Capitolo 5

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-allora Margaret come mai i tuoi genitori hanno deciso questo nome strano?- chiese Tommaso guardando indagatore la ragazza che palesemente in imbarazzo era tra Alberto e Monica.

-eh?- chiese Margaret che non aveva minimamente capito quello che l'uomo aveva detto perché aveva parlato troppo velocemente.

-ti ha chiesto come mai questo nome- le disse velocemente in inglese Alberto attirando su di se gli sguardi confusi di tutti gli altri.

-oh, sono americana- rispose in italiano la ragazza -per metà italiana ma non conosco tutte le parole- continuò portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio per il nervosismo.

-ti sei trovato la straniera- sbuffò Tommaso che ora guardava meno contento la ragazza cosa che in parte rassicurò Margaret, ciò significava che non avrebbe dovuto fare altri di quel pasti fingendosi la fidanzata di Alberto.

-come vi siete conosciuti?- chiese invece Monica sorridendo alla ragazza al suo fianco e cercando di parlarle in inglese per non farla sentire a disagio sapendo anche di fare un torto al padre che odiava quando si parlava una lingua diversa dall'italiano o dal dialetto.

-se parlate piano capisco l'italiano. Comunque su instagram, da un po' di mesi- rispose velocemente lei mentre Alberto voleva sprofondare. Monica sorrise alla ragazza e lanciò una veloce occhiata al marito, Nando che annuì concordando anche lui con quello che aveva pensato la donna: Alberto e quella ragazza si erano conosciuti per sbaglio quella mattina e come al solito Tommaso aveva interpretato tutto male costringendo i due giovani a fingere in quel modo.

-che ha detto?- chiese scocciato Tommaso, si vedeva proprio che voleva porre fine a quel pranzo.

-che si conoscono da qualche mese grazie ai social- spiegò velocemente Monica non scendendo nei dettagli.

-quindi sei venuta qui per lui?-

-no signore- rispose la ragazza prontamente -la mia famiglia è in vacanza ed è stato un caso trovarmi nella sua stessa città- rispose con molta calma ed italiano Margaret mentre Alberto sospirava, anche lui voleva la fine immediata di quel pranzo.

-e la tua famiglia ha conosciuto Alberto?-

-mio padre si- rispose la ragazza evitando di specificare di avere due padri, non sapeva perché ma preferiva davvero tanto evitare sfuriate da parte di quell'uomo che non gli sembrava per niente di mente aperta.

-e non hai pensato di invitarli qui?- chiese ancora Tommaso mentre veniva servito loro la frittura di pesce che avevano in precedenza ordinato.

-non potevano visto che avevano già un impegno per pranzo- spiegò in inglese ad Alberto che si affrettò a tradurre immediatamente al nonno -nemmeno io dovevo essere qui ma l'ho fatto per Alberto- si inventò sul momento la ragazza cosa che rese felice quella che era la moglie di Tommaso e della quale Margaret ancora non aveva capito il nome.

-allora sarà per una prossima volta visto che saremo qui per tutto il mese di agosto- concluse Tommaso anche se sembrava più una frase di cortesia che un vero e proprio desiderio di conoscerli. Si vedeva proprio che non voleva minimamente avere niente a che fare con lei cosa di cui Margaret era felicissima.

-scusate- sussurrò poi Margaret avvertendo il suo telefono squillare e stava per chiudere ma quasi si spaventò nel vedere che chi la stava chiamando non era altri che il padre -devo rispondere- si scusò ancora alzandosi di corsa e allontanandosi da quel tavolo -papà!- disse in italiano sospirando.

-dove cazzo sei?- Margaret sospirò chiudendo gli occhi. Suo padre aveva iniziato a parlare in italiano segno che non era per niente contento.

-a pranzo con un amico, papà mi ha dato il permesso- sospirò la ragazza iniziando a massacrarsi i capelli per l'ansia.

-me lo ha detto- ringhiò Michele -che poi dove lo hai trovato questo ragazzo me lo devi dire-

-papà li conosci i miei gusti- alzò gli occhi al cielo Margaret per quella iperprotettività -lo sto semplicemente aiutando per una cosa. Appena finisce questo pranzo torno subito da voi va bene?- sperava di essere riuscita a convincerlo.

-si okay so che ti piacciono le ragazze e non i ragazzi ma è comunque un uomo che potrebbe farti del male-

-sono in buone mani se sono in percolo chiamo Leo okay?- sospirò la ragazza sperava di tornare al tavolo velocemente per finire il pranzo.

-dopo mi devi raccontare tutto, nei minimi particolari cucciolina- concluse Michele chiudendo anche la chiamata con la figlia che tornò velocemente al tavolo ancora in imbarazzo. Il resto del pranzo per sua fortuna passò abbastanza velocemente e senza le troppe domande e Margaret ringraziò mentalmente Alberto che aveva sviato il discorso su altro.

-che fai?- chiese confuso Alberto mentre si stavano alzando dal tavole e la ragazza aveva preso a cercare il portafoglio per poter pagare quel pranzo.

-cerco i soldi. Ho i dollari vanno bene lo stesso?- chiese la ragazza che continuava a tenere la testa basta e Alberto sospirò.

-pago io- le disse facendole alzare gli occhi finalmente -e non accetto proteste visto che ti ho trascinata io in tutta questa storia. Non eri costretta ad accettare e ti ringrazio- concluse il moro e Margaret non poté far altro che accettare la decisione di Alberto.

-è stato un piacere cara- le disse Monica salutandola con un abbraccio cosa che fece leggermente irrigidire Margaret ma che dopo si lasciò andare abbracciando la donna a sua volta.

-mamma non me la torturare- borbottò Alberto leggermente felice del fatto che i suoi nonni non sembravano aver intenzione di vedere la ragazza nuovamente. -accompagno Margaret dai suoi e sto in giro con i miei amici, ci vediamo a cena- concluse Alberto trascinando via la ragazza.

-secondo te dove l'ha trovata?- chiese curiosa Monica al marito felice di essere rimasta da sola con lui.

-in spiaggia? Non lo so ma sembrava davvero una ragazza brava quindi non mi preoccupo. La cosa della quale mi preoccupo è il fatto che non si fidi di me e te. Capisco che non si fidi dei tuoi ma di noi può e glielo abbiamo dimostrato più volte- sospirò Nando passandosi una mano tra i capelli.

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