Capitolo 23.

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Capitolo 23:

.JAKE'S POV.

Era il giorno del mio compleanno.

Era il giorno di Natale.

Era il giorno in cui Leon diede inizio alla mia passione.

Era il giorno in cui tutto era più difficile.

Il 24 dicembre fu sempre il giorno più difficile di tutto l'anno.
Tutti così impegnati a festeggiare la vigilia di Natale, da dimenticarsi il mio compleanno.

Tranne lui.
L'unico a festeggiare il mio compleanno, e non il Natale.

Era il 2012, mi svegliai a casa con l'odore di biscotti proveniente dalla cucina al piano di sotto.

Il giorni del mio compleanno volevo passarlo a casa a mangiare e a guardare stupidi film natalizi.

Scesi le scale di corsa, non vedevo l'ora di fare un'abbondante colazione.
Leon era in cucina:
Parlava con i miei genitori e mangiava biscotti.
I suoi capelli biondo platino, alla luce mi accecó.
Così anche i suoi occhi azzurri.

-Buon giorno dormiglione!- Mi venne in contro abbracciandomi.
-Buon compleanno...- Mi sussurró.

-Te ne sei ricordato...?- Lo abbracciai anche io.

-E come posso dimenticarmene...? Sei il mio fratellino! Non potrei mai!- Mi abbracciò più forte.
Lo feci anche io.

-Buon giorno mamma!- Gli diedi un bacio sulla guancia, lei sorrise stringendomi a sé.

-Hai dormito bene papà?-

-Certo figliolo!- Mi diede una scompigliata ai capelli.

-Signori Johnson posso dargli ora il regalo da parte mia?-

-Vai a prenderlo dai!- Papà sorrise.

Sorrisi anche io, divenni tutto rosso in viso.
Non me lo aspettavo un risveglio così bello.
Ero curioso e allo stesso tempo ero agitato.

"Oh mamma!"

Davanti a me si presentò un pacco grande e lungo: Era ricoperto dalla carta da pacchi con su scritto sopra 'Per Jake' , scritto bello grande e in verde abbastanza acceso.

Leon me lo passó con l'ansia negli occhi.

-Per me?- Lo afferrai.

-No... per il cane!- Si mise a ridere, anche io.

"Che domande!"

Ero euforico.
L'adrenalina mi correva in corpo, e le mani scartavano il regalo da sole.

Uno skateboard nero con le ruote color verde acido: il mio colore preferito all'epoca.

Non potevo crederci di averne uno in mano.
Ne avevo parlato tanto a Leon, ma non mi aspettavo che potesse regalarmene uno, uno tutto mio.

Sgranai gli occhi.
Leon si mise a ridere.
Feci un grande sorriso per poi saltargli addosso.

-Grazie...- Le mie labbra al suo orecchio.
-...Ti voglio bene!-

-Ti amo!- La sua voce spezzata.

-Ti amo anche io fratello!- Lo abbracciai piu forte.

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Heila!
Scusate per il capito corto.
Ma ho abbastanza da fare, avanti e indietro dall'ospedale a causa del piede.
Vi voglio bene ragazzi!
Con amore, Serena.

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