Continuo a parlare tranquillamente dando continue occhiate a George che continuava a comportarsi come il figlio che tutti vorrebbero, parla con tutti e in modo gentile e sorridendo, persino con me... anche se non sembra molto felice di farlo.
Tutto stava andando bene finché Zoe ha ricevuto una chiamata di lavoro e ha dovuto allontanarsi.
Rimango dove mi ha lasciato bevendo la mia bevanda analcolica quando George si avvicina a me dicendo
G – brutto idiota andiamo dentro, devo parlarti
D – è un appuntamento?
G – smettila di dire cagate e seguimi
Accenno una piccola risata e lo seguo fino a una stanza, credo sia la sua.
Chiude la porta, mi prende per la maglietta e mi spinge contro il moro
G – prova a dire qualcosa di quello che hai visto e...
D – cosa? Cosa mi farai nanetto? Non arrivi neanche all'altezza dei miei occhi e vorresti farmi del male?
G – posso rovinarti la vita però
D – come se non lo fosse già ora
Mi lascia andare e si allontana con un grande sospiro
G – tu non hai idea di cosa passo ogni giorno...
D – io ho una vita difficile ma non vado a rompere il cazzo alle persone
Si siede sul suo letto e io rimango a guardarlo
D – cosa vorresti fare? Cercare di mettermi dalla tua parte?
G – no, va via. E non farti più vedere.
A quella frase ho sentito come una scossa che colpisce il mio cuore, come se dovessi fare qualcosa
D – sicuro che non hai bisogno di qualcosa?
...
G – VA. VIA.
D – OK OK vado
Esco dalla stanza chiudendo la porta.
Vado da Nicholas e gli dico di dover andare a casa con la scusa che di aver ricevuto una chiamata da Drista.
D – ho come l'impressione che stia soffrendo
Dr – allora? Dopo tutto quello che ti ha detto vuoi seriamente perdere tempo a pensare a quel pezzo di merda
D – certo che no, ma magari se c'è una spiegazione mi sarà più facile ignorarlo
Dr – non saprei Clay, pensaci bene prima di fare altre stronzate...
Il giorno dopo... sono con Karl a preparare i cartelloni per il ballo
D – Karl, ma George ha qualche problema in famiglia?
K – da quanto ti interessi di lui?
D – da quando ho scoperto che suo padre è il mio medico...
K – NICHOLAS?
D – esatto, ma non è questo il punto
K – scusa ma non posso parlartene
D – è così grave?
K – in realtà no ma non vuole farlo sapere in giro
D – capisco... secondo te ho qualche possibilità di parlargli normalmente?
K – ripeto... perché ti interessa?
D – perché posso aiutare altre persone a non rimanere vittima delle sue cattiverie
K – solo per questo? Vuoi fare l'eroe?
D – se vuoi definirla così... si
K – potresti inviargli delle lettere anonime...
D – come potrebbe rispondere se non sa a chi deve mandarle?
K – ti darò una mano, farò da intermediario
D – davvero lo farai?
K – certo
D – grazie Karl, sei il migliore!!!
Nei giorni successivi abbiamo messaggiato attraverso Karl... poi il giorno prima del ballo ho ricevuto una lettera che diceva
"domani c'è il ballo, ci sarai? Sarei curioso di sapere chi si è interessato alla mia vita in questi giorni"
Cazzo, non ho ancora saputo niente della sua situazione familiare, so solo che suo padre lo obbliga a fare sport che a lui non interessano, come il calcio, ma dice che alla fine fare sport non gli dispiace... se ora scoprisse che ci sono io dietro le lettere sarebbe la mia fine.
"ci sarò! Ma preferisco non dirti ancora chi sono, mi piace parlare con te. Non voglio cambiare le cose"
Gli ho risposto così.
Poi il giorno del ballo arriva...
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Siamo Superclassico -DNF
FanficDream è sempre quello figo e George lo sfigato... cambiamo le regole. in questa storia Dream è povero e tutta la scuola lo allontana, al contrario George è popolare e si comporta come uno stronzo per apparire ancora più figo. dal loro primo incontro...