𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎

XXX: The shadows of your heart

Seconda parte

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"A unire il cuore delle persone non è soltanto la sintonia dei sentimenti.
I cuori delle persone vengono uniti ancora piú
intimamente dalle ferite.
Sofferenza con sofferenza.
Fragilità con fragilità."
-Murakami

~☪︎~

Lilith's pov

Le carezze lasciate dalle sue lunghe dita sulla mia pelle mi donano una sensazione di serenità.
Tranquillità.
Stabilità.

Mi sento leggera tra le sue braccia, stretta tra le sue gambe.
Con la schiena contro il suo petto, pelle contro pelle, la testa sulla sua spalla,le sua dita su di me e gli occhi chiusi, mi sento in estasi.

E cullata dalla musica e del rumore dell'acqua della vasca che copre i nostri corpi in una nuvola di bollicine, le parole mi escono incontrollate in un sussurro.

A causa della mia flebile voce rauca, non credo mi abbia sentito.
E per quanto dei brividi freddi inizino a farsi strada su di me, ripeto, «È iniziato tutto la notte che ti ho conosciuto.»

Le sue dita bloccano il dolce movimento sulla mia pelle per un secondo quasi impercettibile, so che ha capito quello che intendo.
So che ha percepito il momento di cambiamento nell'aria e nell'atmosfera, così come lo sto percependo io.

Non ci siamo più solo io e lui a fare un bagno caldo dopo una brutta giornata.

A farci compagnia, arriva la consapevolezza di ciò che sto per raccontare.

Theodore ormai ha imparato a conoscermi, lo capisco dal modo in cui mi guarda, da come mi parla, o semplicemente dal modo in cui, in questo momento, le sue lunghe dita ricominciano la loro danza sul mio seno.
Danza che vuole incoraggiarmi ad andare avanti.
A spiegarmi.
Danza che mi invita a rivelarmi.

Senza aprire gli occhi, cullandomi del buio e della sensazione di pace e sicurezza che mi danno le sue forti braccia, prendo un bel respiro.

«Ti sei mai chiesto come ho fatto a venire a studiare qui?»

Sento perplessità fluire dalla sua voce, «Si, te lo chiesi e dicesti con una borsa di studio.»

«E ti sei mai chiesto come ho fatto a passare dal periodo a Parigi ad avere una borsa di studio per Princeton, che è una delle migliori università d'America?»
Le sue dita tracciano un percorso fino al mio piercing all ombelico, «Sono sicuro che tu abbia molto talento in quello che fai e studi, quindi la risposta vien da sé.»

Mi scappa una risatina sarcastica, che però sembra più un singhiozzo.
«Amo quello che studio, ma non è grazie alla mia bravura e talento se sono qui.» ammetto.

Con la mano libera, mi sposta i capelli umidi dalla fronte, «Tutto questo c'entra con l'attaco di panico di oggi?» chiede confuso.
«L'ho avuto a causa della pioggia.»
«Si, questo era chiaro, ma cosa ti ha portata ad avere questi attacchi?»

È arrivato il momento.
Non ho più modo di girarci intorno.
Il cuore mi batte forte dentro la cassa toracica, e sento il mio corpo tremare nonostante sia avvolto dal calore del suo corpo sicuro e l'acqua calda.