-E tu che diamine ci fai qui?! -esclamò sconcertato e innervosendosi. Odiava non capire.
-Non mi riconosci, Scintilla? -.
Gli occhi del biondo si allargavano ad ogni secondo che la fissava. L'agitazione se ne era andata totalmente ed era stata sostituita dalla rabbia incondizionata che aveva sposato sin dal giorno della sua nascita.
-Tu...-disse Katsuki respirando a fatica dal nervosismo, ben visibile dalla vena gonfia del collo e dal tic all'occhio. La ragazza di fronte a lui sorrise divertita, perché sapeva esattamente che di lì a poco si sarebbe scatenato il putiferio e la prospettiva non poteva essere migliore.
-Non sei sorpreso di rivedere Xingming dopo tanto tempo, Katsuki? -domandò con voce calda Mitsuki, abbracciando, per non dire stritolare, la nuova arrivata. Quest'ultima si guadagnò uno sguardo fiammante dal biondo, che cercava di metabolizzare la notizia, ma con scarsi risultati. Gli usciva così tanto fumo dalle orecchie, che a confronto una pentola a pressione era solo uno sfiato.
Era furioso.
Non riusciva ancora a crederci, nonostante l'evidenza fosse davanti ai suoi occhi.
La sua migliore amica di infanzia, la stessa che non vedeva da otto anni, era la sua fottuta nuova compagna di classe!
-Più che sorpreso credo stia per avere un esaurimento nervoso-sussurrò la castana alla donna al suo fianco, per poi rivolgersi al diretto interessato-Tutto bene, Katsumi? -.
A quel soprannome il ragazzo non poté far a meno di scoppiare in un moto di rabbia, arrivato decisamente al limite.
-Tu sapevi tutto! -urlò lui puntando l'indice contro la sua ospite*. Fece appello a tutto il suo autocontrollo per non strangolarla.
-Perché tu no? Vedi, non stai mai attento quando ti parlo! -gridò esasperata la signora Bakugou.
-Sono stato attento, vecchiaccia! -fece notare Katsuki. Quest'ultimo lanciò l'ennesima occhiataccia alla ragazza lì presente, che stava ricambiando il suo sguardo divertita.
Cosa aveva da ridere? Era per il fatto che non si ricordasse il viso della sua migliore amica d'infanzia? Era perché apparso come un totale idiota? Oppure perché era semplicemente stupida lei?
Per il momento gli piaceva di più l'ultima versione, orgoglioso com'era.
-Oh, ma ciao Xingming! -esclamò Masaru sbucando dalla soglia del soggiorno, dopo aver sentito le urla. Probabilmente doveva aver intuito che lo stato di tranquillità del figlio era terminato. Finito. The end. Caput.
Non ce n'era più traccia. Era di nuovo lui a tutti gli effetti. E per fortuna.
-Salve signor Bakugou! -rispose la ragazza inchinandosi.
-Come ti sei fatta grande! Ti vedo molto in forma-notò l'uomo.
-Certo! Lei è una donna forte, intelligente e bellissima, a differenza di nostro figlio che si dimentica delle persone a lui care-replicò la bionda mandando una frecciatina ben dichiarata al proprio figlio.
Si sentiva preso in giro? Sì. Stava cercando di non esplodere? Con difficoltà. Avrebbe voluto strozzare sua madre? Con assoluta sicurezza.
-Sono passati tanti anni, può capitare di dimenticarsi qualcosa-lo difese la piccola Ye. Katsuki la osservò con sguardo indecifrabile.
Lo stava prendendo in giro o era sincera? Ma certo. Fin quando erano piccoli, di Xingming si potevano dire tante cose, ma di certo non era una bugiarda. Quando parlava era così sincera da fare schifo. Era cambiata anche in quello? Lui sperò con tutto se stesso che quel tratto fosse rimasto in lei, visto che era quello che aveva sempre più apprezzato in lei. Insomma la distingueva dagli altri.
Dopo aver scambiato ancora qualche parola, le due famiglie si misero a tavola a mangiare come ai vecchi tempi. Il pranzo si svolse tra racconti della vita all'estero di Xingming, battute di vario genere tra i fratelli Ye e i complimenti ai padroni di casa per le pietanze cucinate.
Tutto era come otto anni fa. Il clima di festa, gli scherzi e i discorsi tra i grandi. Solo che anche Katsuki e Xingming lo erano diventati.
Entrambi erano cambiati, ma non solo fisicamente, anche come persone. Nessuno dei due lo ignorava, ma al momento sembrava la cosa migliore da fare.
-Xingming, la mamma mi ha detto che eri andata a fare una commissione prima di venire qui. Per caso eri a un appuntamento con un ragazzo? -domandò tutto ad un tratto Mitsuki, sempre più curiosa della donna che era diventata la castana. La domanda evidentemente non suscitò grande gioia a tutti quanti. Katsuki strinse le mani a pugno talmente da far diventare le nocche bianche.
La diretta interessata finì di masticare prima di prendere parola.
-Un appuntamento c'è stato, ma non con un ragazzo-rispose la castana, aumentando sempre di più la curiosità di tutti, persino dei suoi stessi fratelli, sorpresi a tal punto da essersi gelati sul posto come cervi in mezzo alla strada.
-Sono andata a fare un colloquio di lavoro e qui mi fermo-Katsuki tirò un sospiro di sollievo e appena compì quell'azione la ragazza gli riservò uno sguardo di sottecchi.
-Avrai comunque qualche corteggiatore-insistette la padrona di casa, scherzando per quanto si potesse. Xingming inclinò la testa di lato di scatto infastidita.
-Al momento non è un mio obiettivo quello di essere corteggiata, anche perché non è quello che mi farà diventare una Hero-replicò secca lei, per poi ritornare a mangiare tranquillamente. Mitsuki sbatté le palpebre un paio di volte piacevolmente sorpresa dell'atteggiamento determinato e forte dimostrato dalla ragazza, che considerava quasi come una figlia.
*In Giappone è considerato maleducazione indicare le persone con un singolo dito, quindi tendono a indicare le persone con tutta la mano.
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SPAZIO AUTRICE
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Qualcosa in più - Bakugou Katsuki
Fanfiction~Tratto dal "Capitolo 11"~ Quegli anni passati senza di lei erano stati colmati solo dall'odio incondizionato per Deku, però al posto di riempirlo, lo aveva svuotato sempre di più. [...] -Senti, so che sei arrabbiato e se vorrai che mi allontani d...