Da quel giorno, ogni volta che jisung e minho camminavano per i corridoi della scuola, sentivano gli sguardi delle persone su di sé che li giudicavano. Erano ben pochi quelli che li supportavano.
Spesso sentivano dei commenti del tipo:
"Ma sarà vero quello che hanno detto?"
"Cavolo però, se minho non fosse gay sai quante ragazze potrebbe avere dietro? Che spreco"
"Minho è caduto proprio in basso, andarsi a mettere con uno come han jisung"Per poi non dimenticarsi di tutti quegli sguardi disgustati.
A minho non importava, continuava a vivere la sua vita come se nulla fosse successo. Una cosa che gli dava fastidio, però, era quando sentiva qualche commento negativo o qualche insulto rivolto a jisung.
Ogni volta che succedeva si metteva a fissare con uno sguardo che di amichevole aveva ben poco la persona che lo aveva detto, e quest'ultima allora se ne stava zitta. Non voleva di certo litigare, o ancora peggio picchiarsi, con lee minho.
Nonostante ciò, a volte i due ragazzi sentivano anche dei commenti positivi riguardo la loro relazione, cosa che li faceva sorridere.
"Oddio sono così carini insieme!"
"Wow, hanno avuto un bel coraggio per farlo sapere a tutta la scuola; li stimo davvero!"
"Stanno davvero bene insieme, sono contenta per loro!"La mentalità lì in corea era molto chiusa, perciò sia a minho che a jisung faceva molto piacere sentire che c'erano comunque delle persone a dargli il loro appoggio.
E infine, c'erano delle persone come sunghoon. O meglio, c'era solo sunghoon. Lui era quello che sapeva già della relazione tra minho e jisung e non gli faceva né caldo né freddo, essendo che a lui piaceva jisung.
Fortunatamente, nell'ultimo periodo non gli aveva più dato fastidio. Probabilmente non sapeva più cosa inventarsi, e forse aveva rinunciato a jisung. Questo era quello che pensavano i due ragazzi.
In ogni caso, oramai era l'ultima ora del venerdì, e tutti gli studenti erano stanchi morti. Ad un tratto, durante la lezione di chimica, jisung sentì felix, che stava dietro di lui, picchiettare leggermente col dito sulla sua spalla.
"Dimmi lix" disse jisung in un bisbiglio e senza voltarsi, non voleva essere sgamato dall'insegnante.
"Ti ricordi che giorno è domani, vero?" chiese il biondo con un sorrisetto sul volto.
"Sì, è sabato. Quindi?" rispose confuso il moro.
"Ma come, te ne sei già dimenticato? Domani sera andiamo tutti a ballare!" rispose emozionato felix.
"Cosa, è già domani?!" urlò jisung per la sorpresa. Si rese conto solo dopo di ciò che aveva appena fatto.
"Jisung! Ma ti sembra il caso di urlare in questo modo?!" lo rimproverò l'insegnante, fulminandolo con lo sguardo.
"Mi scusi prof, non l'ho fatto apposta. Prometto che non succederà un'altra volta" rispose il ragazzo alzandosi per poi fare un piccolo inchino, imbarazzato.
"Sarà meglio per te. Forza, ora siediti e riprendiamo la lezione"
Jisung si limitò a fare un cenno di sì con la testa per poi rimettersi seduto, con le guance di un leggero color roseo per via dell'imbarazzo provato.
Appena finirono le lezioni, hyunjin aspettò jisung per uscire dall'aula, mentre quest'ultimo stava ancora mettendo a posto le sue cose.
"Jisung, perché prima hai urlato in quel modo?" chiese confuso il maggiore.
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love untold
Fanfiction"allora baciatevi" fu la frase che fece battere il cuore all'impazzata a jisung e minho. minho e jisung, due migliori amici, fingono una relazione per fare uno scherzo ai loro amici, ma le cose non vanno come avevano previsto. -boy x boy -presenza d...