Prologo

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«Per oggi va bene così.. ci vediamo domani» annunciò il regista che Nightbird aveva assunto per registrare il video del suo nuovo singolo.
«Grazie mille John, ci vediamo domani» disse cordialmente Nightbird prima di raggiungere il suo camerino. Una volta solo si sfilò la giacca di pelle che buttò sul divanetto e raggiunse la sedia davanti lo specchio per levarsi il trucco che era solito usare in quelle occasioni. Aveva iniziato a cantare quando aveva appena quattordici anni, ma visto la giovane età aveva deciso di crearsi un alter ego per poter continuare a vivere in tranquillità, senza che i paparazzi gli impedissero di fare qualsiasi cosa che un semplice ragazzino di quindici anni avrebbe voluto fare. Quando tre anni prima Blaine aveva creato Nightbird non si aspettava di certo tutto il successo che aveva avuto, non immaginava che avrebbe fatto tour sold out e avrebbe avuto seguito in tutto il paese.
«Ehi fratellino» Cooper entrò nel camerino e, dopo aver spostato la giacca di pelle, prese posto sul divano mentre osservava il fratello struccarsi e tornare ad essere se stesso. Da quando era nato Nightbird, Cooper oltre ad aver aiutato il suo fratellino a diventare la star che era ora, si era anche occupato di lui e si era assicurato che continuasse gli studi in una scuola lì a Los Angeles. Joshua e Pam Anderson avevano acconsentito a tutto quello proprio perché c'era Cooper che viveva a Los Angeles da tre anni e si era dimostrato più maturo di quanto credessero una volta che aveva iniziato a vivere da solo.
«Coop» lo salutò lui velocemente mentre lasciava la salvietta ormai sporca sul mobile e recuperava il suo telefono per rispondere ad alcuni messaggi.
«Blaine -lo richiamò Cooper dopo qualche minuto in cui era stato completamente ignorato- Mi stai ascoltando?» chiese esasperato dal comportamento che ultimamente stava avendo suo fratello.
«Sisi, lo so ho il coprifuoco alle undici e domani mattina ci sono le ultime prove -disse Blaine alzando gli occhi al cielo ma senza lasciare il telefonino. Cooper sbuffò per poi togliergli il telefono dalle mani.- Coop, ridammi il telefono» si lamentò subito Blaine provando a riprendersi il telefono, ma suo fratello era troppo alto e lui troppo basso.
«Sei cambiato Blaine -gli fece allora notare Cooper e Blaine alzò gli occhi al cielo voltandosi verso l'armadio alla ricerca di qualche vestito da mettere per una festa che si sarebbe tenuta quella sera- Mi guardi mentre ti parlo?» disse con tono autoritario Cooper facendo voltare Blaine verso di lui. Non aveva mai usato quel tono con il suo fratellino, erano sempre stati come due amici, complici in tutto, ma Cooper era pur sempre il fratello maggiore e aveva promesso di prendersi cura del fratellino e ogni tanto doveva comportarsi da adulto nonostante fosse solo sette anni più grande. E ormai Blaine non era più il suo fratellino, il successo aveva iniziato a dargli un po' alla testa e aveva iniziato a trascurare i suoi amici, la scuola solo per poter essere Nightbird e poter andare alle feste di Hollywood.
«Cosa vuoi? Sono in ritardo» sbuffò Blaine voltandosi verso il fratello e incorniciando le braccia al petto.
«Primo non sei in ritardo perché non andrai da nessuna parte stasera» disse con tono fermo Cooper e Blaine spalancò la bocca.
«Tu non mi puoi dire cosa posso o non posso fare. E di certo non posso mancare alla festa di questa sera» provò a replicare Blaine mentre sentiva il suo telefonino vibrare tra le mani del fratello.
«Invece si che posso dirti cosa fare o no. Sono tuo fratello maggiore, tu sei ancora minorenne e sei sotto la mia custodia» continuò a dire Cooper cercando di non alzare troppo la voce. Non era da lui essere così autoritario, ma non poteva fare l'amico anche quella volta. Suo fratello stava cambiando, in peggio, ed era una sua responsabilità. Blaine rimase in silenzio per qualche secondo, poi sospirò e si leccò le labbra mentre si passava una mano tra i suoi ricci.
«Okay, scusa.. hai ragione. Ora possiamo tornare a casa? Sono stanco» disse Blaine, Cooper restò qualche secondo ad osservare il fratellino confuso su quel cambio di comportamento. Non pensava sarebbe stato così facile convincerlo a tornare a casa. Così annuì soltanto per poi restituirgli il cellulare. Blaine rispose velocemente ai mille messaggi che gli erano arrivati, poi recuperò la sua giacca di pelle che indossò di nuovo, infilò un paio di occhiali per mascherare un po' il suo viso e poi insieme a Cooper raggiunsero l'auto che li avrebbero portati nel loro appartamento.

Nightbird - The best of both worlds || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora