chapter 4

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I due ragazzi rimasero lì impalati quando i loro amici li notarono insieme, per di più vestiti esattamente come il giorno prima e probabilmente, pensarono, anche con gli stessi libri del giorno precedente.

"Jisung penso ci convenga andare lì... se li evitiamo continuerebbero soltanto a farci delle domande" sussurrò minho.

"Hai ragione" rispose l'altro. Così fecero un respiro profondo per poi andare verso i loro amici.

Rimasero tutti a bocca aperta, l'unico che riuscì a spiaccicare parola fu bangchan.

"Perché avete su gli stessi vestiti di ieri e siete arrivati insieme?" chiese.

"Semplicemente perché jisung è venuto da me ieri pomeriggio per parlare riguardo ciò che era successo a scuola, poi si è fermato anche a cena. Solo che dopo aver guardato un film la situazione ci è un po' scappata di mano e-" iniziò a spiegare minho, venendo però interrotto da hyunjin.

"Aspetta un attimo..." disse il biondo per poi avere un attimo una pausa di riflessione. Quando capì, rimase a bocca aperta.

"Avete scopa-?!" non riuscì a finire la frase che minho gli aveva già tappato la bocca in modo che non urlasse la frase e che lo sentissero tutti.

"Ma sei scemo?! No che non abbiamo scopato, poi comunque non c'era bisogno di urlarlo"

"Ma scusa e allora che avete fatto?"

"Durante un film mi sono addormentato e minho mi ha portato in camera sua. Ha detto che mi avrebbe dovuto svegliare ma poi si è addormentato pure lui" disse jisung.

"Ah. Mi aspettavo qualcosa di meglio. Minho, almeno l'hai abbracciato, giusto?"

A quella domanda minho non poté far altro che annuire e basta. Gli scappò un piccolo sorriso alla visione di quel ricordo, e di certo non rimase inosservato dai suoi amici

"Aw, guardalo come sorride a ripensarci" disse felix battendo freneticamente le mani.

A quel punto il maggiore sgranò gli occhi, capendo che i suoi amici lo avevano visto e quindi ora lo sapeva anche jisung. Si mise una mano sulla faccia per cercare di non mostrarsi in imbarazzo.

"Vabbè, andiamo in classe che è meglio" non aggiunse altro, iniziando a dirigersi verso l'entrata.

Jisung gli corse dietro aggrappandosi al suo braccio come fosse un koala.

"Non è meglio se per oggi saltiamo scuola? Voglio dire, non abbiamo i libri giusti e poi a questo punto pure tutti gli altri inizierebbero a sospettare" disse.

"Mh, sì forse ai ragione" rispose il maggiore per poi voltarsi verso i suoi amici.

"Io e jisung andiamo in giro, non possiamo stare a scuola in queste condizioni. Dite ai prof che siamo malati" non aggiunse altro, prese jisung per mano e iniziarono ad andare.

Si fermarono a un parchetto lì vicino, iniziando a vedere dal telefono a che ora sarebbero passati i pullman.

"Ce n'è uno alle 10:25 poco più in là, vicino alla gelateria" disse il maggiore indicando verso sinistra mentre teneva lo sguardo fisso sul telefono.

"Oh, va bene. Intanto che facciamo?" 

"Non saprei. Volevo andare in qualche negozio ma non ho di soldi con me adesso"

"Beh se vuoi io ho 30 euro, potrei comprarti, non so, una felpa o roba del genere, visto che adesso siamo in questa situazione a causa mia" disse jisung un po' in imbarazzo.

"No stai tranquillo, prenditi qualcosa per te"

"Ma sei sicuro?"

"Sì certo. Nel senso, okay che ora stiamo in questa situazione a causa tua, ma comunque non mi devi dei soldi, perciò tranquillo. No anzi. Se siamo in questa situazione è pure a causa mia, ora che ci penso"

"Se lo dici tu allora va bene"

I due ragazzi iniziarono così a girare per dei negozi lì vicino.

Jisung, pochi mesi prima, aveva confidato all'amico che gli sarebbe piaciuto comprare una gonna un giorno o l'altro, essendo che a volte gli piaceva anche essere un po' più femminile. Così minho aiutò jisung a cercarne una che gli piacesse.

Ad un certo punto jisung chiamò l'altro dall'altra parte del negozio. 

"Che ne dici di questa?" disse mostrandogli la gonna che aveva appena trovato. Era una semplice gonna bianca.

"Mmh è carina, mi piace" disse minho.

"Bene! Allora la provo un attimo e poi mi dici" disse jisung emozionato.

Così andò nel primo camerino libero che trovò, provandosi immediatamente la gonna. Appena finì di mettersela, mise la testa fuori dal camerino assicurandosi che non ci fosse nessuno e chiamò minho. 

"Allora? Che ne dici, ti piace?" chiese sorridente facendosi vedere, uscendo dal camerino.

"Diciamo che con quel felpone addosso non si vede molto bene"

Il minore sbuffò per poi alzare la felpa.

"Vista da davanti è carina. Fai un giretto"

Così fece jisung. Mentre faceva il giretto gli si alzò la gonna. Non essendo molto lunga, minho notò meglio il fondoschiena del più piccolo, ma decise di non dire nulla. Gli venne spontaneo però girarsi da un'altra parte mentre il suo viso si faceva rosso e un sorrisino spuntava sul suo volto.

"Ehi perché ridi? è davvero così tanto oscena?" chiese jisung imbarazzato.

"Cosa? No certo che no, non stavo neanche proprio ridendo. E comunque la gonna mi piace, ti sta molto bene sai? Dovresti comprarla" lo rassicurò il maggiore

"Oh, va bene. Grazie per avermi accompagnato fin qua per comprarne una. Sai, sei l'unica persona che sa di questa cosa" disse in modo timido.

"Tranquillo, non c'è di che"

Dopo aver pagato ed essere usciti dal negozio, i due ragazzi si incamminarono verso la fermata del pullman, prendendo poi lo stesso, essendo che non abitavano l'uno molto distante dall'altro. 

Nel tragitto verso casa, parlarono del più e del meno. Parlarono di tutto tranne che dello scherzo, era come se entrambi se ne stessero dimenticando e forse, chissà, stessero iniziando sul serio a provare qualcosa l'uno per l'altro.

Quando il pullman si fermò scesero entrambi alla stessa fermata. Minho decise quindi di accompagnare jisung a casa, non mettendoci molto ad arrivare.

"Ok allora... io vado mh? A domani" disse il maggiore.

"Umh certo. A domani" rispose jisung.

Minho ormai se ne stava andando e jisung aspettava fin quando non lo avrebbe visto voltare l'angolo, aspettando sulla soglia della porta di casa. Ad un certo punto inclinò leggermente la testa non capendo bene perché l'amico si fosse fermato. Improvvisamente il più grande si girò e stette fermo a guardarlo, per poi tirare un respiro profondo e andare verso di lui.

"Sai ji... stai davvero bene con quella gonna, e dico sul serio. Non dovrebbe fregartene di cosa potrebbero pensare gli altri. Un giorno dovresti metterla per venire a scuola sai? Mi piacerebbe molto vederti indossarla un'altra volta" lo guardò per qualche secondo, per poi prendere coraggio e dargli un bacio sulla guancia destra.

"Ci vediamo domani allora" disse per poi allontanarsi in fretta tenendo la testa bassa per l'imbarazzo e le guance ancora rosse.

D'altro canto, jisung rimase lì fermo in piedi a bocca aperta, per poi portarsi lentamente una mano sulla propria guancia, dove minho gli aveva appena lasciato un bacio.

"Ma che cosa..?"

love untoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora