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non lo avrei mai detto che avrei passato un'intera domenica a pensare alle parole di uno stronzo ubriaco, e invece l'ho fatto. Si è innamorato... DI ME?

Dr – stai bene?

Non l'ho neanche sentita... mi da un colpo sulla spalla

Dr – CLAY

D – oh, cosa?

Dr – guardi il vuoto da questa mattina, che ti prende?

D – si è innamorato...

Dr – ma di che cosa stai parlando?

D – George si è innamorato

Dr – quindi?

D - ...di me

L'ho vista come se si stesse lentamente congelando

Dr – cosa...

D – era ubriaco quando me lo ha detto... credo si finga etero per via del padre omofobo

Dr – e tu cosa centri con questa storia?

D – non lo so, è questo il punto... forse è perché mi sono interessato alla sua vita, forse perché l'ho aiutato o forse... non ne ho idea...

Dr – perché non glie lo hai chiesto?

D – ERA UBRIACO. È svenuto dopo aver detto "mi sto innamorando"

Dr – non ha detto che lo è di te però

D – lo ha fatto capire... non so come dovrei comportarmi

Dr – sei Gay?

D – no, ce... non lo so

Dr – sei confuso...

D – il bacio mi ha scombussolato il cervello

Dr – BACIO??

D – ups, avevo dimenticato di dirtelo

Dr – comunque penso che dovresti far finta di niente

Ho fatto come ha detto Drista... ci ho provato almeno. 

Il lunedì sono arrivato a scuola, in anticipo come sempre, Nick già in classe

D – ancora non capisco come fai ad arrivare prima di me

S – non ne ho idea

Non gli sto raccontando nulla, ma solo perché non ho mai il tempo di farlo... 

Oggi pomeriggio ho il club, in realtà dobbiamo solo smontare la console e tornare a casa, ormai la scuola sta per finire. 

Entro nella palestra dove ci dovrebbe già essere Karl, infatti è così

D – Karl

K – oh Clay, vieni dobbiamo scollegare le ultime casse

Ci mettiamo al lavoro

K – sei sparito sabato sera

D - ...

K – argomento delicato? Non vole-

D – George... si è sentito male e l'ho portato a casa

K – ouh... non ti avrà fatto qualcosa? Sembri sconvolto

D – mi ha baciato

Fa cadere i cavi che aveva tra le mani

K – che cosa...?

D – hai sentito bene

Ha smesso di parlare come se stesse pensando a scenari orribili, solo a console smontata mi ha rivolto di nuovo parola

K – per favore, qualsiasi sia la cosa che deciderai... fa attenzione

D – di che parli?

K – George è delicato su queste cose... non distruggerlo peggio di come potrebbe fare lui

Non ho risposto, ormai sembra una gara a chi ignora chi, ma in questa situazione come potrebbe essere una cosa negativa il silenzio?

Karl va via e io metto in ordine le ultime cose, quando poi stavo per uscire qualcun altro apre la porta per me... George, sembra un brufolo... spunta sempre nei momenti sbagliati.

G – dov'è Karl?

D – è andato via

G – ok, non ho tempo da perdere con gli sfigati

"sfigati" a quella parola ho sentito ribollire il sangue nelle mie vene, gli afferro la felpa mentre sta andando via per fermarlo

G – lasciami andare idiota

Lo tiro verso di me e gli dico sottovoce e con area provocatoria

D – cerca di ricordare cosa hai fatto sabato e poi prova di nuovo a chiamarmi "idiota" o "sfigato"

Mentre pronunciavo questa frase mi sono sentito grande... imbattibile, tanto che continuavo ad avvicinare la mia faccia alla sua, fin quando non ho notato il suo rossore sulle guance e l'ho lasciato andare. 

Forse ho esagerato ma se quello che dice da ubriaco lo pensa anche da sobrio lo devo sapere... chi sa magari un giorno la cosa sarà reciproca. 

Non l'ho più visto o sentito da allora. 

L'estate inizia, il Dr. Davidson ha invitato me e Drista a una festa nella sua piscina, nonostante la mia ansia di rivedere George dopo più di due settimane.... non vediamo l'ora di prenderci una piccola pausa dai lavori estivi e da papà.

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