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4. Gettare il fiammifero sull'olio

Un pennacchio di vapore si alza verso l'alto e Satoru lo osserva con ottuso interesse. È annoiato a morte e guardare come il vapore si arriccia su se stesso è molto più divertente che ascoltare un intero gruppo di stregoni vecchi e incasinati parlare di come le cose andavano molto meglio una volta. È tutto irrilevante per Satoru e fa di tutto per ignorarli completamente, perché, alla fine, sono i loro fallimenti che hanno creato un tale pasticcio per Satoru e il resto della sua generazione di stregoni da ripulire mentre sono seduti in qualche stanza soffocante a lamentarsi.

Invece di esprimere questo, Satoru sospira e beve un sorso del suo tè. Ci vuole tutta la sua forza di volontà per non esitare; il tè che gli hanno servito è troppo amaro per lui. Una voce in fondo alla sua mente gli dice che questo tè sarebbe perfetto per Geto. Amaro, forte. Prima che si sposassero e prima che accadesse tutto questo casino, Geto continuava a parlare dei benefici per la salute del tè kuding questo e del tè fermentato quello. È un peccato che tutti qui sembrino condividere la mentalità di Geto e odiano le cose dolci, perché non c'è nemmeno una zolletta di zucchero da trovare.

Gakuganji lo osserva con un'espressione indecifrabile e Satoru deve trattenere ogni insulto sulla punta della sua lingua. Invece, beve un altro sorso di tè e muore un po' dentro. Gakuganji si limita a sorridere, bevendo un lungo sorso del proprio tè e Satoru non vuole altro che strappare tutti i piercing al vecchio. Se vuole giocare a questo gioco, Satoru giocherà da morire.

«C'è qualcosa che vorresti aggiungere alla conversazione, Gojo?» Uno degli anziani parla e gli occhi di tutti sono su di lui.

«Beh...ora che sei così gentile da chiedere la mia opinione,» mormora, strofinandosi il mento e facendo del suo meglio per comportarsi come un vecchio amareggiato come il resto di loro. «Penso solo che sia una grande idea sedersi qui con tutti i miei venerati anziani e parlare di quanto erano grandi una volta. Per quanto mi riguarda, mi diverto molto di più che andare dai giovani di oggi per aiutarli con i problemi di oggi!» Se avesse avuto qualche altro drink in mano, avrebbe brindato alle sue stesse parole. Non volendo rischiare di avvelenarsi con qualsiasi liquido vile che loro chiamano tè, Satoru sorride semplicemente. Tutti nella stanza sono pieni di indignazione.

«Sarebbe nel tuo migliore interesse se guardassi le tue parole in futuro»

«Oh? Non sei d'accordo con me, Zenin?» dice Satoru, avvicinandosi e appoggiando un gomito sul tavolo. «Pensavo che fossimo tutti nell'idea generale che parlare dei nostri problemi piuttosto che assumere qualsiasi azione fosse il modo migliore per gestire tutto. Forse non provi lo stesso sentimento del resto di noi?» Il sorriso di Satoru si fa furbo quando il vecchio arrossisce per l'irritazione. Se sono così intenzionati a farlo lavorare direttamente sotto di loro, farà del suo meglio per farli pentire di quella decisione essendo il più irritante possibile.

«A quanto pare, ragazzo, non stai nemmeno prendendo sul serio questo incontro. Con l'età arriva la saggezza ed è abbastanza chiaro che non capisci nulla»

«Temo che sia qui che ti sbagli» si gira per affrontare un altro anziano. «Ho una buona comprensione del mondo intorno a me»

«Non hai nemmeno vent'anni, le tue esperienze non sono nulla e la tua apparente comprensione di questo mondo è nella migliore delle ipotesi scarsa. Abbiamo fatto sacrifici incredibili per tenere in ordine questo mondo, Gojo, tu non sai niente del sacrificio» dice qualcuno a sua volta. Poche settimane prima, era stato presentato a tutti loro ma, secondo Satoru, i loro volti rugosi, i cipigli permanenti e gli atteggiamenti irritabili li fanno sembrare tutti la stessa persona. Molti altri anziani canticchiano d'accordo e dall'altra parte del tavolo, Gakunganji sorride vittorioso.

Satoru decide di rimanere in silenzio.

Conosce fin troppo bene il sacrificio.

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