Capitolo 1

146 24 4
                                    

Alberto salutò con un sorriso il bel ragazzo con il quale aveva passato la notte e camminò con calma verso il mare ringraziando in parte di aver passato quella stessa notte in spiaggia. Certo non erano stati tanto incoscienti visto che si erano nascosti dietro uno scoglio poco illuminato. Purtroppo per lui però il sole era sorto da un bel po' e doveva davvero farsi un bagno e tornare dai suoi possibilmente senza farsi vedere da nessuno in compagnia di un ragazzo, i suoi genitori sarebbero impazziti altrimenti.

Il moro si buttò in acqua velocemente e rimase sotto la sua superficie per un bel po' prima di riemergere e guardarsi intorno osservano le varie persone che si stavano sistemando sul bagnasciuga per quella meritata mattinata di mare.

Dopo essersi preso il suo tempo per rilassarsi Alberto uscì dall'acqua maledicendo la sabbia che gli si stava già attaccando addosso e sgranò gli occhi quando si accorse che Gabriele lo stava aspettando li davanti. Si chiamava Gabriele il ragazzo con il quale aveva fatto sesso quella sera vero?

-ehi-

-ehi, ti sei dimenticato questi- gli disse il biondo, o meglio biondo tinto, passandogli il suo asciugamano e il suo telefono.

-grazie- e Gabriele gli sorrise prima di baciarlo li alla luce del sole e davanti a tutti. Alberto lo spinse velocemente via guardandosi intorno completamente in ansia.

-sei uno di quelli che non è ancora uscito allo scoperto. Seriamente?- Sbuffò Gabriele quasi con rabbia.

-è complicata la situazione a casa e non posso-

-tutti questa scusa usate ma vi cacate solo addosso- ringhiò Gabriele -scordati di vedermi ancora se indossi ancora la maschera dell'etero- e così dicendo gli voltò le spalle andandosene via facendo sbuffare Alberto. Non gli piaceva sentire sempre quelle parole dagli altri che non conoscevano la sua situazione ma ormai ci aveva fatto l'abitudine. Il moro prese a camminare distrattamente verso quello che era il suo ombrellone visto che aveva individuato i suoi genitori che stavano scendendo in spiaggia e non si accorse minimamente della ragazza che aveva appena preso in pieno.

-oddio scusami non ti avevo vista- le disse prontamente aiutandola ad alzarsi e la mora gli sorrise.

-tranquillo-

-ti sei fatta male?-

-no- rispose lei scuotendo la testa cercando di rassicurare il ragazzo che sembrava davvero tanto preoccupato per lei.

-scusami davvero ero distratto e mi dispiace tantissimo averti presa in pieno. Non era nelle mie intenzioni- Margaret voleva trovare l'interruttore per spegnere le scuse di quel ragazzo. Non aveva capito proprio tutto, anche se il padre le aveva sempre parlato in italiano, e non sapeva nemmeno cosa dirgli per non farlo continuare. A volte si sentiva inutile per essere così poco brava in una lingua che in realtà doveva essere una delle sue due lingue madre.

-Alberto! Chi è questa bella signorina che è con te? La tua ragazza?- Alberto sbiancò incrociando lo sguardo del nonno, come ci era arrivato così vicino in così poco tempo?

-no nonno ti stai sbagliando- disse velocemente Alberto preoccupato per la reazione della mora al suo fianco, non solo era appena stata presa in pieno da lui ma ora si trovava anche in quella situazione strana.

-oh andiamo! Non volevi che i tuoi si impicciassero è per questo che stai negando?- chiese ancora l'uomo che sembrava non voler capire per niente.

-no, nonno non è davvero la mia ragazza. Ci siamo appena scontrati-

-si si come no. Cara vieni a pranzo da noi oggi mi raccomando- disse l'uomo alla mora che era rimasta completamente in silenzio per tutto il tempo, anche quando l'uomo se ne andò.

-scusalo e scusami-

-nessun problema- sussurrò Margaret che non aveva capito quasi niente di quello che voleva dirle l'uomo.

-davvero i miei non sanno farsi i fatto loro e i miei nonni anche peggio. Sono Alberto comunque- disse presentandosi alla ragazza, ormai gli sembrava da maleducato non presentarsi.

-Margaret- rispose lei stringendogli la mano.

-non sei italiana?- chiese quasi sorpreso Alberto e la ragazza scossa la testa.

-America, Los Angeles- spiegò lei cercando.

-e cosa ci fai qui?- Alberto le pose quella domanda in un inglese non proprio perfetto ma la ragazza lo capì comunque.

-sono in vacanza con i miei cugini e i miei genitori- rispose in inglese parlando piano e scandendo le parole. Il padre le aveva insegnato a fare cosi quando incontrava qualcuno straniero e la ragazza si era ormai abituata. -qualche parola in italiano la capisco ma non tutto-

-wow-

-ora devo andare visto che i miei cugini mi staranno cercando. A presto ed è stato un piacere Alberto-

-anche per me Margaret. A presto- le rispose in italiano il moro andando poi definitivamente verso il suo ombrellone.

-dove sei stato?- chiese la madre mettendo le mani sui fianchi quasi furiosa, anzi lo era veramente.

-in spiaggia-

-dico questa notte signorino! Non ti ho sentito rientrare a casa!-

-in spiaggia con degli amici, abbiamo visto l'alba- inventò sul momento Alberto. Ormai si riteneva bravissimo a mentire ai genitori e ne approfittava in continuazione.

-potevi avvisare!- continuò la donna.

-dai Monica è giovane fallo divertire- la bloccò la nonna sorridendo al nipote, sorriso che sembrava non promettere nulla di buono.

-anche perché non stava con gli amici ma con la sua ragazza- disse suo nonno lanciandogli un sorrisetto soddisfatto ricevendo uno sguardo omicida da parte del nipote che non si accorse degli sguardi confusi della madre e del padre su di se?

-ragazza?- mimò con le labbra Ferdinando alla moglie che alzò le spalle confusa quanto lui visto che entrambi avevano fin da subito intuito che loro figlio preferisse la compagnia maschile a quella femminile anche se il ragazzo non si era mai esposto molto probabilmente per colpa dei nonni omofobi fino al collo.

-non è la mia ragazza nonno! E non sono sato con lei, io e Margaret ci siamo incontrati per sbaglio sulla spiaggia e stavamo parlando. Non c'è niente tra noi-

-si come no, non vedo l'ora di farle tante domande oggi a pranzo-

-oggi a pranzo?- chiese Monica al padre confusa.

-non verrà perché non è la mia ragazza-

-invece verrà o tu signorino verrai in campagna con me per i prossimi quattro mesi- Alberto sbiancò a quelle parole. Non aveva scampo.


Welcome to Italy: New GenerationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora