Capitolo 9

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Margaret sospirò allontanandosi dai suoi cugini in cerca di qualcosa da fare. Non che non volesse stare con loro ovviamente ma si sentiva esclusa e non perché gli altri lo avessero fatto apposta. Leonardo si era messo a ballare con Annika vicino al fuoco mentre Philip e Charlotte erano scomparsi nel nulla. Certo c'era sempre Alice ma la ragazza aveva individuato i suoi cugini italiani, Angelica, Simone ed Elisa se non ricordava male, e di certo lei non si voleva intromettere nelle loro conversazioni in italiano anche perché aveva sentito Simone parlare di un certo Federico e aveva immediatamente notato lo sguardo della cugina illuminarsi al sentire quel nome, probabilmente quel Federico era qualcuno di importante per la bionda.

Per quel motivo si era allontanata da tutti sperando di trovare qualcuno con cui fare conversazione e sinceramente dentro di se sperava davvero tanto di vedere Alberto visto che aveva perfettamente capito che il ragazzo sarebbe stato presente alla festa quella sera stessa. Ma non lo aveva ancora visto e si sentiva davvero spaesata e sola, quasi quasi le veniva voglia di ritornare da Alice e stare con lei cercando di capire quello che stavano dicendo in italiano. Era inutile continuare ad aspettare per imparare per bene quella che era la sua seconda lingua.

Stava davvero per girarsi quando intravide proprio il moro che stava discutendo animatamente con un altro ragazzo. Era davvero tentata di andare da lui ma aveva paura di infastidirlo troppo quindi decise di non andare da lui. Solo che Alberto si accorse immediatamente di lei e guardando ancora male il ragazzo con il quale stava litigando andò verso di lei con un sorriso stampato sulle labbra.

-come va?- le chiese il ragazzo in italiano.

-a me bene, a te? Stavi litigando prima- chiese preoccupata la ragazza guardando in direzione dell'altro ragazzo che non aveva perso tempo e si era messo a limonare pesantemente con un altro ragazzo.

-tutto bene. Diciamo che non voleva rispettare alcune mie idee e io mi sono arrabbiato- rispose il moro con un'alzata di spalle.

-e quali sarebbero?- chiese la ragazza curiosa, più che altro aveva paura che il ragazzo fosse omofobo.

-che non voglio farmi vedere in giro mentre bacio un ragazzo- rivelò Alberto guardando speranzoso la ragazza che aveva difronte. Era la prima persona alla quale diceva la verità e che non fosse un possibile suo fidanzato o avventura di una notte. -sai i miei non sanno che sono gay e nemmeno gli altri del posto. Per non parlare del fatto che i miei nonni sono omofobi fino al midollo e sono sicuro lo siano anche i miei genitori. Non voglio farmi vedere da nessuno per non far spargere la voce e farla arrivare ai miei genitori ma Gabriele....lui non voleva rispettare la mia scelta quindi addio- concluse il ragazzo mentre Margaret si apriva in un sorriso felice di quella confessione da parte del moro e capendo anche perché aveva dovuto recitare la parte della sua ragazza oltre all'insistenza da parte del nonno.

-allora non era quello giusto per te se non rispetta le tue decisioni- disse Margaret prendendo sottobraccio il moro e camminare insieme a lui per la spiaggia allontanandosi leggermente dall'ammasso di gente che aveva iniziato ad urlare.

-almeno non mi giudichi male tu-

-perché dovrei?-

-perché mi piacciono i ragazzi?- chiese Alberto sorridendo alla ragazza.

-e perché dovrei se i miei genitori sono due uomini?- chiese a sua volta Margaret rivelando quindi quel particolare al ragazzo che ne rimase davvero sorpreso.

-wow, non me l'ero aspettato- sussurrò il ragazzo continuando a sorriderle -almeno adesso so che con te posso parlare-

-io so adesso che non ci stai provando con me come metà popolazione maschile su questa spiaggia- sbuffò la ragazza che non ne poteva più di quella situazione.

-ci hanno provato in molto a quanto vedo-

-certo che si! E nemmeno una ragazza- protestò ancora la mora facendo alzare un sopracciglio ad Alberto che solo dopo comprese realmente il significato di quella frase e quindi il motivo per il quale a Margaret dava ancora più fastidio che tanti ragazzi ci provassero con lei.

-i tuoi lo sanno?-

-si, lo hanno scoperto subito perché speravo che dicendo che mi piacevano le ragazze i miei non sarebbero impazziti vedendomi uscire con un ragazzo che non fosse della mia famiglia ma mio padre italiano continua comunque ad andare in crisi. Era lui al ristorante l'altra volta- spiegò la ragazza sospirando e facendo ridere Alberto. -non ridere è davvero tragica la situazione- protestò lei mentre raccoglieva una conchiglia che aveva notato mentre camminavano sulla spiaggia avendo una mezza idea di farci una collana per quanto era bella.

-quindi avevi ragione nel dire che avevo incontrato il più calmo dei due- sussurrò Alberto ricordandosi di come il biondo che aveva incontrato non aveva minimamente fatto storie per quell'invito a pranzo.

-oh certo, l'altro ti avrebbe ucciso a vista- rise ancora Margaret. Certo odiava quando i suoi genitori diventavano troppo iperprotettivi anche quando non c'era minimamente bisogno ma li adorava lo stesso.

-ottimo, ricordami di non incontrare la tua parte italiana- continuò il moro deciso a non raggiungere la ragazza in presenza dei suoi genitori visto che non aveva nessuna intenzione di morire a quell'età.

-cambiando discorso, vuoi provarci con qualcuno alla festa?-

-non posso Margaret. Metà della gente li mi conosce e conosce i miei genitori e non posso rischiare-

-e quando potrai farlo? Ti presenterei uno dei miei cugini ma Leo è etero e Phil ha appena trovato una preda quindi non posso aiutarti- sbuffò Margaret che davvero voleva aiutare quel ragazzo a trovare qualcuno.

-non ti preoccupare tesoro, anche perché loro vivono in America come te e sarebbe difficile per me mantenere una relazione- le fece notare Alberto.

-quindi cerchi qualcosa di serio?-

-si, ho provato a prendere le cose come vanno, a non pretendere niente di serio ma ho scoperto che voglio proprio qualcosa di serio-

-allora dobbiamo trovarti un bell'italiano- concluse convinta Margaret e Alberto si spaventò leggermente a quella frase capendo che la ragazza si sarebbe messa all'opera.


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