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Passarono giorni da quando i due ragazzi avevano deciso di iniziare a frequentarsi e Amelia era molto felice, Billy la veniva a prendere sotto casa e l'accompagnava a scuola, là entravano insieme, non mano nella mano ma stavano accanto e ogni tanto, per essere sicuri che nessuno dei due non era una fantasia si sfioravano creando quell'elettricità che c'era tra i ragazzi innamorati, quella settimana, perchè decisero di vedersi dopo sette giorni, quella settimana fu piena di sorrisi, di telefonate e di gentilezze. I due erano felici e nessuno poteva rovinare la tranquillità che avevano creato, nemmeno il padre manesco di lui nè l'amica gelosa di lei, andava tutto bene.

Amelia quel giorno aveva invitato Dj,  la ragazza si era dichiarata felice di aiutarla, la giovane Turner solitamente non andava agli appuntamenti, non le piaceva e se aveva accettato di uscire con il cattivo ragazzo di Hawkins c'era un motivo, significava che entrambi facevano sul serio, era una cosa nuova per lei e certamente una cosa nuova per lui, ma ci volevano provare.

"Quindi tu e Hargrove fate sul serio?" Le domandò improvvisamente mentre le dipingeva le unghia grigie, un bel grigio, lo stesso grigio dei suoi occhi.

"Non so, lui mi piace veramente tanto, non è antipatico come tutti dicono, almeno non con me." Rispose lei mentre un sorriso automatico si creava sulle labbra dipinte di rosso.

"Sei proprio cotta Turner!" Esclamò l'amica ridacchiando facendola arrossire ancora di più, finchè non sentì il campanello suonare, Amelia si alzò di scatto e andò ad aprire la porta, davanti a lei c'era lui, Billy, una camicia nera con la maggior parte dei bottoni via mostravano il fisico scolpito, i ricci biondi erano ben ordinati, indossava dei Jeans stretti e le sue solite scarpe.

"Sei... wow, sei bellissima Meli." Disse lui sorridendole dolcemente.

"Grazie, Cali, tu pure stai benissimo." Rispose lei sorridendo e arrossendo allo stesso tempo.

Lui le prese la mano e la condusse verso la sua autò, le aprì la portiera gentilmente e iniziò a guidare velocemente, voleva raggiungere quel posto speciale prima che si riempisse di troppe persone.

Quando arrivarono si presero per mano e lui la guidò gentilmente per un prato, un ristorante all'aperto si stagliò davanti a loro lasciandola a bocca aperta, delle lacrime, di gioia, minacciarono di scendere dagli occhi che brillavano di felicità.

"Ti piace?" Le domandò lui non appena si sedettero al loro tavolo.

"E' bellissimo! Come lo conoscevi?" Gli domandò lei veramente felice.

"Ho chiesto a Nicole, che ha chiesto a Donna Jo, che ha chiesto a Tina e poi Nicole mi ha detto il nome di qua, loro sono più brave con gli appuntamenti." Rispose lui facendola ridacchiare.

"Non pensavo che Nicky volesse aiutarti per il nostro appuntamento." Disse la corvina quindi.

"Sì, penso che ci abbia provato con me tutto il tempo, ma non è di lei che voglio parlare, sei speciale Amelia Turner, una delle poche ragazze per cui ho provato dei veri sentimenti, se non l'unica, Amelia se ti guardo veramente, se ti guardo negli occhi vedo una luce più abbagliante del sole o delle stelle ed è questa luce che mi h fatto innamorare di te." Disse Billy prendendole le mani e stringendogliele dolcemente, la fissò sorridente e lei ricambiò il sorriso, eppure una vocina iniziò ad insinuarsi nella sua testa.

Solo un ragazzo, oltre Billy, le aveva detto cose così dolci, Nathan Jackson, fratello delle sue due amiche, era disposta a correre il rischio anche con William Hargrove? Era disposta alla possibilità di separarsi da lui?

Scostò le mani dalla sua presa e abbassò il viso cercando di nascondere le lacrime alla vista del ragazzo, ma lui fu veloce e le afferrò il mento costringendola a guardarlo.

"Meli?" Domandò confuso.

"M-mi dispiace Billy, io non..." Rispose lei alzandosi dal tavolo e iniziando ad allontanarsi velocemente.

Le lacrime ora iniziavano a scendere velocemente lungo il viso mentre il suo respiro diventava più pesante e più accelerato, i ricordi si accavallavano nella sua mente, il dolore dello schianto, il sangue, le urla, Nathan che cercava di prenderle la mano per rassicurarla che tutto sarebbe andato bene, gli occhi che non riuscivano mettere a fuocoi paramedici che cercavano di salvarli, lei separata dal ragazzo, i suoi occhi che si chiudevano e le urla di lui che la pregavano di restare sveglia mentre stava disteso sulla brandina, loro distesi fianco a fianco nel reparto rianimazione, lei che riapriva gli occhi qualche minuto prima che il battito di Nathan cessasse completamente.

"Meli?!" Domandò una voce preoccupata scuotendola per le spalle.

"Nate?" Chiamò lei in risposta non mettendo a fuoco la persona davanti a lei.

"No, sono io, sono io, Billy." Rispose lui con un tono ferito, Amelia mise a fuoco in quel momento e vide il biondo guardarla preoccupato, aveva lo stesso sguardo di lui, così preoccupato e amorevole, così...

"Mi dispiace Billy, non sono pronta per iniziare una relazione con qualcuno, non ora." Disse lei riuscendo a non fare tremare la voce.

Qualcosa cambiò nello sguardo del ragazzo, una rabbia primordiale si scatenò dentro di lui e il ragazzo non riuscì a contenerla.

"QUINDI HAI MENTITO PER TUTTO IL TEMPO!? MI HAI ILLUSO?! SOLO QUESTO?!" Le urlò contro facendola indietreggiare ancora di più, spaventata.

Quando sembrò accorgersi di quello che aveva fatto uno sguardo preoccupato si impadronì nuovamente di lui.

"Meli, mi..." Iniziò a dire, ma lei gli aveva girato le spalle, se ne stava andando, lasciandolo da solo, una lacrima gli scese lungo la guancia mentre abbassava lo sguardo sul prato, poi lanciò un urlo pieno di dolore e le lacrime iniziarono a scendere copiosamente lungo il suo volto, quello che non sapeva, che non vedeva era che lei stava piangendo pure, sempre più intensamente non appena aveva sentito l'urlo lanciato dal ragazzo.

Ma cosa si aspettavano? Due ragazzi rotti dentro non possono ripararsi a vicenda se prima non riescono a perdonare loro stessi.

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