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Alene pov's

Mi guardai allo specchio, era passato un altro giorno  e ancora non sapevo bene cosa fare, l'unica cosa che mi riusciva molto bene ultimamente era scappare da un problema per finire in un altro. Non mi sentivo tranquilla nemmeno nel riflettere sapendo bene che Victor riusciva a leggermi la mente prima ancora che potessi dargli una risposta. 

La tensione era palpabile, sembrava che non riuscissi ad avere alcuna libertà di pensiero o decisionale nella mia vita. Non che in questo mondo sia permesso o che io sia l'unica. Qualunque omega è costretto a sottostare al volere degli altri, io sono l'unica a cui è stata data una possibilità di scelta, ma sono sicura che c'è qualcosa sotto. 

Vincent non mi sembra il tipo di uomo cattivo, lo riesco a fiutare quando qualcuno ha cattive intenzioni, ne ho di esperienza al riguardo e il mio istinto non sbaglia mai. Piuttosto non sembra avercela con me, ma con qualun'altro. Non ho idea di cosa potrebbe accadere se avessi un figlio con lui, credo sia contro le regole, penso sia talmente innaturale che nessuno si è mai trovato in questa situazione. 

Forse prima di dargli una risposta sarebbe meglio se facessi delle ricerche, anche solo sui vampiri e sulle loro abilità. Guardai la libreria nella mia camera, trovando solo poesie e storie fantastiche, niente che potesse aiutarmi, finii con l'aprire un libro nell'intento di scoprire qualcosa, ma fu in quel momento che la vidi. Una foto, Victor aveva i capelli lunghi e castani i suoi occhi verdi erano luminosi come i raggi del sole e la vegetazione che li circondava, Lucas era un infante tra le braccia di una bella donna, dai lunghi capelli biondi, sorrideva raggiante al fotografo, le guance rosee, gli occhi azzurri come il cielo. Erano talmente armoniosi da stringerti il cuore. Fu in quel momento che sentii la porta sbattere e Vincent entrare di prepotenza nella stanza prima di strapparmi la foto dalle mani, la sua rabbia si percepiva talmente tanto che mi fece incuriosire e spaventare allo stesso tempo. 

"non hai il diritto di frugare nella roba altrui" disse dirigendosi verso l'uscita "lei è la mamma di Lucas vero? Perchè non è qui con voi?" fu in quel momento che si bloccò, sapevo che non avrei preso una decisione se non avrei scoperto altre cose sulla sua vita, di certo non poteva biasimarmi se non riuscivo a fidarmi. "lo hai già capito, è stata uccisa" disse stringendo la mascella furioso "da quelli della tua specie" quando vidi i suoi occhi verdi luccicare di rabbia sobbalzai "precisamente dalla famiglia del tuo caro marito" fu in quel momento che notai i suoi canini uscire minacciosi "da suo nonno, che uccisi subito dopo" confessò fiero "lei era umana" dissi flebilmente "un essere facile da uccidere, ma la donna più forte che io abbia mai incontrato" lui soffriva ancora, la vendetta non era sufficiente e voleva usarmi per procurarne ulteriore, avrebbe potuto ucciderli tutti e sarebbe finito tutto "non basta, ucciderli.  Non è paragonabile al dolore che provo. Al male che mi hanno fatto, al vuoto che hanno lasciato a Lucas. Io li annienterò con tutte le mie forze, e solo quando saranno disperati sarò in pace. Ucciderli sarebbe facile, sarebbe porre fine alle loro sofferenze. E io voglio che durino fino alla fine dei loro giorni." in quel momento la paura mi lasciò, un vuoto al mio interno mi rese triste "ora che sai chi è il vero cattivo, so già che decisione prenderai" mi avvicinai più in fretta che potessi così da non lasciargli scampo, lo abbracciai. Le spalle rigide e i muscoli tesi improvvisamente si rilassarono "mi dispiace che ti abbiano fatto tutto questo male" avevo capito il motivo per cui mi stava aiutando, sapevo perchè mi stava usando e comunque vedevo del buono in lui. 

Sapevo cosa provavo, il dolore che ho subito, perchè lui ha provato lo stesso. Mi ha porso una mano sapendo che non gli avrei potuto dare nulla in cambio se non guai,  mi ha dato la possibilità di scegliere il mio destino, quando nessuno mi aveva dato questa possibilità e se anche mi vuole usare per scopi cattivi, mi ha comunque concesso la sua protezione e la libertà da qualcosa che non ho scelto. E' solo una persona ferita che ha bisogno d'aiuto e io voglio ricambiare il favore.

