X: I don't wanna wait for tonight. So I'm daydreamin'

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                             "Ma se d' improvviso una sera
ci guardassimo negli occhi
avremmo fatto un buon uso,
un uso semplice e profondo
di noi e del mondo."
-Franco Arminio

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Lilith's pov

Due ore.

Ho passato le ultime due ore a sentire le tre ragazze, che ormai occupano la maggior parte del mio tempo, urlare e farmi raccomandazioni.
Loro sono più euforiche di me, beh, con loro intendo Miranda e Candice poiché fortunatamente Shirley, per quanto sia felice, riesce a mantenere una certa compostezza. Questo particolare lo adoro perché la rende più affine a me.

Da quando questa mattina le nostre due compagne di piano ci hanno raggiunte per fare colazione, sono passate dall' essere delle mummie che si trascinavano in giro per via della sbronza della sera precedente, ad essere super vigili e attente pronte ad aiutarmi ad affrontare al meglio la serata che mi attende, dopo che ho raccontato loro la notte trascorsa e il messaggio della buonanotte ricevuto.

Questa mattina Theodore mi ha scritto nuovamente per dirmi di indossare qualcosa di elegante. E nonostante gli infiniti abiti che mi sono portata dietro dall'Italia e la metà di essi hanno ancora il cartellino, le due ragazze hanno insistito a portarmi al centro commerciale per acquistare qualcosa di adatto alla serata e per passare dall'estetista di Mir.
E ciò mi ha convinto, perché io faccio il semipermanente da anni e non riesco più a vedere le mie unghie senza di esso.

Perciò eccoci qui, all'ingresso di questo enorme centro commerciale, dirette al centro estetico abituale della mia amica bionda.

«Non posso ancora credere al fatto che Jack non mi abbia detto niente dopo avermi vista con quel ragazzo» argomenta, appunto, Miranda.
«Si, però io ero al bancone e l'ho visto nervoso mentre vi guardava.» replica Candice.
La mia compagna di stanza ride, «Ma come fai a dirlo se eri ubriaca»,
la riccia si acciglia «Non ero ubriaca Shirl, solo un po' brilla».
«Cavolo però, così non riesco a capire se gli interesso o meno» sospira la bionda.

«Non hai pensato che è impossibile a prescindere capire se lo è solo perché hai baciato un altro di fronte a lui? Non è passata per quella bella testolina l'idea che magari lui vedendoti con un altro, pensasse che tu voglia solo divertirti?» espongo il mio pensiero. «Non sarebbe meglio che fossi tu a contattarlo? Così per capire se quel bacio che ha visto gli abbia dato veramente fastidio oppure Candy era ubriaca e non capiva niente», quest'ultima alza gli occhi al cielo e ripete «Non ero ubriaca, uffa».

«Non ci avevo pensato, però comunque non posso farlo io il primo passo, deve farlo lui.» riflette Miranda.
«Perché no? Poi lui ha fatto il primo passo, quando la settimana scorsa si è avvicinato a te e ci ha provato, fino ad arrivare al letto di casa sua, ripeto, casa sua. Poteva accontentarsi della macchina, invece ha scelto di portarti fino a casa, qualcosa significherà, non credi?» chiede Shirley mentre apre la porta del centro estetico.
«Non vuol dire niente, potrebbe averlo fatto per comodità. Invece avrebbe dovuto scrivermi il giorno seguente, non riportarmi a casa e tanti saluti.» continua indispettita la bionda prima di parlare con la receptionist.
La quale ci fa strada verso una stanza dedicata alla manicure e ci fa accomodare dicendo di aspettare pochi momenti.

𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora