In vodka veritas...

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"Sono cose che capitano a 17 anni, esperienze...", continuava a ripetere Kim mentre si teneva la testa tra le mani seduta sul gabinetto del bagno di Giusy. Quella era stata una notte pazza, una notte fatta di tante altre confessioni questa volta non al tavolo 12, ma davanti ad un cesso appunto... Sì, ma cosa era accaduto? Giusy aveva organizzato un festino clandestino a casa sua approfittando dell'assenza dei suoi genitori, quindi Kim, Carly e Damian avevano immediatamente accettato, ritrovandosi così a parlare delle solite cose. Quello stesso pomeriggio Franz da adulto maturo e responsabile, accompagnò l'ancora minorenne Kim ad acquistare degli alcolici presso il centro commerciale più cool della zona, molto frequentato dai nostri ragazzi. Avevano in mente follie per quella nottata di luglio: obbligo o verità sarebbe stato il modo migliore per lasciarsi andare, accompagnandosi da qualche bicchiere di troppo di vodka mista getorade e lemonsoda. La serata iniziò tranquilla, e dopo il primo bicchiere Carly decise di fermarsi, ma Kim e Giusy iniziarono a bere come se in quella maledetta bottiglia ci fosse del succo di frutta, ignare degli effetti che avrebbe avuto poco dopo... Decisero di aprire il pc per videochattare con persone random, e sulla piattaforma incontrarono innumerevoli personaggi dall'aria più che bizzarra, tutti tranne lui: quando lo riconobbero i loro occhi brillarono. Era più bello dell'ultima volta in cui l'avevano visto, con il suo folto scivolo etrusco e il suo luminoso sguardo latino: era proprio Johnny, il ragazzo più affascinante della scuola nel lontano 2015, colui che con un solo sguardo catturava il cuore delle ragazze attorno a lui, pronte a descrivere tale emozione sulle pagine dei loro diari segreti. "Non dovremmo fermarci?" pensò Kim dopo il decimo shot, "Ma no, che vuoi che sia... beviamone un altro e poi basta" la rassicurò Giusy. Intanto Carly e Damian provavano a chiudere occhio, ignari del fatto che le due ragazze si stavano proprio cacciando nei guai e, mentre Kim invitava Carly a "bere per dimenticare" le sventure appena accadute con Franz, lei continuava a rifiutare l'alcool perché da brava ragazza matura e responsabile, sapeva che solo "curazao" a tutto volume poteva darle quel brio fuori dal comune. "Ragazze smettetela di fare le stupide, io vado a dormire nella stanza con Damian dato che sono stanca" disse assonnata quando erano quasi le 2 di notte. A quel punto Kim, la ragazza di Damian, andò su tutte le furie e iniziò a bloccare l'uscita dal salone maneggiando furiosamente una ciabatta in direzione di Carly. "No Carly non puoi dormire di là, Damian mi tradirebbe con te..." disse con lo sguardo perso da persona che ormai ha raggiunto lo stato di ebbrezza. Carly decise così di rimanere a dormire sul divano letto in salone, ma osservando le sue amiche in quello stato comprese che ciò a cui stava assistendo non era più solo un gioco, ma qualcosa di molto più serio e difficile da gestire. Scavalcando con la forza Kim, si precipitò in camera da letto e svegliò Damian dicendogli che aveva bisogno di una mano data la situazione ormai critica. Giusy aveva addirittura avuto l'idea di Baciare Kim, ma quest'ultima aveva rifiutato la proposta dato che il suo ragazzo si trovava nell'altra stanza, senza escludere il fatto che non sapeva come si facesse con una donna. Carly iniziò a preoccuparsi per lo stato delle due amiche, in particolare per Kim che non riusciva più a reggersi in piedi da sola, ma solo grazie all'aiuto di Damian che la reggeva davanti al cesso per farla vomitare. Ed è lì, che in quell'esatto momento, tornarono a galla numerose verità confessate al tavolo 12, perché come diceva un saggio "In vodka veritas"... Carly, seduta sulla lavatrice, tentava di mediare i discorsi tra Giusy e Kim, mentre Damian rigurgitava nel lavandino la pizza mangiata poche ore prima. Quella che doveva essere un'intrigante notte tra amici era diventata un avanti e dietro dalla camera da letto al bagno per cercare di vomitare e placare le urla disperate di  Kim, la quale continuava a ripetere  che Carly e Giusy erano le sue migliori amiche e che mai avrebbe voluto perderle lungo il suo percorso di vita. E fu proprio in quel momento che i 4 membri del tavolo 12 si sentirono più uniti che mai, ripromettendo a loro stessi che quella serata sarebbe rimasta a quella serata, e che mai più avrebbero rivisto un bicchiere di alcool in vita loro... Ok forse esageriamo, ma fidatevi che non fu una bellissima esperienza per nessuno di loro. Fortunatamente però, verso le 3 di notte la sbronza stava passando e i ragazzi poterono così addormentarsi per poi svegliarsi alle 9.30 del mattino seguente, gustando una dolce colazione che fu di ottimo gradimento. Il peggio sembrava essere passato, ma il bello non è ancora arrivato... Continuate a leggere e scoprirete cosa è accaduto la sera seguente.

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