Quando guardo l'ora, dopo quelle che mi sono sembrate ore interminabili di musica e divertimento, scopro che sono solamente le undici di sera. Magnus ha lasciato aperto il portale per tornare a casa, così decido che sia meglio ritirarmi e riposare. E' passata una settimana dal nostro scontro con Chloe e i suoi uomini, ma sono ancora tutta rotta.
Cerco Alexander tra la folla, ma non lo trovo, allora mi avvicino a Isabelle. Sta ballando con un ragazzo molto, molto attraente. Le braccia di lui, piene di rune perfettamente disegnate, sono ovunque sul corpo di lei. <<Izzy, io torno a casa. Se vedi Alexander diglielo.>> le dico, toccandola piano sul braccio. Lei annuisce un po' distratta, poi torna a dimenarsi contro il corpo di quella specie di Dio greco. Annuisco in approvazione. Per sicurezza, però, cerco Clary. La trovo che mangia qualcosa con Jace, vicino al banchetto. <<Ragazzi! Avete visto Alec?>> domando, guadagnandomi un sorrisetto da entrambi. Alzo gli occhi al cielo in tutta risposta. <<E' andato via da un po', ha detto che aveva da fare una cosa nel Regno Fatato.>> mi comunica Jace, e il mio cuore sprofonda, prendendo il posto dello stomaco. E' andato nel Regno Fatato. Da Aurora.
Fingendomi completamente indifferente, saluto i miei amici e li lascio in pace. Una volta salutati anche i miei genitori e Magnus, che tornerà a vivere in un lussuoso appartamento in centro, attraverso il portale.
Istituto per Shadowhunters di Brooklyn.
Atterro con delicatezza sui tacchi a spillo nel salone principale. E' completamente deserto, e la cosa non mi dispiace affatto. Probabilmente saranno tutti ancora alla cerimonia/festa, sia gli insegnanti che gli alunni. Mi avvio verso la cucina per cercare qualcosa da mangiare: c'era un buffet piuttosto ricco, ma ogni volta che mi ci avvicinavo, qualcuno mi fermava per farmi i complimenti o ringraziarmi per il mio impegno. Non ho mangiato praticamente nulla.
Mentre attraverso il salotto per raggiungere la cucina, con la coda dell'occhio noto un luccichio. Mi blocco, incerta. E se fosse un demone? Devo combattere con i tacchi e questo abito maledettamente stretto? Morirò. Ne sono certa.
<<Già di ritorno?>>
La voce di Alexander mi fa letteralmente saltare dalla paura: la mia pochette si rovescia sul pavimento, svuotandosi. Mi giro di scatto e lo osservo: è seduto sul divano, un piede sul ginocchio opposto; non ha più la giacca e si è anche tolto la cravatta, sbottonando leggermente la camicia. <<Sei impazzito per caso? Che diavolo ci fai qui al buio, Shadowhunter?>> sbraito, il battito ancora accelerato, per un motivo o per un altro. <<Avevo bisogno di pensare, è vietato? E poi, Cristo, non chiamarmi Shadowhunter.>> intima, alzandosi dal divano.
<<Ti cercavano, alla festa. Dov'eri?>> gli chiedo, fingendomi indifferente, mentre lui continua a camminare lentamente verso di me. <<Nel Regno Fatato, avevo bisogno di vedere Aurora.>> ammette, ed io mi vedo obbligata ad abbassare lo sguardo. Mi schiarisco la gola. <<Ah, si? Perchè?>> lascio che la mia curiosità abbia la meglio sul mio cervello, poi mi maledico. <<Ti interessa?>> mi chiede stringendo leggermente gli occhi divertito, ora a pochi centimetri da me. Cerco di guardare ovunque, ma non il suo viso. <<Ovvio che no.>>
<<Sei gelosa?>> mi chiede, avanzando ancora e ancora. Mi vedo costretta a fare diversi passi indietro, e quando la mia schiena tocca il muro, so di essere in trappola. <<Non sono gelosa. Non ho motivo di esserlo dato che io e te siamo solo--
<<Non ti azzardare a dire che siamo solo due cazzo di amici, Jasmine.>> mi blocca lui, afferrandomi con un braccio, mentre l'altro sbatte contro il muro di fianco alla mia testa. Spalanco gli occhi dalla sorpresa, e un briciolo di coraggio mi fa alzare lo sguardo. Il respiro di Alexander si fa sempre più veloce e irregolare, e anche il mio. Lo vedo serrare la mascella e inspirare bruscamente, poi le sue labbra trovano le mie con forza. Sorpresa dal contatto, resto ferma per qualche attimo, poi mi lascio andare completamente. Quando mi lascio sfuggire un gemito dalle labbra, Alexander coglie l'attimo e la sua lingua incontra la mia. Le mie mani trovano la strada tra i suoi morbidi capelli corvini; ne tiro una ciocca, il bisogno di sentirlo ancora più vicino è troppo. Lui fa un verso gutturale che mi fa impazzire, poi si sposta dalla mia bocca al mio collo, di cui inizia ad assaporare ogni centimetro. Mi lascio scappare un gemito ancora più forte. <<Ah, madre mìa.>> sussurro, e percepisco il sorriso soddisfatto di Alexander sul mio collo.
Le sue mani mi toccano ovunque e quando trovano il mio sedere, Alexander mi issa e mi obbliga ad avvolgere le mie gambe intorno alla sua vita, mentre le nostre labbra si ritrovano. In questo modo, posso percepire il suo desiderio a contatto con la parte più intima di me. Mi vuole, mi vuole tanto. Alexander inizia a camminare e so già dove è diretto. Continuo a baciarlo con foga, come se da questo bacio dipendesse la mia felicità, la mia vita.
Non protesto, non voglio. Ora sono sua, voglio essere sua. Più di ogni altra cosa al mondo.
SPAZIO AUTRICE:
Eccomi con un nuovissimo capitolo! Si tratta del PENULTIMO; dopo il 35 ci sarà un breve epilogo come sono solita fare. Spero con tutto il cuore che questa storia vi stia piacendo/vi sia piaciuta, e che il mio modo di scrivere vi abbia trasmesso qualcosa, o fatt* sorridere.
Per caso volete l'ULTIMO CAPITOLO questa sera???
Fatemi sapere che ne pensate, come sempre, VOTANDO e COMMENTANDO!
Un bacio enorme,
Feda <3
P.S. So che alcuni di voi vorrebbero leggere scene un po' più esplicite, ma la maggior parte dei miei lettori rientrano nella fascia di età 13-18 anni. Per qualche scena un po' più spicy sul mio profilo c'è WHAT GOD HAS JOINED, una storia sulla società mafiosa italo-americana ancora in stesura.
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FALL IN LOVE WITH MY RUNES II - SHADOWHUNTERS
FanfictionSono passati sei mesi dalla cerimonia parabatai, tre dall'ultima volta in cui ho visto Alexander: stavamo combattendo contro quello che ci sembrava un esercito di demoni mutaforma, quando lui è stato ferito alla gola. Non ricordo molto, ma so che mi...