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I primi minuti in macchina furono silenziosi, c'era solo la voce del navigatore a rompere il silenzio.
«Va tutto bene?» chiese poi Kurt, vedendo Blaine fin troppo silenzioso mentre osservava la strada fuori dal finestrino. Aveva ancora questa sensazione di aver detto qualcosa di sbagliato, perché Blaine era passato dal sorridere e cercare la minima scusa per fare conversazione al chiudersi in se stesso. Blaine sentendo quella domanda, alzò lo sguardo verso Kurt e si morse il labbro inferiore prima di abbassare lo sguardo.
«Si.. è solo che.. non sono bravo a parlare di me stesso. Tendo a chiudermi quando mi viene fatta qualche domanda personale» spiegò Blaine stringendosi nelle spalle. Kurt lo guardò velocemente prima di tornare a guardare la strada e annuì.
«Lo terrò a mente allora.. e scusa se ti sono sembrato invadente» Blaine scosse la testa e alzò l'angolo destro della bocca in un timido sorriso.
«Lo sono stato anche io con te infondo» Kurt si morse il labbro mentre lo guardava con la coda dell'occhio per poi fermarsi davanti ad un semaforo.
«Piacere, sono Kurt Hummel -disse poi allungando la mano verso Blaine che lo guardò confusamente mentre alzava un sopracciglio- Non abbiamo iniziato proprio nel verso giusto. Io ho supposto cose che non sapevo e ti ho respinto, siamo stati entrambi invadenti in un certo senso e tu mi hai respinto. Quindi che ne dici di ricominciare?» spiegò Kurt e questa volta Blaine sorrise di nuovo e non solo con un angolo della bocca.
«Piacere, sono Blaine Anderson il tuo nuovo e scontroso compagno di scuola» si presentò allora stringendo la mano di Kurt che rise per quella presentazione, poi tronò a guidare dato che il semaforo era diventato di nuovo verde.
«Sono sicuro che è solo una facciata e che in realtà sei un tenerone» lo prese in giro Kurt, Blaine non rispose, sorrise soltanto per poi tornare a guardare fuori dal finestrino, sentendosi stranamente bene in compagnia di Kurt come non lo era mai stato con nessuno.

Il resto del tragitto fu più tranquillo, ascoltarono un po' di musica e chiacchierano del più e del meno, mai nulla di troppo personale. Poi Blaine ringraziò Kurt e rimasero d'accordo sul fatto che si sarebbero rivisti il giorno dopo a scuola e che Kurt lo avrebbe aggiornato sulle condizioni della sua auto. Nei giorni successivi Kurt e Blaine iniziarono a frequentarsi sempre di più, passavano tutte le pause pranzo insieme, ogni pausa tra una lezione e l'altra e durante le ore di lezione in comune si sedevano l'uno accanto all'altro. Stavano pian piano iniziando a conoscersi e la compagnia dell'altro era sempre più gradita. E poi Blaine lo aveva anche presentato a Nick e gli altri che lo avevano subito accolto nel gruppo, anche Sebastian nonostante le sue battutine che non mancavano mai.
«Quali sono i vostri piani questa estate?» chiese curioso Wes quel girono a pranzo.
«Andrò in Francia come ogni anno» rispose con un sorrisetto Sebastian.
«E questo già lo sappiamo. Stavo chiedendo a Kurt e Blaine dato che sono i nuovi» disse ancora Nick guardando i due ragazzi mente Sebastian alzava gli occhi al cielo fintamente scocciato.
«Credo che andrò a New York. È il mio ultimo anno qui e se mi prendono al college andrò lì» raccontò Kurt mentre Blaine che ne era già al corrente annuiva con un sorriso. Nick e Jeff si mostrarono interessati più di tutti per quello e iniziarono a riempire Kurt di domande volendo saperne di più, anche Sebastian si dimostrò interessato alla fine.
«E tu Blainers?» domandò poi Nick voltandosi verso Blaine.
«Tornerò a Los Angeles e finirò la scuola lì» si strinse nelle spalle e Kurt alzò di scatto lo sguardo sentendolo parlare di Los Angeles, che significava che sarebbe tornato a Los Angeles? E perché si sentiva improvvisamente deluso da quella notizia?
«Los Angeles? -chiese infatti confuso Kurt- Perché devi tornare a Los Angeles?» Blaine si leccò le labbra e si voltò a guardarlo prima di rispondere.
«Ormai vivo a Los Angeles da tre anni, sono qui solo temporaneamente» spiegò poi, Kurt annuì soltanto. Poi si alzò dal tavolo e dopo un veloce saluto andò via lasciando tutti perplessi.
«Scusate» disse Blaine confuso prima di alzarsi anche lui per andare a seguire Kurt, non sapeva perché ma sentiva che doveva parlare con lui.

