chapter 6

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E così minho baciò jisung.

Gli piaceva davvero tanto quella sensazione, però pochi secondi dopo si ritrovò a pensare che probabilmente lui non piaceva nemmeno al minore, così si staccò in fretta.

"Scusami tanto ji, non avrei dovuto, forse io neanche ti piaccio dopotutto, non è così?" disse mantenendo lo sguardo fisso a terra mentre le sue guance si tingevano di un color roseo.

"Minho." disse jisung prendendo il volto dell'altro tra le proprie mani, facendolo girare verso di sé "mi piaci molto anche tu" disse in un mezzo sussurro per poi ricambiare il bacio.

In quel momento i due avevano preso a baciarsi con foga, finendo uno sopra all'altro.

Quando si staccarono per riprendere fiato, continuarono a guardarsi negli occhi.

"Resta da me stasera" disse minho poco dopo, mentre accarezzava dolcemente la guancia di jisung.

"Ti dò una mano a preparare le cose di scuola di domani e andiamo, d'accordo?" chiese sorridendo.

"Certo, però... penso che dovresti alzarti allora, sai?" disse il minore scherzando.

"Oh sì hai ragione scusami" rispose l'altro alzandosi, dirigendosi poi entrambi in camera da letto per prendere il necessario per il giorno seguente.

Essendo in due, non impiegarono molto a preparare il necessario. Minho gli aveva preparato lo zaino di scuola, mentre jisung quello per passare la notte fuori.

Non impiegarono molto per arrivare a casa del maggiore, circa una decina di minuti a piedi.

Appena arrivarono sistemarono tutto quanto.

"Fa pure come se fossi a casa tua" disse minho.

Jisung non esitò un attimo, si buttò subito a peso morto sul letto.

"Ji quello è il mio letto!"

"Grazie al cazzo, è casa tua. Ma per stasera ti ricordo che sarà anche il mio"

"Mh beh sì hai ragione" rispose il più grande.

Dato che jisung era coricato a pancia in giù, minho decise di mettersi sopra di lui, sedendosi. Ovviamente il minore avvertì subito la sua presenza.

"Hey hey hey levati, cosa vuoi fare?" chiese un po' in ansia.

"Tranquillo non ti faccio nulla di male, ma sei matto? Abbiamo scoperto che ci piacciamo letteralmente un quarto d'ora fa! Ora rilassati e fidati di me"

Così jisung si tranquillizzò, mentre l'altro mise una mano sotto la sua maglietta, per poi iniziare a fargli i grattini sulla schiena. Questa cosa faceva molto piacere a jisung. Nonostante sapeva di piacere a minho, si rese conto solo in quel momento di non averlo mai visto così gentile prima d'ora.

Dopo pochi minuti minho si era già stufato di fargli i grattini, perciò gli rimise a posto la maglietta e gli diede una carezza veloce sulla schiena, per poi spostarsi in modo che l'altro potesse alzarsi.

"No dai continua ti prego, sono così belli" pregò jisung.

"Senti ji mi sono stufato di farteli, è noioso!" replicò l'altro.

"D'accordo" sbuffò per poi sedersi a gambe incrociate guardando minho in faccia.

Seguirono un paio di minuti di silenzio, quando il minore tirò un respiro profondo per poi prendere minho per le mani.

"Ascolta, tra una cosa e l'altra mi sono dimenticato di, umh... chiederti una cosa importante insomma..." disse con un tono di voce leggermente in imbarazzo.

"Vorresti... essere il mio ragazzo?" chiese sollevando lo sguardo, aspettando una risposta dall'altro.

In risposta, minho gli sorrise, lasciando le sue mani e avvicinandosi ancora di più a lui.

"Certo ji" disse lasciandogli poi un bacio a stampo.

In compenso, jisung sentiva che sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro. Non riusciva più a mantenere il contatto visivo, portandosi così entrambe le mani davanti alla faccia per l'imbarazzo.

"Hey perché ti copri il volto? Voglio vederti in faccia, sei così carino quando ti imbarazzi" disse apposta minho per far arrossire ancora di più jisung, levandogli poi le mani dalla faccia, tenendole ferme per i polsi.

"Dai lasciami!" protestò il minore con l'intento di volersi ricoprire il volto. Non riusciva a controllare il suo rossore, e stava aumentando ancora di più.

Minho spostò poi lo sguardo verso le labbra di jisung, lasciando accidentalmente che i propri pensieri fuoriuscirono dalla propria bocca.

"Sono così morbide e soffici, potrei baciarle per tutto il giorno in un modo che neanche immagini"

Ciò non fece altro che aumentare il rossore e l'imbarazzo del più piccolo che lo costrinse a guardare da un'altra parte. Poi, minho realizzò, portandosi entrambe le mani davanti alla bocca.

"Oh  merda! Credo di aver appena pensato ad alta voce sai..?" disse emettendo poi una risatina nervosa.

"Ma va ma non mi dire?" 

"Dai però ammettilo che sono stato carino" disse facendo una faccia soddisfatta, mentre l'altro si limitò semplicemente a fare cenno di sì con la testa.

Dopodiché minho si alzò in piedi.

"Allora, che vuoi fare?" chiese.

"Ma boh. Ho voglia di cheesecake però" rispose.

"No vaffanculo non ci spendo dieci euro o quello che è"

"Dai minhoo. Sei crudele"

"Guarda se vuoi, come massimo, posso provare a cucinartela"

"Serio?!" chiese entusiasta jisung.

"Mh mh" rispose l'altro facendo cenno di sì con la testa.

Jisung balzò giù dal letto andando subito ad abbracciare il proprio ragazzo, il quale gli diede qualche dolce carezza sulla testa, rendendosi conto di quanto fossero morbidi i suoi capelli.

Dopo qualche minuto, minho si era già messo al lavoro.

Aveva cucinato diversi tipi di cibo fino a quel giorno, ma una cheesecake mai in vita sua, perciò sperava solo che sarebbe venuta buona, e magari anche con un bell'aspetto.

Ci mise un paio d'ore, nelle quali si sporcò così tanto come non aveva mai fatto, neanche da bambino. Appena finì andò subito a lavarsi le mani per poi dirigersi in camera sua, dove jisung era sdraiato sul letto usando il telefono.

Prese dei vestiti puliti dall'armadio, appoggiandoli poi sul letto.

"Ji ti devo chiedere un favore" disse al minore, il quale gli stava dando le spalle.

"No non ho voglia di alzarmi dai"

Minho sbuffò, iniziando poi a levarsi i vestiti.

"Me li puoi mettere a lavare per favore? Dato che me li sono sporcati per cucinare la tua amata cheesecake" disse porgendo gli indumenti a jisung

"Uffa, va bene" rispose l'altro per poi girarsi.

Ma, appena si girò, diventò rosso paonazzo, per poi prendere in fretta i vestiti sporchi e uscire dalla stanza, mettendoli in lavatrice.

Quando tornò in camera minho non c'era, così andò a vedere in cucina, trovandolo lì con addosso un paio di pantaloni della tuta e una canottiera.

Con la speranza che non lo avesse sentito arrivare, si mise dietro di lui, per poi abbracciarlo.

"Uh, hey" disse il maggiore voltandosi verso la direzione di jisung.

"è pronta?" chiese indicando la torta.

"Sì, adesso mangiamo. Comunque riguardo a poco fa, non ti ho mai visto arrossire così tanto" disse ridendo, scherzandoci su.

"Vaffanculo minho" rispose appoggiando la testa sul petto dell'altro, per non far vedere che era in imbarazzo.

In cambio, minho gli sollevò il volto per vederlo meglio, lasciandogli poi un dolce bacio sulle labbra, tornando successivamente ad abbracciarlo.

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