17: forgiven

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Amelia tornò a casa sua dopo poco, contenta di essere riuscita nella sua missione, suo padre erano già tornati e l'abbracciarono non appena la videro.

"Vado in stanza, sto morendo di sonno." Disse lei sorridendogli leggermente prima di salire per le scale, entrò nella sua stanza che era ancora al buio, quando accese la luce ci mancò poco che non urlò per lo stupore, Billy era là, davanti a lei.

Lo fissò, graffi su tutta la faccia rovinavano i suoi bellissimi lineamenti, faticava ancora a tenere gli occhi aperti e il suo respiro era molto pesante, come se stesse per svenire.

Lui la fissò a sua volta, gli occhi solitamente così vivi trasmettevano molta stanchezza e molto dolore, aveva alcuni graffi sulla faccia anche lei, i capelli erano ancora legati ma sporchi a causa del fango in cui era caduta quando era uscita con Steve per affrontare i democani.

"Che stai facendo qua?" Domandò la ragazza quindi in un soffio, non riuscendo a dire nient'altro.

"Non sapevo dove altro andare..." Mormorò lui in risposta, non guardandola in faccia, non ci riusciva, non dopo quello che aveva fatto davanti a lei.

"Casa tua?!" Esclamò lei sarcasticamente incrociando le braccia.

"Sai bene cosa succede se torno ora." Rispose il ragazzo tranquillamente mandandole uno sguardo che le fece ricordare com'era Neil Hargrove.

"Non puoi proprio pensare che io ti accolga a braccia aperte dopo che hai picchiato un mio amico!" Esclamò lei, mantenendo però un tono di voce moderato, non voleva attirare l'attenzione della sua famiglia al piano di sotto.

"Sei andata a casa di sconosciuti con lui! Il giorno del nostro appuntamento! Come avrei dovuto reagire!?" Esclamò il ragazzo iniziando ad innervosirsi, nuovamente.

"Non volevo! Ok, ero pronta per uscire con te quando mi hanno chiamato, Will stava male e avevano bisogno del mio aiuto." Rispose Amelia mentendo spudoratamente su quello che era successo.

Billy si avvicinò pericolosamente a lei, sfiorandole il graffio, superficiale, che aveva sulla guancia, osservandola preoccupato, veramente, non sapeva perchè gli stava mentendo, ma se non voleva dirgli la verità lo rispettava e lo capiva.

"Capisco se vuoi che vada via, se non vuoi farmi sapere la verità, dimmi solo una parola e andrò via." Disse quindi fissandola intensamente, fissandola con i suoi grandi occhi azzurri che in quel momento trasmettevano veramente tante emozioni, la speranza torreggiava.

Ma Amelia rimase in silenzio, non sapendo cosa dire mentre i dubbi si affollavano dentro di lei.

"Fatti curare quei tagli." Disse poi andando nel bagno e prendendo il kit di prontosoccorso, Billy era già seduto sul letto di lei, la ragazza lo raggiunse e prese del cotone, lo imbevve di disinfettante e lo iniziò ad avvicinare al taglio che aveva sul sopracciglio, il ragazzo trasalì leggermente e irrigidì i muscoli della mascella, quando finì tutto tento di rilassarsi nuovamente.

La Turner prese poi delle bende e iniziò ad avvolgerle intorno alla mano tutta graffiata, i due rimasero per un po' di tempo in silenzio, non riuscendo nemmeno a guardarsi in faccia.

"Mi dispiace Meli." Disse improvvisamente Billy alzando nuovamente lo sguardo su di lei e incatenando gli occhi.

"Lo so che ti dispiace, Cali, ma sono spaventata, non riuscirò mai a scordare la paura che ho provato pensando che mi potessi fare del male." Rispose Amelia sinceramente, lottando contro se stessa per non piangere, il ragazzo si avvicinò a lei e le afferrò il viso dolcemente.

"Non ti farei mai del male, non volontariamente." Disse quindi prima di baciarla.

Quando si separarono la ragazza gli sorrise leggermente.

"Puoi dormire qua, nel mio letto se vuoi." Disse quindi.

 Lui le annuì e i due si distesero, addormentandosi abbracciati, non successe nient'altro fra loro due quella sera, avevano solo bisogno di un po' di conforto.

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