XXIII: I was made just for you, made to adore you

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"Che sei pazza. So che sei pazza, e che hai
così tanta dolcezza negli occhi che mi uccidi.
E quando chiudi gli occhi sembri
una bambina innocente.
L'ultima volta che ti ho baciata mi sono
ammalato di te, dicono io non voglia guarire.
                            Ma perché dovrei?
             Io voglio andare all'inferno con te."
                      -Charles Bukowski, Donne

~☪︎~

Shirley's pov

Mi stiracchio tra le lenzuola bianche e morbide, apro gli occhi diverse volte e anche al quarto tentativo vedo tutto scuro.

Qualcosa mi ha svegliata, però sono ancora assonnata e non riesco a collegare la mente.
Cambio lato sul quale sono sdraiata e aprendo nuovamente gli occhi, noto che il posto del letto nel quale doveva trovarsi Archer, è vuoto.

Alzo la testa e vedo la luce del bagno che scappa dalla serratura.
Successivamente la sua voce mi raggiunge lontana e lieve e involontariamente sento ciò che sta dicendo.

«Mi piace come idea, ma non potevi aspettare almeno che si facessero le otto del mattino? Cristo, è l'alba.» chiede prima di sbadigliare.

Sembra che stia parlando al telefono, però non trovo giusto origliare la sua conversazione, perciò riappoggio la testa sul cuscino per aspettarlo.

La persona dall'altro lato del telefono deve avergli risposto, perché lui riprende a parlare, «Si, sta dormendo e credo proprio che sarà d'accordo. Ti farò sapere quando si sveglia. Torna a letto e goditela, invece di pensare, al tuo solito.»

«Gesù.» sospira poco dopo, chiudendo la luce e uscendo dal bagno.

Posa il telefono sul comò e intanto ammiro il suo corpo abbronzato e nudo, mentre si sdraia accanto a me.

«Oh, ti ho svegliata?.» afferma quando nota che lo sto guardando.

Si avvicina a darmi un bacio in fronte e mi accarezza i capelli.

Annuisco, «Non fa niente , va tutto bene?» chiedo riferendomi alla chiamata e alla sua esclamazione.

«Si, Theodore ha l'abitudine di chiudermi il telefono in faccia.»
Quando nomina il suo amico mi allarmo perché Lilith era con lui, perciò la mia testa si alza in automatico, «È successo qualcosa?»

Il mio tono è preoccupato, però Archer mi circonda la vita con un braccio e mi fa appoggiare nuovamente sul cuscino.

«No, stai tranquilla.» mi da un bacio sulla guancia e a mano a mano scende sul mio collo.

«Sicuro?»
«Si, mi ha detto che Lilith fa il compleanno oggi.» rivela.
«Ah, glielo ha detto alla fine.» commento.

Lui alza la testa bloccando i baci e mi guarda negli occhi con espressione confusa.
«Non avrebbe dovuto?» mi domanda
«Le piace far sapere le cose a sorpresa.» ammetto alzando le spalle, «E poi lui si meritava di essere lasciato un po' sulle spine.»

Lui riprende a coprirmi di baci tra il viso, il collo e le spalle nude, nonostante ciò, continuo a parlare.

«Che ore sono?»
«Le sei del mattino.» mi mordicchia l'orecchio.

Sento un onda di calore attraversarmi il corpo, nonostante ciò, cerco di non farmi distrarre e mi concentro sul fargli domande,
«E cosa voleva a quest'ora?»
«Vuole sapere cosa avevate in mente di fare per questa sera.»
«Per il compleanno di Lil, intendi?»

𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora