VIII : I gotta tell them to myself

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"Spesso il destino fa di tutto,
per dirci qualcosa
che non siamo pronti a sentirci dire"
-Pinterest

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Lilith's pov

«Cioè tu hai incontrato quelle statue greche durante il tuo Capodanno a Parigi e-»
«E' STATA A PARIGI»Candice interrompe Shirley letteralmente urlando.

«Delle sculture, quei ragazzi sono delle sculture, cosa te ne frega di Parigi, Can?» interviene Miranda.
Shirl le guarda male e alza gli occhi al cielo tornando a rivolgersi a me.

«Allora, stavo dicendo. Li hai incontrati otto mesi fa circa, quel David di Michelangelo ci ha letter-» Questa volta è Miranda che la interrompe,
«E' realmente il David di Michelangelo, Dio Santo è altissimo, poi il suo cor-» interrotta a sua volta da Can
«Infatti, sembra scolpito da Michelangelo, per questo era in Francia.»

La mia compagna di stanza perde la pazienza e sbotta.
«Ma sei scema? Cosa c'entra la Francia con Michelangelo che lui era Italiano? e poi cazzo, sto parlando, smettetela con i vostri pensieri ignoranti e pensiamo alle cose importanti. Cioè, quel ragazzo stupendo ci ha provato con Lilith a Capodanno e ora casualmente, si sono ritrovati.Siamo andati al suo locale, il SUO, che non è niente di meno che il night club più famoso dell'intera città, dove tu ora ti sei trasferita. Se non è destino questo tesoro, non so cosa lo sia.» riesce finalmente a concludere.

In tutto questo, sono le otto del mattino del lunedì mattina successivo a quella serata. Oggi iniziano le prime lezioni, siamo appena state in caffetteria e ora siamo dirette alle rispettive lezioni.

Io sono una ragazza super pigra e ciò significa che alle otto per me, è eccessivamente presto, specialmente per sentirle discutere sulle origini di Michelangelo.
Quindi cammino accanto a loro semplicemente ascoltando ciò che hanno da dire, mentre sorseggio il mio cappuccino in una tazza di carta.

Shirl mi si avvicina e per non farsi sentire dalle altre, sussurra,
«Morticia, sto parlando con te. Anch'io odio conversare così presto, però o lo gestiamo noi il tema delle conversazioni, o non riusciremo a sopportarle a lungo» .

Inevitabilmente sorrido, ma le do ragione. Queste due potrebbero parlare per ore di cose frivole e senza senso, il che in genere mi va più che bene. Ma non di prima mattina.

«Dai ragazze, vi ho raccontato tutto nei minimi dettagli negli ultimi due giorni. Anche volendo non avrei più cose da dire. Possiamo parlare di altro?» intervengo infine.
«No, devi vederlo di nuovo. Venerdì torniamo all'Histoire, fine» afferma Mir.
«Sicura che sia per lei e non perché Jack non ti ha più contattata?» chiede Can con poca delicatezza.

Oltre all'argomento "David di Michelangelo", negli ultimi due giorni non hanno fatto altro che parlare del barman Jack, il quale dopo la notte di "fuoco" della quale Mir è stata molto gentile di fornirci i dettagli, non s'è più fatto sentire. Cosa che ha sconvolto, non poco, la mia nuova amica.

«Noi torneremo in quel posto a prescindere dai ragazzi, perché è un luogo spettacolare, frequentato da tutti e in particolar modo perché la nostra Biondina conosce il buttafuori. Il che è importante considerato che non siamo legalmente autorizzate ad entrarci.» spiega Shirl facendo un cenno verso Miranda.
«Si ma cosa faremo nel caso in cui Patrick non dovesse lavorare quando andiamo? Non possiamo procurarci documenti falsi?» Candice ha detto la prima cosa sensata della mattinata. Ciò mi stupisce e mi porta a darle ragione.

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