-hai visto poi chi era al telefono?- chiese Hallam ritornando in camera con un pacco di gocciole ancora intero e lanciandolo sul letto dove il marito stava ancora comodamente sdraiato e nudo, segno che non aveva minimamente intenzione di passare la mattinata al mare. E Hallam un po' lo capiva visto che da quando aveva rivisto la sua famiglio il solare Michele era sparito lasciando spazio sul suo volto ad un'espressione corrucciata che ad Hallam non piaceva per niente.
-no, non ho voglia di sentire cose di lavoro mentre sono in vacanza- rispose Michele prendendo il pacchetto di gocciole a aprendolo mentre Hallam si ributtava sul letto al suo fianco prendendo il suo di telefono che aveva avvertito vibrare prima.
-Margaret mi ha chiamato- disse confuso il biondo notando che la chiamata era avvenuta quasi due ore prima.
-cosa?- sbottò Michele con la bocca piena avvicinandosi a lui tutto preoccupato. -perché ha chiamato te e non me?- borbottò prendendo a sua volta il telefono e notando che si la ragazzo lo aveva chiamato, la chiamata che lui aveva bellamente ignorato. -porca puttana-
-Michele- lo richiamò Hallam alzando gli occhi al cielo per poi notare il messaggio della figlia e sgranare gli occhi -non ti allarmare ma è...-
-come cazzo ci è finita in pronto soccorso?- urlò il moro alzandosi di colpo e iniziando a vestirsi segno che anche lui aveva letto il messaggio della figlia.
-calmati ha detto che si è fatta male alla caviglia non sta morendo- cercò di tranquillizzarlo Hallam mettendosi anche lui qualcosa di decente per raggiungere finalmente la figlia anche se dopo due ore -ragiona da medico e non da padre preoccupato per favore-
-ma io sono un padre preoccupato!- Michele sospirò e uscì di corsa dalla villetta che avevano affittato per quel mese, mentre Hallam si affrettava a chiudere a chiave cisto che erano rimasti solo loro la dentro, e chiamò un taxi per poter arrivare velocemente al pronto soccorso.
Il taxi arrivò solo dopo un quarto d'ora e ci misero altrettanto più o meno per arrivare al pronto soccorso dove Michele quasi sbiancò nel vedere il parcheggio pieno.
-se siamo davvero fortunati dovremmo trovarla ad aspettarci in sala d'attesa per quanto sono lenti di solito- spiegò al marito che controllò nuovamente il telefono perché la ragazza si era dimenticata di dire loro come ci era arrivata al pronto soccorso.
-ma quanta gente- sussurrò Hallam quando entrarono, certo la saletta non era completamente piena ma era enorme e quindi la gente era davvero tanta.
-prova a chiamarla- propose Michele che si stava guardando intorno in cerca della testa mora delle faglia e mentre Hallam stava componendo il numero la vide mentre parlava con un ragazzo moro più o meno della sua stessa età. -trovata- avvisò il marito per poi dirigersi a passo di marcia verso i due -come cazzo ci sei finita qui?- le disse in inglese palesando la sua presenza e facendo prendere un colpo a Margaret.
-papà!- sorrise la ragazza nel vedere l'uomo preoccupato -sono caduta- rispose semplicemente mentre anche Hallam li raggiungeva sorridendo al ragazzo che era affianco alla figlia e che aveva riconosciuto.
-e come di grazia sei caduta-
-mi sono seduta male e sono scivolata mentre mi alzavo e la caviglia mi fa male. Alberto ha insistito per venire qui e controllare la situazione- Michele guardò in direzione del moro che era affianco alla ragazza.
-hai guidato tu?- gli chiese passando all'italiano completamente terrorizzato che sua figlia fosse andata in macchina con quello li. Certo sembrava tranquillo ma di certo non uno con la patente.
-no signore, li faccio tra un mese diciott'anni non ho ancora la patente. Ha guidato mia madre- rispose Alberto con calma mentre dentro di se stava impazzendo: come avrebbe spiegato ai suoi che i genitori di Margaret erano due uomini senza farli impazzire?
-e dov'è tua madre?- chiese con tono calmo Michele essendosi tranquillizzato, soprattutto grazie ad Hallam che si era seduto affianco a Margaret controllando che stesse realmente bene.
-lei e mio padre sono andati a prendere da mangiare per il pranzo visto che sarà una lunga attesa. Le hanno dato codice verde e molti stanno passando avanti-
-non c'era bisogno potevamo pensarci noi-
-ma no! Avete fatto un favore ai miei a quanto pare- rise Alberto ricordandosi di come sembravano felice nell'andarsene dalla spiaggia.
-la smettete di confabulare in italiano- protestò Margaret incrociando le braccia al petto. -comunque Alberto loro sono Michele e Hallam i miei genitori, papà lui è Alberto che è quasi come un migliore amico- fece le presentazioni la ragazza.
-grazie per averla portata qui- disse Hallam ad Alberto.
-nessun problema- rispose lui -mi è caduta davanti non potevo non aiutarla- e dicendo ciò sbiancò completamente avendo notato i suoi genitori entrare nel pronto soccorso con una busta per ciascuno in mano. Hallam guardò confuso il moro chiedendosi cos'avesse prima di seguire il suo sguardo e sbiancare a sua volta nel riconoscere la sorella di Michele con quello che doveva essere il marito entrare nel pronto soccorso. Cosa ci facevo li anche loro? Per fortuna Michele era di spalle e troppo intento a dare un primo sguardo alla caviglia di Margaret per potersi accorgere di loro e Hallam pregò che non li notasse. Solo che i due sembravano star andando spediti proprio nella loro direzione. Quando furono a due metri Hallam era pronto allo scontro quasi inevitabile.
-eccoci con il pranzo- disse proprio Monica sorridendo ai due per poi guardare confusa verso la destra di Margaret dove aveva riconosciuto il biondo a suo fianco e solo dopo quasi sgranò gli occhi nel vedere suo fratello girarsi verso di lei. Ovviamente Alberto capì male e iniziò a farsi piccolo piccolo sulla sedia sulla quale era seduto.
-su mangiate- Nando prese anche la busta della moglie e l'aprì rivelando le focacce che avevano comprato in più in prospetto dell'arrivo dei genitori della mora.
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Welcome to Italy: New Generation
RomanceSeguito di Welcome to Italy che vede come protagonisti i figli delle coppie principali nella loro meritata vacanza in Italia. Storia di pochi capitoli e senza tante pretese.