«Posso?» domandò Blaine bussando alla porta dell'aula canto dove Kurt era seduto su uno dei divanetti, orami la sala non era più utilizzata dal Glee club dato che avevano perso le regionali contro le New Direction anche se i Warblers continuavano a riunirsi così per divertimento.
«Come facevi a sapere che ero qui?» chiese Kurt facendogli segno di raggiungerlo, Blaine si strinse tra le spalle.
«Hai detto che la tua aula preferita nella vecchia scuola era l'aula canto» spiegò Blaine ricordandosi di quella conversazione e Kurt non potè non sorridere per quello. Poi rimasero in silenzio per qualche secondo, seduti uno accanto all'altro.
«Quindi Los Angeles» commentò poi Kurt voltandosi verso Blaine.
«Già.. -Blaine sospirò e si leccò le labbra- Dopo quello che successe alla mia vecchia scuola sentii il bisogno di scappare, a Los Angeles c'era mio fratello e così mi trasferii pure io» raccontò dopo essersi girando verso Kurt.
«E perché.. perché sei tornato allora?» chiese Kurt un po' titubante, sapeva che Blaine tendeva a chiudersi in se stesso quando gli venivano fatte domande personali.
«È.. è complicato -ripose Blaine restando sul vago, Kurt annuì, in parte deluso che Blaine non si confidasse con lui quando lui si era aperto con Blaine. E Blaine lo notò, riuscì a capire Kurt con un solo sguardo. Così prese un lungo respiro prima di continuare a parlare- Diciamo che i miei mi avevano affidato a lui, a mio fratello. Cooper mi ha fatto un po' da genitore in questi ultimi anni, si è preso cura di me. Ma più che un genitore era un'amico. E ultimamente me ne stavo approfittando un po', non ero più me stesso ecco. E allora Cooper come punizione mi ha fatto tornare qui per finire l'anno sperando che in questo modo trovassi il vecchio me» raccontò senza dire però tutta quanta la verità. E Kurt si sentì un po' più felice nel sentire Blaine aprirsi un po' di più con lui.
«E stai ritrovando il vecchio te?» chiese poi Kurt.
«Si.. credo di sì. Sto iniziando a ricordare perché mi piace essere solo Blaine» ammise Blaine sorridendo dolcemente. Da quando aveva conosciuto Kurt stava pian piano ricominciando ad apprezzare l'essere semplicemente Blaine, un adolescente con problemi normali e non Nightbird la pop star. E Kurt sorrise automaticamente, forse perché il sorriso di Blaine era contagioso, forse perché Blaine gli stava sorridendo in quel modo tutto nuovo, come se Kurt avesse capito che il motivo per cui Blaine stesse ritrovando se stesso era dovuto anche a lui. E anche se la parte finale della frase lo aveva lasciato un po' confuso, non ci aveva dato più di tanto peso perché Blaine si era aperto con lui, non lo aveva allontanato. E poi gli aveva sorriso in quel modo, con gli occhi che sembravano brillare e a Kurt bastava solo quello.

Nightbird - The best of both worlds || KlaineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora