Capitolo 1: Nuovo inizio?

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Salto in avanti nel tempo.

Questa notte, come tante altre, comunque non riuscii a dormire. A differenza delle altre volte, però, era per la gioia. Mi svegliai prima del suono della sveglia, ero in ansia perché volevo che tutto fosse perfetto. 

In tutto questo tempo sono successe delle cose che mi hanno stravolto la vita, per una volta in positivo: durante un evento negativo accaduto in città, incontrai Allmight, che ovviamente era lì per ripristinare l'ordine. Non so come, ma ebbi il coraggio di parlargli e, dopo varie cose accadute, trovò in me il suo successore e mi trasferì il suo quirk One For All. 

Nel frattempo mi fece allenare, prima di ricevere il suo quirk, per far sì che il mio corpo lo sopportasse e mi preparò anche per l'esame di ammissione al liceo UA. E quindi eccomi qui, già sveglio e in ansia per il primo giorno al liceo. Quel miracolo di cui tanto parlavo è accaduto veramente e la speranza che avevo in me era diventata realtà. Mi sembrava strano, per uno come me. D'ora in avanti il mio obiettivo sarebbe stato solo quello di migliorarmi e migliorarmi giorno dopo giorno per rendere orgoglioso di me e della sua scelta l'eroe numero uno. 

Mi alzai dal letto e spensi la sveglia prima che suonasse, dopodiché andai di corsa in bagno a farmi una doccia, serviva un po' anche a scaricare la tensione. Preparai in fretta il mio zaino e anche una valigia, visto che nel liceo erano presenti i dormitori e ad ognuno fu assegnata una stanza singola.

Mamma mi fece trovare la colazione pronta e mi accolse in cucina con un odore delizioso di pancakes e un sorriso stampato in faccia: <<Oh Izuku, non sai quanto io sia felice del fatto che tu sia riuscito a incoronare il tuo sogno! Sono anche un po' preoccupata perché dovremmo vederci più raramente e anche perché, beh... all'improvviso si è manifestato il tuo quirk... ma mi raccomando, non farmi stare in ansia, chiamami ogni tanto!>>.

Io le sorrisi e nel frattempo misi in bocca un pezzo di pancake prima di risponderle: <<Non ti preoccupare mamma, ti terrò aggiornata su tutti i miei progressi e prometto di tornare a casa il prima possibile!>>, lei mi fece un sorriso in risposta con le lacrime agli occhi e mi accarezzò i capelli che come sempre erano disordinati.

Finiti i pancakes, mi precipitai a lavare i denti e subito dopo mi preparai per uscire di casa. Però prima salutai mia madre con un abbraccio e lei mi diede un bacio: <<Stai attento Izuku!>>, io annuii, le sorrisi e uscii fuori di casa, incamminandomi verso la mia nuova scuola.

Questo per me significava quasi l'inizio di una nuova vita, dove magari avrei avuto anche più amici con cui poter finalmente trascorrere un po' di tempo in tranquillità, cosa che mi mancava da molto.

Arrivato a scuola, rimasi meravigliato dall'imponente struttura che si trovava davanti ai miei occhi. Scrutai un po' di facce nuove che erano lì attorno a me: qualcuno di quelli avrebbe potuto fare parte della mia classe. Ero abbastanza impacciato, tutti loro sicuramente già conoscevano a fondo come usare il proprio quirk e sicuramente erano più bravi di me, questo significava che io ci avrei dovuto mettere il doppio, se non di più, dell'impegno per raggiungere gli stessi livelli. Ma questo non mi importava tanto, avrei fatto di tutto per realizzare il mio sogno di diventare eroe.

All'improvviso sentii qualcuno avvicinarsi a me, che mi parlò: <<Ehm, ciao>>, disse con una voce monotona, mi girai per guardarlo meglio: era un ragazzo molto più alto di me, con gli occhi eterocromatici, uno grigio e l'altro azzurro ghiaccio, molto profondi, e aveva i capelli metà bianchi e metà rossi, aveva anche un segno sul viso, sotto i capelli rossi... sembrava un'ustione; che tipo, mi incuriosiva. Aveva il viso quasi inespressivo.

<<Ciao!>>, risposi, <<Sei al primo anno anche tu? Io mi chiamo Izuku Midoriya, piacere di conoscerti!>>, diciamo che ero super felice perché avevo una gran voglia di ricominciare, mettere una pietra sul passato e fare nuove amicizie.

<<Piacere, io sono Shoto>>, rispose semplicemente, <<Sì, sono anche io al primo anno, in che classe sei? Io nella sezione A del corso per eroi>>, disse sempre col suo tono monotono, <<Anche io! Stavo notando il tuo aspetto, beh... insomma i colori, c'entra qualcosa col tuo quirk?>>, <<Sì, mezzo ghiaccio e mezzo fuoco, posso produrre ghiaccio dal lato destro...>> esitò un attimo prima di continuare <<...e fuoco dal lato sinistro>>, stupito meravigliosamente dal suo quirk stavo per rispondergli, quando un nomignolo familiare arrivò alle mie orecchie e mi fece sobbalzare a causa del tono

<<DEKU? ALLA UA? MA COSA CAVOLO CI FAI QUI?>>

Mi girai, ma già sapevo a chi apparteneva quella voce

<<K-kacchan!>>

Ecco, la giornata sembrava essere iniziata bene, anche per l'incontro con Shoto, ma non ci volle molto a far rovesciare la situazione.

L'innocenza di un bambino: la condanna di un ragazzo | BAKUDEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora