Era un tranquillo martedì sera, jisung era stravaccato sul divano dopo aver cenato, cercando qualcosa di interessante da guardare alla tv.
Ad ogni modo, le cose tra lui e minho procedevano a gonfie vele. Si vedevano a scuola tutti i giorni, spesso uno dei due andava a casa dell'altro, o quando non erano insieme si sentivano comunque spesso.
Tornando a noi, jisung stava quasi per addormentarsi sul divano, data la noia, ma all'improvviso ricevette una chiamata da minho, alla quale rispose subito.
"Ji aprimi, sono qua fuori" disse direttamente minho.
"EH? COSA?" jisung balzò in piedi, spegnendo il televisore e andando effettivamente a controllare all'occhietto della porta.
"COSA- CHE CI FAI QUA?" chiese impanicato, date le condizioni in cui era messo.
"Perché, ti dà fastidio che sia venuto?" domandò minho.
"No, è solo che-"
"Bene, allora aprimi" rispose il maggiore, buttando giù la chiamata.
Così a jisung non rimase altra scelta, ma aprire la porta per far entrare minho.
"Hey. Come mai vestito così bene?" chiese jisung confuso, notando l'outfit del ragazzo davanti a sé.
"è proprio per questo che sono venuto qua. Su, preparati che ti porto al cinema" rispose minho rivolgendogli un sorriso.
"Ma perché? Voglio dire, così da nulla, senza neanche avvisarmi"
"Beh sì, volevo farti una sorpresa. Poi è anche perché voglio darti una mano ad affrontare appunto le tue ansie, come avevi detto tu stesso"
"Ma andiamo già in discoteca sabato"
"Appunto per quello. Certe cose vanno affrontate a piccoli passi, e la discoteca mi sembra una cosa un po' esagerata con cui partire"
Alle parole del ragazzo, jisung sorrise, per poi dargli un bacio veloce sulle labbra.
"Grazie mille minho, sei il migliore! Aspetta dieci minuti che mi preparo, fa pure come se fossi a casa tua" disse jisung per poi sfrecciare al piano di sopra, chiudendosi in camera.
-Dieci minuti? Seriamente han jisung? Ho bisogno di saperle ore prima certe cose per prepararmi!- pensò.
Aprì in fretta il suo armadio, non mettendoci molto a scegliere cosa indossare. Essendo il loro primo appuntamento voleva essere il più carino possibile; così, decise di indossare la gonna che avevano comprato insieme un paio di settimane prima, insieme a un maglioncino bianco e un paio di scaldamuscoli dello stesso colore, per poi mettere le sue solite converse di stoffa nere.
Dopodiché andò in fretta in bagno per darsi una sistemata al viso, mettendosi un po' di fondotinta. E fu in quel momento che si rese conto del succhiotto che gli aveva lasciato minho qualche sera prima.
-Oh porca troia. Come cazzo ho fatto a non notarlo prima?!- pensò, ricoprendolo poi con del trucco.
Dopo essersi sistemato i capelli ed essersi dato una veloce ricontrollata, scese in salotto, dove lo stava aspettando il suo ragazzo.
Minho sorrise alla vista di jisung che indossava la gonna che avevano comprato insieme un paio di settimane prima, apprezzando molto anche l'outfit che aveva scelto il minore.
"Ma cosa cazzo mi hai lasciato sul collo?!" chiese invece jisung, guadagnandosi uno sguardo confuso dal maggiore.
"Ma io non vedo nulla"
"Grazie al cazzo, l'ho coperto!" e fu in quel momento che minho realizzò.
"Ohh parli di quello" disse, fingendosi sorpreso.
"Ma quando non lo avevo coperto, si vedeva molto?" chiese, imbarazzandosi già al solo pensiero che qualcuno a parte i loro amici avrebbe potuto vederlo.
"No ji, stai tranquillo. Dopo quella sera non ti è rimasto molto il segno, perciò non ti preoccupare"
Jisung tirò un sospiro di sollievo, portandosi una mano sul cuore.
