Era assurdo che Philip trovava qualunque pretesto per essere geloso delle sue cugine e di sua sorella.
-tu sei fortunata perché Leo li mette a bada per te quei bastardi quando ci provano e non hai bisogno del mio aiuto- continuò convinto il castano mentre Charlotte si alzava e iniziava a correre verso il mare visto che non aveva nessuna voglia di continuare a sentire i discorsi del fratello. Si lamentava tanto dei loro genitori quando anche lui si comportava esattamente come loro.
-bello scatto-
-cosa?- Charlotte si girò di scatto osservando attentamente un bellissimo ragazzo rosso che le stava sorridendo e non solo con le labbra ma anche con i suoi penetranti occhi neri.
-bello scatto. Che ci fa una bellissima ragazza, americana presumo dall'accento, qui in Italia?- le chiese in un inglese che aveva un qualcosa di britannico e Charlotte posò lo sguardo sul fratello, ancora intento a parlare con gli altri, prima di riposarlo sul ragazzo.
-sono in vacanza con i miei. Sei straniero anche tu? Hai l'accento britannico-
-no sono italiano, italiano doc per la precisione- rise il rosso avvicinandosi a lei con ancora un sorriso stampato sulle labbra -e il mio accento deriva da un anno passato a Londra per uno scambio con la scuola. Sono tornato da qualche settimana-
-e com'è Londra rispetto qui?-
-bella, molto piovosa ma bella. L'unica pecca è il cibo- continuò il ragazzo dirigendosi verso il mare e facendo segno a Charlotte di seguirlo. La ragazza non ci pensò due volte.
-voi italiani siete fissati con il cibo- il rosso rise a quell'affermazione, rise proprio di gusto.
-come ti chiami?- le chiese una volta calmato.
-Charlotte. E tu?-
-Mirko con la kappa-
-e c'era bisogno di specificare?- chiese curiosa Charlotte.
-ovviamente si visto che qui tutti lo scrivono senza kappa. Allora Charlotte da che parte dell'America vieni?-
-troppe domande personali, ti devo credere un maniaco?-
-ma no! Voglio solo conoscerti meglio visto che con lo scatto di poco prima mi sei sembrata una che corre molto e vorrei avere compagnia per le mie mattinate di corsa sulla spiaggia-
-Los Angeles e si sono un'atleta, una centometrista per la precisione- si lasciò andare Charlotte avendo notato le buone intenzioni di Mirko.
-wow. E hai fatto qualche gara?-
-certo che faccio le gare! Molte a livello nazionale ero sempre tra i primi dieci ma mai prima e quello è qualcosa che mi fa infuriare-
-vorrei dire che verrei volentieri a guardarti ma immagino tu le faccia in America-
-okay adesso ci stai sfacciatamente provando- rise Charlotte mentre faceva nascere un sorriso anche sulle labbra di Mirko.
-sei una bella ragazza è ovvio che uno ci provi, o comunque che sondi il terreno. Tornando al discorso di prima vorresti fare un po' di corsa insieme a me la mattina? Giuro di non avere cattive intenzioni, voglio solo compagnia visto che corro solo- disse sinceramente Mirko.
-non ci proverai più con me?- chiese per essere sicura Charlotte che non disdegnava per niente continuare ad allenarsi anche li mentre era in vacanza. Avrebbe trovato con il tempo una scusa da inventare con suo fratello, non voleva di certo dirgli che andava a correre con un ragazzo conosciuto da poco.
-no, promesso-
-allora va bene- si arrese a dire Charlotte -ma non demoralizzarti se ti lascio indietro visto che sei stato tu a propormi di correre-
-non lo farò e cercherò di tenere il passo Charlotte, che poi Charlotte non mi sembra un nome tanto americano sai?-
-che ha che non va il mio nome?- chiese confusa la castana.
-niente è solo che non mi sembra del tutto americano, mi sembra più ecco...francese?- borbottò Mirko -anche se tu non hai l'accento francese- sussurrò per non farsi sentire dalla ragazza anche se involontariamente lo fece in inglese. Il rosso era troppo abituato a parlare in inglese, visto che lo aveva dovuto fare per un anno intero, che quando iniziava non riusciva più a parlare in italiano se qualcuno non lo parlava a sua volta.
-Je parle français, je suis à moitié français- rispose invece la castana in un perfetto francese prima di uscire dall'acqua lasciando da solo il povero Mirko.
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Welcome to Italy: New Generation
RomanceSeguito di Welcome to Italy che vede come protagonisti i figli delle coppie principali nella loro meritata vacanza in Italia. Storia di pochi capitoli e senza tante pretese.