Capitolo 4: Passato raccapricciante

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Midoriya's POV

Dopo l'invito di Shoto ad andare in camera sua dopo le lezioni, non dissi nulla e annuii solamente. Dopodiché entrammo in classe insieme perché era appena suonata la campanella che segnava la fine dell'intervallo. Notai che Uraraka e Iida stavano parlando allegramente da un lato, mentre dall'altro c'era Kacchan che sembrava avesse fatto amicizia con il ragazzo dai capelli rossi a punta, più o meno: in realtà era più quest'ultimo che parlava e Kacchan stava ascoltando, ma già questo era un segno di amicizia da parte sua. I due ragazzi erano fermi appoggiati al banco del biondo e quando io e Shoto passammo lì vicino per raggiungere i nostri posti Kacchan ci squadrò nuovamente con il suo sguardo furioso.

<<...Hey Bakugo, mi stai ascoltando?>>, gli chiese il ragazzo dai denti a squalo, passandogli una mano davanti agli occhi e richiamando la sua attenzione. Kacchan non disse niente, girò semplicemente la testa verso di lui e annuì, facendogli capire che aveva ripreso ad ascoltarlo.

Dopo la fine delle lezioni Uraraka mi fermò: <<Hey Izuku, che ne dici se più tardi studiamo qualcosa insieme? Se vuoi può venire anche Shoto con te, ci sarà anche Iida!>> mi disse con un grande sorriso, io le risposi: <<Grazie per l'invito! Mi farebbe molto piacere... soltanto che avevo già un impegno con Shoto, non so quando ci libereremo... magari facciamo un'altra volta, oppure ci possiamo vedere più tardi!>>, Uraraka mi rispose: <<Va bene, non ti preoccupare, allora ci vediamo più tardi!>>, io annuii e le sorrisi, salutandola con la mano.

Stavo per uscire dalla classe e andare verso la camera di Shoto, quando sentii una forte stretta al polso che mi bloccò

<<Deku, cosa devi fare con il Tizio a metà?>> mi chiese quasi sottovoce e con il suo solito tono tutt'altro che calmo: Kacchan a quanto pareva aveva sentito tutto.

Io lo guardai un po' stranito, non riuscivo proprio a capire perché si stesse concentrando così tanto su di me, su quello che dovevo fare e soprattutto con chi lo dovevo fare. Dopodiché mi decisi a rispondere semplicemente con: <<Non sono affari tuoi>>.

A quella mia risposta sfacciata, Kacchan digrignò i denti e stava quasi per alzare un braccio e "ripagarmi" credo con un pugno, dato che avevo osato sfidarlo.

Questo però era quello che pensai io, perché in realtà non avevo capito bene le sue intenzioni, ma non erano buone, e comunque non le capii perché il tutto fu fermato da Shoto.

Il ragazzo dai capelli a metà ritornò in classe a cercarmi e vidi che stava puntando i suoi occhi con uno sguardo gelante su Kacchan, che ricambiò con uno sguardo di sfida. Senza aggiungere altro, Shoto mi prese per un braccio e mi allontanò dal biondo. Mentre mi stavo allontanando da lui, mi girai a guardarlo appena e lui ricambiò mantenendo il suo sguardo di sempre.

Ultimamente davvero non lo capivo.

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I dormitori erano divisi in questo modo: ognuno aveva una stanza singola con un armadio, frigorifero, bagno privato e ovviamente una scrivania con una sedia. Eravamo divisi in piani e maschi e femmine misti, ma erano fatti in modo che la 1 A si trovasse tutta dallo stesso lato. La mia camera era quasi vicina a quella di Shoto e praticamente attaccata a quella di Kacchan.

Shoto mi portò in camera sua e chiuse la porta dietro di sé a chiave. Posò a terra la sua borsa, mise sulla sedia la sua giacca e mi invitò a fare lo stesso, per poi farmi sedere sul suo letto. Si mise di fronte a me con la sedia e mi guardò intensamente mantenendo sempre la sua espressione impassibile.

Sembrava non volesse fare alcun giro di parole, quindi andò dritto al sodo: <<Tu nascondi qualcosa Izuku e io credo di aver capito anche cosa. Cos'è quel Tizio esplosivo per te?>>, io arrossii immediatamente e feci saettare prima i miei occhi verso il basso e poi verso di lui, alternando le due cose, non volevo proprio parlarne in realtà: <<Ehm... beh... siamo amici>> risposi solamente.

L'innocenza di un bambino: la condanna di un ragazzo | BAKUDEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora