chapter 10

1.1K 62 24
                                    


"Se hai preso questa decisione allora che aspetti? Vai da sunghoon e diglielo!" lo incitò felix.

"Certo, vado subito!" disse minho correndo fuori dalla stanza.

"E vedi di non farti mettere i piedi in testa!" gli urlò dietro il biondino, facendolo sorridere.

Minho arrivò nei bagni della scuola con il fiatone a causa della corsa che aveva appena fatto.

"Ce ne hai messo di tempo" disse sunghoon voltandosi, notando la presenza del maggiore.

"Allora? Che hai deciso?" chiese avvicinandosi, emozionato al pensiero che avesse deciso di lasciare jisung.

"Ho deciso che devi andartene a fanculo sunghoon. Questa è la mia fottutissima vita, perciò decido io cosa fare, non mi faccio di certo mettere i piedi in testa da un novellino come te. E come seconda cosa, pensavi davvero che avrei lasciato jisung per un tuo stupido ricatto? Questa sì che è bella cazzo" disse minho ridendo.

"Cos'è, ora tutto d'un tratto ti è venuto il coraggio di affrontarmi? Forse non hai ben capito minho, se tu prendi quella decisione, quel fottuto video va sul sito della scuola, lo vedranno tutti"

"Lascia che ti dica due cosette riguardo a quello. Come prima cosa, sarebbe illegale che tu diffondessi così un video di quel tipo solo per un capriccio, già per il fatto di come l'hai avuto, perciò le conseguenze le pagheresti tu, e anche belle toste oserei dire. O forse sei così ignorante da non sapere nemmeno quello? E come seconda cosa, se tu lo caricassi pensi veramente che jisung verrebbe da te e tutti inizierebbero a lodarti? Non funziona così. Gli altri inizierebbero a dire che sei uno stronzo per aver caricato quel video solo per un capriccio, e probabilmente verrebbero a rassicurarmi o comunque dirmi qualcosa di carino, visto ciò che è successo. Perciò ora dimmi, hai davvero il coraggio di pubblicare quel video?" disse con tono minaccioso minho guardando fisso negli occhi l'altro, il quale lo guardò con fare arrabbiato.

"Vaffanculo minho! Non finisce qui!" urlò uscendo successivamente dal bagno.

Dopo ciò che era appena successo, minho andò in classe e rimise tutte le sue cose nello zaino, avviandosi verso l'uscita di scuola.

"Minho! Ma dove stai andando?" chiese felix non appena lo vide.

"Da jisung, ho bisogno di parlare con lui! Comunque con sunghoon si è risolto tutto, non caricherà il video per ben vari motivi, ciò che ti ho detto prima!" rispose contento il moro.

"Sono felice per te, ma ora vai da jisung forza!" lo incoraggiò.

"Certo! A domani felix" rispose minho, uscendo poi di fretta da scuola e mettendosi a correre velocemente.

Arrivò in neanche due minuti alla fermata dell'autobus, controllando poi l'ora.

-Merda sono le 10:57, il primo pullman che passa per andare da jisung è alle 11:30, non va per niente bene- rimase a pensare qualche altro minuto, fin quando poi non sbuffò.

-Se qualcuno osa guardarmi male giuro che il male te lo faccio io, han jisung- pensò, mettendosi poi a correre veloce come non si sa cosa.

Sì beh, correndo così veloce e per di più con lo zaino in spalla, qualche occhiata strana la ricevette, ma cercò di non farci caso, nonostante sapeva quanto sembrasse osceno.

Arrivò a casa di jisung in meno di un quarto d'ora, gli mancava l'aria. Si trovava davanti la porta di casa sua, appoggiando le mani sulle proprie ginocchia, cercando di riprendere fiato. Rimase in quella posizione per un paio di minuti, per poi rialzarsi e fare un respiro profondo, prima di suonare al citofono.

Non sapeva bene cosa dirgli, ma a lui bastava solamente chiarire e tornare ad essere felici come qualche giorno prima.

Appena sentì la porta aprirsi si ritrovò davanti jisung, vestito con una felpa extra-large a righe grigie e nere, con sotto un paio di pantaloncini dell'adidas che a momenti non si vedevano, e un paio di calzini anch'essi neri. Si strofinò un occhio con la mano, ricoperta interamente dalla manica della felpa, per poi sbadigliare.

-Che carino, sembra proprio un bimbo- pensò minho sorridendo.

Però non fu la stessa cosa per jisung. Nel momento in cui aprì gli occhi per vedere chi avesse suonato disse semplicemente "vattene via" per poi sbattergli la porta in faccia, come aveva fatto l'altro il giorno prima.

"Ji lasciami entrare ti prego. Voglio solo chiarire, mi dispiace tanto, non volevo trattarti in quel modo. Ti prego"

A seguire ci furono dei minuti di silenzio, che a minho sembrarono interminabili, pensando pure che jisung non avesse sentito.

"Vabbè meglio che me ne vado. Se poi deciderà di ascoltarmi, sa dove trovarmi" disse tra sé e sé, iniziando poi ad allontanarsi. O perlomeno, ci provò.

Nel momento in cui si spostò di solamente due passi jisung riaprì la porta, facendo voltare il maggiore.

"Entra..." disse tenendo lo sguardo fisso a terra.

Minho si sedette sul divano, ma jisung invece gli fece cenno di seguirlo in camera da letto, sedendosi poi sul letto uno di fronte all'altro.

"Su, sentiamo che hai da dire" disse jisung incrociando le braccia al petto. Sembrava arrabbiato e offeso, ma in realtà era felice che minho lo fosse venuto a trovare per chiarire.

Minho lo guardò per qualche secondo, iniziando poi a piangere e il secondo dopo ad abbracciarlo.

"Scusami tanto ji... non volevo farti soffrire, non sai quanto mi dispiace. Per favore non mi lasciare" furono le uniche parole che riuscì a dire.

Jisung accennò un sorrisetto, dandogli poi qualche carezza sulla schiena.

"Tranquillo, non ti lascio. Però mi piacerebbe sapere il perché del tuo comportamento"

Così minho si staccò dall'abbraccio, asciugandosi in fretta le lacrime e iniziando la spiegazione.

Ci vollero circa cinque minuti prima che la concluse.

"Quindi è per questo, scusami tanto" disse quelle ultime due parole quasi in un sussurro, nonostante fosse lo stesso udibile.

"Oh minho..." disse dispiaciuto jisung, abbracciandolo.

"Perché non me lo hai detto subito? Avremmo potuto risolverlo insieme non credi?"

"Sì, però non volevo che sunghoon si mettesse a trattare male pure te"

"Va bene dai, sta tranquillo ora, è tutto finito" poco dopo aver detto questa frase, minho ricambiò l'abbraccio di jisung.

Pochi minuti dopo, minho si ritrovò a dormire disteso sulle gambe del proprio ragazzo, mentre questo gli faceva i grattini sulla testa, per poi abbracciarlo e mettersi a dormire pure lui.

Quando il maggiore si svegliò erano ormai le due di pomeriggio circa, ritrovandosi tra le braccia di jisung. Cercò di mettersi seduto piano piano.

Gli spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi dargli un bacio sulla guancia.

"Ji, svegliati" sussurrò, dandogli una carezza.

Quando il minore si svegliò la prima cosa che fece fu sbadigliare, per poi tenere gli occhi socchiusi a causa della forte luce che entrava dalla finestra.

"Mi piacerebbe vederti più spesso appena sveglio, sei così carino, sembri proprio un bambino" disse lasciandogli un bacio sulla punta del naso.

Jisung gli sorrise, lasciandogli a sua volta un bacio, questa volta però sulle labbra.

"Buongiorno anche a te minmin" disse accennando una risatina.

love untoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora