Tutti la fissavano. Non la mettevano in soggezione né tantomeno la intimorivano. Era abituata ad avere tutti gli occhi addosso, sia per il fatto che fosse nuova in ogni parte andasse sia perché non era una ragazza che passava inosservata per i suoi tratti somatici. Esaminò i suoi futuri compagni e le sue future compagne di classe e rimase sorpresa nel rivedere il viso del ragazzo con cui si era scontrata prima davanti alle rastrelliere.
-Dunque, come ho già detto, lei è la vostra nuova compagna di classe-disse il professore bofonchiando alla classe, a causa delle bende che gli coprivano tutto il viso, e poi si rivolse alla ragazza-presentati velocemente così iniziamo l'assemblea mattutina-.
-Va bene. Ciao a tutti. Io sono Ye Xingming e sono felice di fare la vostra conoscenza-esordì con un'aria seria, ma anche serena e rilassata. Lei non era mai stata un tipo da soffrire di ansia, per fortuna non si era mai fatta condizionare completamente dalla maggior parte della famiglia. Dopo le sue parole ci fu un silenzio un po' imbarazzante, che fu interrotto dall'alzata si mano di un ragazzo alto e robusto, con i capelli scuri e gli occhiali rettangolari alzò la mano con sicurezza.
-Professore! Avrei una domanda! Ora che c'è una nuova studentessa all'interno della classe 1^A, non sarebbe opportuno farle fare i test che ha eseguito tutta la classe il primo giorno? – era un tipo che non esitava e che era sicuro di quello che diceva, ma era decisamente troppo rigido.
-Per l'appunto, Iida, stavo per dirvi che dopo l'assemblea, vi sareste mettere l'uniforme per educazione fisica e raggiungermi in cortile, però tu mi hai praticamente anticipato-ribatté alquanto stizzito il bruno.
-Mi scusi se ho dubitato di lei professore! -rispose gridando e chinandosi in segno di scuse. A quel tipo così serio e rigido Xingming sorrise. Sicuramente se ne sarebbero viste delle belle quell'anno.
-Bene, puoi andarti a sedere nel banco vuoto vicino a Jirou Kyoka – ordinò Aizawa, dopo essersi ricomposto. La ragazza dai capelli viola, sentendo chiamare il suo nome, alzò una mano per farsi vedere dalla castana affinché potesse posizionarsi al banco con il suo zaino, che era tutto fuorché leggero.
Il coordinatore parlò dell'evento annuale della U.A. che si sarebbe tenuto da lì a due settimane circa, nonché il festival sportivo. Il liceo per eroi più famoso di tutto il Giappone, nonostante fosse stato attaccato dalla lega dei Villain, non si sarebbe piegato a causa di un gruppo di supercattivi e non avrebbe rinunciato a un evento di livello nazionale.
Tra gli studenti ci furono pareri contrastanti per la decisione presa, ma, dato che non ci si poteva fare niente a riguardo, non restava che allenarsi.
Man mano tutti gli studenti e tutte le studentesse si alzarono e uscirono dall'aula, ma prima che la castana potesse andare fuori dalla classe le si parò davanti una figura più alta di lei di almeno dieci centimetri e contro la quale rischiò di andare a sbattere, se non fosse stato per i suoi riflessi sviluppati nel corso degli anni.
Alzò lentamente lo sguardo e vide quel ragazzo che era intervenuto prima.
-Salve, io sono Iida Tenya, il rappresentante della 1^A e ti do il benvenuto! -esclamò con estrema risolutezza e con un tono di voce un po' troppo alto. Lo guardò e gli sorrise in modo caloroso.
-Grazie mille Iida. Apprezzo molto. Ora ti dispiacerebbe farmi passare, visto che ho delle prove di ingresso da svolgere? -domandò con tono pacato e mettendogli una mano sulla spalla.
-Oh sì scusami! -replicò mettendosi sull'attenti e facendosi da parte.
-Ti consiglio di rilassarti. Non fa molto bene essere così tesi tutto il tempo. Prova a fare un po' ti meditazione-disse prima di superarlo con eleganza e seguire le sue compagne nello spogliatoio femminile.
-Avete visto quella nuova? Mamma mia che gambe! E che forme fantastiche! Quasi quasi le chiedo di uscire questo finesettimana-affermò Kaminari mentre parlava con alcuni dei suoi compagni, ma qualcuno non era del tutto d'accordo sulle intenzioni del teaser umano.
-Ehi Bakugou! Tu che ne pensi? -domandò Sero appoggiandosi alla spalla dell'amico con l'avambraccio. Il biondo chiamato in causa si limitò a girarsi verso quel gruppo e a esprimere il suo pensiero.
-Se fossi in lei, non perderei il mio tempo con uno come te-e se ne andò.
Passo dopo passo, riportò alla mente ricordi offuscati, perché li aveva sepolti con l'odio verso Deku e la sua continua ossessione di essere il migliore.
Quella ragazza le ricordava così tanto lei, però c'erano poche possibilità che fosse quella bambina con le guance paffute che chiamava Hoshi al posto del suo vero nome, perché incapace di pronunciarlo. Con il passare degli anni gli era rimasto in testa solo quel soprannome in testa.
L'unica cosa che poteva fare e farsene una ragione e andare avanti con la vita come aveva fatto sino a quel momento. In fin dei conti l'avrebbe rivista sabato per festeggiare il compleanno come una volta. Già. Come una volta.
Ma che diavolo gli stava succedendo? Lui non era mai stato un tipo così lagnoso e nostalgico, e non era mai stato male per la mancanza di qualcuno.
-Tsk, che imbecille-si disse, mentre riprese a camminare a passo spedito verso il cortile dove lo aspettava quella mummia ambulante del suo professore.
*******
SPAZIO AUTRICE
Quali lingue riconosciute internazionalmente sapete parlare, oltre l'italiano?
Lasciate una stellina o un commento per supportare la storia.
STAI LEGGENDO
Qualcosa in più - Bakugou Katsuki
Fiksi Penggemar~Tratto dal "Capitolo 11"~ Quegli anni passati senza di lei erano stati colmati solo dall'odio incondizionato per Deku, però al posto di riempirlo, lo aveva svuotato sempre di più. [...] -Senti, so che sei arrabbiato e se vorrai che mi allontani d...