-si vede proprio che sei felice al settimo cielo- rise Alberto in direzione della cugina che stava riaccompagnando a casa a piedi. I due quel pomeriggio erano andati al pronto soccorso, portati da Monica in auto, in modo da far controllare la caviglia della mora e toglierle anche la fasciatura. Una volta appurato che fosse tutto risolto la ragazza aveva espressamente deciso di tornare a casa camminando e il cucino si era proposto di accompagnarla cugino che in quelle tre settimane passate in sua compagnia era davvero tanto migliorato in inglese e lo stesso valeva per Margaret che era migliorata tantissimo in italiano.
-non sopportavo più di sentire il piede stretto in quelle fasce- concordò la ragazza utilizzando anche lei l'inglese come il cugino.
-già ed è avvenuto il giorno prima della tua partenza quindi non torni in America mezza rotta- continuò con voce triste il ragazzo. Essere a conoscenza di avere una cugina e di conseguenza parlare con tutti gli altri ragazzi che erano arrivati li da Los Angeles lo aveva fatto sentire davvero bene e integrato. Loro, diversamente dai suoi compagni, non lo giudicavano per i suoi gusti.
-oh andiamo non essere triste! Zia Monica e zio Nando hanno detto che verrete a Los Angeles per natale- gli fece notare Margaret e Alberto sbuffò.
-Natale è fra quattro mesi! Non posso aspettare tutto questo tempo senza vederti!-
-ci sono i social Alby- rise Margaret -mi mancherai tanto comunque-
-anche tu- sospirò Alberto -e devo ammettere che mi mancherà anche tutta la banda anche se posso dire di essere riuscito a diventare amico dei gemelli Santi grazie a voi- continuò il ragazzo che aveva stretto davvero velocemente amicizia con i due altri italiani presenti nel gruppo, essendo i fidanzati di Charlotte e Philip, e che avevano trascinato gli Americani in giro per i paesi limitrofi facendo vedere loro tutto il possibile.
-avranno tanto bisogno di te quei due- sussurrò Margaret -e Charlotte di me-
-ero certo i primi giorni che fosse semplicemente una storia veloce ma dopo un po' ho visto la verità anche se tutti e quattro continuavano a negare. E adesso sono ancora più uniti di prima nonostante tutti i litigi che ci sono stati-
-lo so, sarà tragica domani. Ho già visto Charlotte leggermente triste oggi mentre preparava la valigia- sospirò Margaret guardando in direzione della schiera di villette che davano sul mare e che si iniziavano a vedere visto che erano quasi arrivati.
-non possono restare un altro po'? Almeno loro due?- chiese Alberto curioso. Riuscire a rimanere almeno un altro po' secondo lui poteva essere un ottimo modo per alleggerire la pillola.
-no punto primo perché i miei zii non sanno niente visto che si intromettono troppo e due perché è iniziata la scuole a Charl ha anche gli allenamenti- gli spiegò tristemente Margaret avvicinandosi al vialetto che portava all'ingresso -entri anche tu vero?-
-si vi aiuto a preparare tutto- rispose il moro seguendo la cugina. Visto che quella sarebbe stata la loro ultima sera li avevano deciso di fare una mini festa privata in modo da salutare tutti quanti. In realtà oltre a loro erano stati invitati solo i cugini italiani di Leo e Alice, Alberto e i gemelli Santi e avrebbero semplicemente mangiato della pizza con bella musica di sottofondo e bevuto qualche birra, quello però non lo avrebbero mai rivelato ai loro genitori.
-guarda per com'è pignola Annika avrà già sistemato tutto e starà aspettando le pizze con ansia-
-e le bevande?- chiese Alberto.
-quelle le è andate a comprare Leo visto che le pizze ce le pagano i nostri e sai che loro sclerano se beviamo prima dei ventun anni- borbottò la ragazza entrando in casa usando le chiavi che aveva preso in prestito trovandosi proprio davanti Leo con le buste piene di birre che era arrivato poco prima di loro.
-sei tornata. Tutto bene?- le chiese passando una busta ad Alberto e una a Philip che portarono tutto in cucina per metterle nel frigorifero visto che era ancora abbastanza presto.
-si tutto bene. Posso partire senza le stampelle- sorrise felice la mora abbassando leggermente la voce nel dire la seconda frase per non far pensare troppo a Philip che era li con loro alla loro imminente partenza.
-ho chiamato la pizzeria- disse Charlotte entrando in cucina con il telefono in mano -e ho dovuto ordinare anche per gli stronzi dei nostri genitori quindi dobbiamo uscire fuori per dividerci le pizze- alzò gli occhi al cielo la ragazza.
-a questo punto non potevano ordinare loro?- chiese Alice sbucando dal soggiorno in compagnia di Simone segno che i loro cugini erano arrivati.
-certo come no- disse sarcastica la ragazza -avviso Mirko e Luca che siamo tutti qui così ci raggiungono prima delle pizze e non si fanno vedere dai nostri genitori-
-oh andiamo sanno che sono nostri amici non c'è bisogno di tutta questa segretezza a meno che tu non voglia sbaciucchiare Mirko qui fuori- le fece notare Phil e la ragazza gli fece un dito medio prima di uscire nuovamente dalla cucina per andare a fare quella telefonata.
-cosa ho detto di male?- chiese Philip ai presenti confuso.
-forse vuole semplicemente passare più tempo possibile con Mirko- gli fece notare con calma Leonardo.
-anch'io lo vorrei ma si deve mettere l'anima in pace perché non possiamo restare oltre qui e loro due di certo non possono farsi un viaggio del genere per venirci a trovare per pochi giorni considerando anche che il suo di ragazzo è appena tornato da un anno a Londra- sbuffò Phil -possiamo non pensare a questo per favore? Vorrei per un attimo dimenticare che da domani non avrò più una testa rossa intorno-
-che musica volete?- chiese Margaret cambiando argomento proprio come aveva chiesto il cugino.
-perché non mettiamo qualche tormentone estivo italiano? Così vi rimangono in testa- rise Simone e Alberto già si era messo a cercare le suddette canzoni sul suo telefono che al momento era l'unico collegato alla cassa bluetooth che avrebbero usato per la musica quella sera.
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Welcome to Italy: New Generation
RomanceSeguito di Welcome to Italy che vede come protagonisti i figli delle coppie principali nella loro meritata vacanza in Italia. Storia di pochi capitoli e senza tante pretese.