Kacchan era nella mia stessa classe! Ritornando alla domanda che mi ero posto precedentemente: ero felice o triste di questa cosa? Non lo sapevo. Da un lato ero triste perché avrei voluto ricominciare da capo tutto, dall'altro invece ero contento perché magari le cose tra noi sarebbero potute andare meglio, e poi era mio amico...
Tutti i posti erano già occupati, eccetto 4 (per me, Shoto, Uraraka e Iida). I tre a quanto pareva non volevano sedersi lì, e quindi lasciarono a me il posto dietro Kacchan. Shoto invece era seduto accanto a me.
Kacchan guardò prima male Shoto, finché non prese posto e si sedette, poi si girò a guardare me, sempre con la sua espressione infuriata. Mi fece un'occhiata come se volesse incendiarmi. Io mi limitai a guardarlo, forse con un'espressione leggermente preoccupata, perché mi accorsi che Shoto mi stava fissando e in particolare dopo posò gli occhi su Kacchan.
La lezione iniziò e si presentò un professore che sembrava leggermente trasandato: ci spiegò un po' le regole della scuola e i programmi dell'anno scolastico, dopodiché ci presentammo tutti dicendo il nostro nome e spiegando il nostro quirk.
Quando arrivò il mio turno, mi descrissi molto semplicemente, un po' imbarazzato: <<C-ciao a tutti...! Mi chiamo Midoriya Izuku... e il mio quirk è... la super forza>>. Ad ogni presentazione tutti applaudirono entusiasti per le diverse unicità, tranne Kacchan, che, in particolare alla mia, rimase per un momento sbigottito.
Dopo le varie presentazioni, ci fu l'intervallo e Shoto mi disse che sarebbe uscito un momento per andare in bagno. Io annuii e non fece neanche in tempo ad uscire fuori dall'aula, che Kacchan mi prese per il polso e mi portò fuori la classe, nei corridoi, in un posto dove non poteva sentirci nessuno. Shoto se ne accorse, perché vidi che si girò a guardarci per un istante, prima di sparire in mezzo alla folla di persone.
Kacchan mi mise con le spalle al muro e mi coprì dagli occhi degli altri, visto che era più alto di me.
Prese la parola per primo: <<Che cazzo significa tutto questo, nerd??>> mi disse, cercando di mantenere un tono basso, ma sempre infuriato.
Avevo parecchia ansia, a dire la verità, ma mi ero convinto che avrei dovuto cercare di affrontare tutte le mie paure e risposi, cercando di non balbettare: <<K-kacchan... è stata una mutazione e... all'improvviso si è manifestato il mio quirk>>, non ci credette.
<<All'improvviso? Una mutazione? Potevi inventarti una stronzata migliore! Tu hai sempre avuto il quirk e non me l'hai mai detto perché ti sei sempre sentito superiore a me, mi hai sempre guardato dall'alto in basso e hai ritenuto opportuno non dirmi niente, è questa la verità!>>
Spalancai gli occhi: è questo quello che pensava di me? Io superiore a lui? Mi lasciò un attimo senza parole, ma poi risposi: <<La verità è quella che ti ho detto io, adesso se non ci credi non sono problemi miei, fattene una ragione, è così! Anche io voglio diventare un eroe e di certo non sarai tu a impedirmelo!>> decisi di affrontarlo e per questo Kacchan rimase sorpreso
<<Non mi supererai mai, stanne certo! E nemmeno quel tuo "amico" a metà!>> disse, ma poi aggiunse: <<...Non mi piace per niente>> e disse quest'ultima frase con un tono strano. Lo guardai interrogativo e poi risposi: <<Shoto? Non ti ha fatto niente. Cosa c'è ora, sei arrabbiato perché hai visto che ho fatto già amicizia in pochissimo tempo il primo giorno? O forse perché non sto più incollato solamente a te come quando eravamo bambini?>>, volli sfidarlo.
A questa mia ultima frase Kacchan rabbrividì. Non so perché, ma mi sembrava di aver toccato un tasto dolente perché spalancò i suoi occhi e mi fissò per un bel po', o almeno così mi sembrava. Pareva che Kacchan non riuscisse a trovare una risposta adeguata alla mia domanda, così si limitò a dire: <<Cosa me ne frega di te e delle tue amicizie?>> questa sua frase mi sembrava piazzata lì semplicemente perché voleva ritornare sui suoi passi e sul suo solito atteggiamento, ma era evidente che non era questo ciò che voleva dire in realtà. Lo conoscevo troppo bene.
Ero stufo di fare la vittima e gli risposi: <<Lasciami in pace allora!>>. Non lo volevo davvero. La mia volontà era quella di trascorrere questi anni tranquilli, coltivando contemporaneamente la nostra amicizia e diventare sempre più forti, non volevo allontanarlo da me.
Anche questa mia frase sembrò colpirlo, perché si limitò a guardarmi con il suo sguardo fulminante prima di andarsene.
Nel frattempo vidi Shoto che ricompariva dalla folla e che veniva verso di noi. Prima di ritornare in classe, Kacchan lo vide e fulminò anche lui con il suo sguardo.
Bakugo's POV
Ma da quando il nerd è così sfacciato? Chi si crede di essere? La storia del suo quirk era così assurda. E poi quel Tizio a metà che vuole da lui?
Erano tutte domande che mi giravano per la testa e non mi facevano concentrare. Ma quella più importante era: perché io, Bakugo Katsuki, mi sto interessando così tanto a quel dannato Nerd e anche al Tizio a metà? Non dovrebbe fregarmi niente di lui e della sua vita. Già, è così, sicuramente.
Ma allora perché i miei pensieri e i miei sguardi sono sempre puntati su Deku? Cazzo, come mi fa infuriare!
Todoroki's POV
Mi avvicinai a Midoriya, che dopo la "chiacchierata" con il Tizio esplosivo si ricompose immediatamente vedendomi arrivare.
<<Hey Shoto->> lo interruppi subito: <<Midoriya, dopo le lezioni vieni in camera mia, dobbiamo parlare>>
![](https://img.wattpad.com/cover/322235118-288-k492471.jpg)
STAI LEGGENDO
L'innocenza di un bambino: la condanna di un ragazzo | BAKUDEKU
FanfictionIzuku Midoriya, un giovane ragazzo, si ritrova a vivere una vita che ogni giorno lo mette a dura prova, soprattutto a causa del ragazzo che ha sempre amato. Nella nuova scuola, Izuku conosce Shoto e i due diventano subito migliori amici, grazie a qu...