"Menomale, stavo già iniziando a preoccuparmi"
"Vabbè dai. Vogliamo andare?" chiese minho prendendo jisung per mano, il quale fece cenno di sì con la testa.
Appena uscirono di casa jisung si portò le mani davanti alla bocca, sorpreso.
"WOO LA MOTO!" esclamò iniziando a fare qualche saltello di gioia.
Minho gli diede uno dei due caschi che teneva lì. Appena jisung si sedette per bene dietro minho, quest'ultimo gli diede un paio di raccomandazioni.
"Tieniti stretto a me e non staccarti per nessun motivo, d'accordo?"
"Sì sì lo so, non sono mica stupido" disse per poi allacciare le sue braccia attorno al busto di minho, tenendolo stretto.
Così il maggiore mise in moto il veicolo. Durante il viaggio, più volte jisung si stringeva fortemente all'altro, cosa che lo fece sorridere sotto il casco.
Ci misero circa una quindicina di minuti ad arrivare. Dopo aver parcheggiato, entrarono in quell'enorme edificio mano nella mano.
"Ah, non te l'ho ancora chiesto, che film guardiamo?" chiese d'un tratto jisung, mentre erano in coda per prendere i biglietti.
"Un horror che trasmettono stasera. Ti va bene o poi prendi paura?"
"Pff, io non ho paura degli horror, lo sanno tutti che sono cose inventate" mentì jisung.
"Mmh d'accordo, staremo a vedere allora" rispose minho guardandolo con un sorrisetto.
Dopo neanche cinque minuti si trovavano già nella sala dove avrebbero trasmesso quel film, la numero 8.
Tra una pubblicità e l'altra, il film iniziò alle 21:15.
Durante tutta la visione del film, jisung aveva tenuto i piedi sul seggiolino.
"Che c'è, hai già paura? Sono passati solo dieci minuti da quando è iniziato" ridacchiò leggermente minho.
"N-non ho paura, sto solo più comodo così" mentì un'altra volta jisung.
"Se lo dici tu" rispose minho, tornando poi a guardare il film.
Capì in fretta che jisung aveva mentito, essendo che per tutto il resto del tempo rimase attaccato al suo braccio, a volte nascondendosi pure dietro ad esso, non volendo proprio vedere certe scene.
Appena il film finì erano già le 23:00. Jisung si alzò, aspettando minho per andarsene, il quale però lo prese per il polso e lo trascinò nel bagno lì vicino.
"Minho che fai? Il film è finito, possiamo anche andare ora!" disse, non ricevendo però alcuna risposta dal maggiore.
Appena arrivarono in bagno minho entrò in uno di essi, trascinando dentro anche jisung, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Il minore finì con la schiena appoggiata contro il muro, mentre minho era davanti a lui, a qualche centimetro di distanza dal suo volto. Gli sollevò il mento con due dita, per poi guardarlo dritto negli occhi.
"Perché mi hai mentito piccoletto?" chiese con tono malizioso.
"A c-cosa ti riferisci?" domandò jisung, facendo finta di niente.
"Non fare il finto tonto o potrebbe finire peggio" disse il maggiore avvicinandosi ancora di più al viso dell'altro.
"Aish, d'accordo, okay lo ammetto, a-avevo paura. Contento ora?"
"Mmh, penso di sapere io come farti andare via tutta questa paura"
Disse minho per poi prendere jisung per mano e trascinarlo con sé fuori dall'edificio.
Appena furono saliti sulla moto e una volta messi i caschi, jisung capì le intenzioni di minho.
Una volta fermatosi davanti a un semaforo, jisung disse qualcosa all'altro.
"Vai più veloce" e il secondo dopo il semaforo tornò verde, così minho prese ad accellerare, dirigendosi però verso casa sua.
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love untold
Fanfiction"allora baciatevi" fu la frase che fece battere il cuore all'impazzata a jisung e minho. minho e jisung, due migliori amici, fingono una relazione per fare uno scherzo ai loro amici, ma le cose non vanno come avevano previsto. -boy x boy -presenza d...