"I'm your Alpha."

14.

Alene pov's

Inutile raccontare l'ansia che avevo quel giorno quando mi iniziai a sentire più stordita e più calda del solito, sapevo bene in fondo cosa stesse accadendo. Speravo solo di avere più tempo per prepararmi mentalmente, fu in quel momento che sentii bussare, sapevo già chi fosse "Alene, Lucas voleva salutarti prima di andare a trovare gli zii" tutti i subordinati di Vincent erano come una famiglia per Lucas il quale non aveva avuto la possibilità di crescere con sua madre. Aprii le braccia aspettando che il piccolo ci si precipitasse, ormai era passato qualche mese ed eravamo riusciti a creare un bellissimo rapporto, sono troppo giovane per pensare a lui come un figlio, ma lo considero come il fratello minore che non ho mai avuto. 

Forse se avessi avuto questa possibilità, avrei avuto una vita più serena, avrei avuto più possibilità di avere momenti felici nella mia famiglia, forse anche quella di rimanere nella mia tenuta per più tempo di quello che mi hanno concesso i miei genitori. Non ho idea di come stiano o di cosa pensino, non credo che Aaron li stia aggiornando sulla situazione. Se si spargesse la voce che la sua compagna non solo è fuggita, ma è in territorio nemico e ha una relazione con un vampiro. "Alene non essere triste tornerò presto" lo strinsi ancora più forte perchè mi sarebbe mancato, gli sorrisi prima di lasciarlo andare con il suo zaino grande, fu in quel momento quando rimanemmo solo io e Vincent che la mia ansia di colpo iniziò a pervadermi, arrossii pensando a quello che sarebbe accaduto tra poco e quando mi sentii la faccia esplodere.

"non devi preoccuparti, non c'è fretta" il suo sincero sorriso mi fece rilassare, sospirai per cacciare la tensione e perchè mi resi conto in quel momento di trattenere il fiato. Decise di uscire fuori dalla stanza per salutare le persone che erano venute per il piccolo e scusarsi per il disturbo. Nonostante fosse lui il capo, riuscivo a vedere che i suoi compagni non erano felici ogni volta che sentivano il mio odore provenire dalla casa, venivamo spesso adocchiati con fugaci occhiate e disprezzo. Non mi interessava essere accettata, non lo sono mai stata, ne dalla mia famiglia, ne da Aaron e non voglio neanche da loro. Mi basta essere libera di fare le mie scelte dopo questo accordo. E sono contenta che Vincent abbia accettato le mie condizioni. 

Decisi di andare a farmi una doccia per togliere la tensione e per permettermi di pensare a ciò che sarebbe dovuto accadere tra poco, avevo ancora un sacco di dubbi su come sarebbe accaduto e molte domande su come dovesse andare. Ma il solo pensare di chiedergli le risposte mi faceva morire di imbarazzo. Avrei fatto mente locale delle informazioni ricevute e poi avrei escogitato un piano. Quando mi spogliai mi guardai un attimo allo specchio immaginando come sarebbe dovuta andare la serata, arrossii talmente tanto da coprirmi gli occhi per non guardare in faccia la realtà "non è la prima volta che lo faccio" mi dissi guardandomi negli occhi "ma è la prima volta con un vampiro.." e se le cose fossero diverse come faccio? "no, andrà tutto bene. Devo solo concentrarmi" sospirai "non mi sono mai dovuta concentrare con Aaron, perchè sono così nervosa" forse l'idea che questo porterà alla nascita e alla creazione di un figlio mi sta mettendo ansia, mi porsi una mano sul cuore sentendo il battito accelerare "sono più cosciente delle altre volte.. forse è perchè mi sono abituata ai miei calori." forse invece è perchè Vincent non ha i feromoni che mi fanno perdere il controllo delle mie azioni, questo significa che è come la prima volta." Cacciai un grido frustrata, da quanta tensione mi stavo causando, talmente sovrappensiero che non sentii dei passi veloci avvicinarsi finché non si spalancò la porta apparendo Vincent "cosa è successo!!" alla sua vista mi allarmai e d'istinto mi accovacciai a terra coprendomi il più possibile, "ma che fai!! CHIUDI" presi di fretta la maniglia sbattendo la porta, talmente forte da inclinarla. "t-tu vai io ti raggiungo dopo che finisco il bagno" sentii i suoi passi allontanarsi senza dirmi nulla.