"mi hai salvato la vita e io voglio salvare la tua" quando lo guardai di nuovo negli occhi non avevo bisogno di leggergli la mente per sapere come stesse, lo sguardo era rivolto verso il mio, era fragile, triste e sconvolto. Aveva letto nel profondo del mio cuore e aveva capito la mia decisione.

Andai da Lucas, per imparare a conoscerlo, cercai di essere il più serena possibile così da non fargli percepire i miei sentimenti tristi. Vedere che era cresciuto mi aveva resa tranquilla, immaginando che Vincent abbia fatto del suo meglio, lo vidi giocare tra l'erba mentre accarezzava i fuori, gli accarezzai la testa folta di capelli ricci e biondi come la sua mamma "ciao piccolo, posso giocare con te?" annuì facendomi spazio, notai dei bastoncini raccolti insieme in quella che sembrava una tenda "costruisco una casa per gli insetti" mi chiesi se riuscisse a guarire anche gli animali "non riesco ad aiutarli con il mio potere, ma percepisco il loro dolore" sorrisi notando come cercasse di trattenere le lacrime, deve essere dura per lui controllare i suoi sentimenti con tutto quello che lo circonda. Fu in quel momento che gli coprii le orecchie con le mani, nell'intento di aiutarlo. Capii di esserci riuscita quando lo vidi  sorridere "va bene evitare i sentimenti degli altri a volte, e pensare ai propri" mi rattristai nel pensare come un bambino così piccolo dovesse sentire tutte le sofferenze del mondo. Mi chiesi se riuscì a sentire anche quelle della sua mamma. 

Un bambino mezzo vampiro, era un bambino con le capacità magiche di un essere sovrannaturale ma con il processo di crescita di un normale umano "solo molto più lento di quello che dovrebbe essere. Sono tre anni che Lucas ne ha 4" disse Vincent raggiungendoci in giardino, vidi che portava un cestino sotto il braccio muscoloso "ho pensato di fare un picnic all'aria aperta tutti insieme" sorrisi per la bella idea, una volta preparato tutto, porsi un panino piccolo a Lucas che lo mangiava nella sua tranquillità, qualche volta ne dava qualche briciola alle formiche che gli stavano accanto sorridendo. "capisco la tua preoccupazione" sospirai guardando il mio ancora intatto "non voglio creare altri problemi, tutto qui" dissi guardando il cielo, non so nemmeno cosa sia meglio per me al momento "lo sai cosa sarebbe meglio per te" ma la libertà non è un lusso che mi è concesso "vuoi tornare da lui?" fu in quel momento che presi un morso per avere il tempo di riflettere "la parte animale di me, desidera tornare indietro" mi chiesi cosa sarebbe successo una volta che avrei avuto un altro calore.  "non so come posso aiutarti, ma per qualsiasi cosa puoi parlarmene e posso darti un consiglio. Anche se non sembra ho una certa esperienza ho 320 anni" fu in quel momento che spalancai la bocca stupita "ma fisicamente ne dimostro solo un paio più di te" disse cercando di riprendersi, fu quando vidi il mio volto ancora sconvolto che prese a ridere "cosa ti aspettavi? Sono un vampiro", annuii dandogli ragione, anche se non riuscivo ancora a concepire, fu in quel momento che mi venne in mente una domanda "cosa accadrà dopo che avremo avuto un figlio?" quando i suoi occhi incontrarono i miei un brivido mi pervase il corpo "vuoi dirmi le tue condizioni?" disse sorridendo vittorioso "voglio essere libera." fu in quel momento che divenne improvvisamente serio "libera da tutti e tutto. Rimarrò qui finché non nascerà e dopo non dovrò rispondere più a nessuno. Tu avrai avuto la tua vendetta, loro smetteranno di cercarmi e io avrò la mia libertà" lo sentii trattenere il respiro più del dovuto "il tempo a disposizione è di un anno." mi guardava disapprovando le mie aggiunte, ma lo sapevo cosa volevo, sapeva anche che avrei fatto di tutto per ottenerlo. Anche a costo di fruttare la situazione a mio vantaggio. 

"va bene, tra tre giorni quando inizierà il tuo calore, manderò Lucas dai miei subordinati" sospirai sollevata in parte e agitata nell'altra pensando a come sarebbe stato passare la notte in compagnia di un vampiro. "oh è molto più piacevole che con un lupo te lo assicuro" il suo sorriso mi fece arrossire mentre gli schiaffeggiavo il braccio indicando Lucas. "chissà potresti cambiare idea dopo e magari rimanere qui con noi" il suo sorriso era desiderio, ma il mio non sarebbe  cambiato. 

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