𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎

XXIX: Help me out of this hell

Prima parte

~☪︎~

"As long as I'm here
No one can hurt you"
~Billie Eilish , Everything I wanted

~☪︎~

Theodore's pov

Ho sempre pensato che tutto accade per una ragione.

Che il mondo, la vita, il destino, o chiunque voi pensiate che sia, ci dia qualcosa dopo averci portato via altro.

Una cosa per un'altra cosa.

Un gesto per un gesto.

Una parola per una parola.

Una persona per una persona.

Ho sempre creduto che tutto sia scritto.
Non so se nelle stelle.
Non so se nel destino.
Non so se nella fede.

Sono sicuro però , che ci sia una profonda connessione tra le tre.

Per cui ciò che accade nel presente è collegato al passato ed è un anticipazione del futuro.

Quello che accade nel nostro oggi, accade appunto, grazie al nostro passato e per permettere al futuro di realizzarsi.

Però non avevo mai preso consapevolezza del fatto che tutto è collegato.
Non prima di incontrarla.
Non prima di aver avuto la possibilità di vedere con i miei stessi occhi come ogni piccolo evento, diventa una nuova pennellata sul dipinto della vita.

Come oggi, guardo le nuvole grigie che colorano il cielo e sembrano dipinte.

Così scure, così potenti, così cariche.

L'adrenalina è sempre presente quando premo l'acceleratore della mia macchina durante una gara.

Mi fa battere il cuore alla stessa velocità della vettura sotto di me.

Il modo in cui mi fa sentire mi fa desiderare che non finisca mai.
Non voglio mai arrivare al traguardo.
Continuerei a gareggiare per ore.
Per giorni.
Non vorrei mai finire.
Mai.
Mai, tranne oggi.

Siamo al primo giro ed io e Archer siamo in testa.
Dovrei pensare a godermi la gara e la sensazione di essere primo sulla linea di marcia.

Però guardo i nuvoloni grigi e penso a lei.
Non ho mai voluto finire in fretta la gara, ma oggi si. Perché se dovesse iniziare a piovere, non avrebbe un tetto sopra la testa.

Dovrei gongolare di gioia mentre inizio per primo il secondo giro, ma sono distratto dal pensiero di Lilith, che non ho potuto nemmeno baciare prima di iniziare.

Premo sul gas e sfreccio con Archer al mio fianco.
Nella gara di oggi ci sono cinque giri da fare e sono convinto che manterrò il primo posto in fila fino all' ultimo.

Sfreccio sull asfalto con la mia Mazda.
Amo correre con lei, ed è l'unica auto che posseggo ad avere così tanti anni di vita, ma nonostante ciò, è una delle più veloci.

Il secondo giro sfila via e sorrido mentre occupo la curva che mi porta ad iniziare il terzo giro.

Guardo nello specchio retrovisore notando la Maserati blu di Archer e, con non poco fastidio, la Jaguar nera di "Unknow".