la Fonte

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Fiona venne gentilmente accompagnata fuori dalla stanza ove doveva aspettare impaziente mentre dalla porta si riuscivano ad udire i lamenti sommessi dell'uomo che amava. Andò avanti per molto tempo prima che il silenzio tornò a regnare. «Deve riposare.» enunciò Cassandra uscendo dalla stanza.
«Cosa gli avete fatto?» chiese Fiona arrabbiata e preoccupata, ma Cassandra passò oltre esausta senza dare alcuna risposta alla povera donna.
Dunque Fiona varcò la soglia della sala ed allora vide un pallore più marcato sul volto di Callaghan e Soren che con un panno tamponava la sua fronte. «Sta meglio se è questo quello che vi gira per la mente, deve solo dormire un poco per riprendere forze.» senza neppure guardarla in faccia Soren sospirò «Un uomo come il signor Callaghan mai mi era capitato di vederlo da... ahh, cosa importa.»
«Cosa intendete?»
«Non è della mia famiglia di vampiri ne in quella di mia sorella, pertanto può essere solo in quella di Claus, ma...» fece una pausa come se stesse cercando le parole giuste «Non sembra neanche figlio suo. Troppo autonomo, non sostiene alcuna causa se non la sua: un lupo solitario.»
«Non comprendo cosa state dicendo, signore.» la povera e confusa Fiona cercava di scoprire il significato di tali parole ma vennero interrotti da Cassandra che si era ripresa dallo sfinimento «Come solito di mio fratello parla di idiozie. Abbiamo stabilito che la profezia parlasse di nostro fratello Claus, non di costui.» disse indicando Joseph incosciente sul tavolo della sala.
«A te, sorella, pare forse Claus l'uomo che ha bussato alla nostra porta? Sai che l'oracolo decenni fa ci disse di fare attenzione a questo evento perché ne sarebbe stata la chiave della profezia.»
Fiona intervenne ancor più curiosa che mai «Profezia? Oracolo?»
Entrambi la guardarono sorpresi, come se si erano scordati della sua presenza. Si ricomposero e, dopo qualche istante di silenzio, si decidesero a parlare. «Nella profezia c'è ciò che chiede il signor Callaghan.» disse Soren.
«Ma molte frasi sono contorte e confusionarie tali che non sappiamo con certezza di chi stia parlando.» aggiunse Cassandra.
«Sapendo che questo evento ci da la possibilità di svelare chi sia il protagonista, non credi che a questo punto possa essere Joseph Callaghan?» chiese con lieve irritazione Soren alla sorella.
«E se ci sbagliassimo?» concluse Cassandra.
«In tal caso credo siano necessarie alcune domande all'oracolo.» intervenne Fiona sperando che il frustrante dialogo tra i due concludesse. «Da quello che posso capire è stato l'oracolo a dirvi della profezia e che sarebbe iniziata a prendere senso da chi avrebbe chiesto il vostro aiuto. Pertanto è l'unica persona capace di darvi e darmi una mano.» ragionò Fiona.
«A quale proposito potrebbe darvi una mano?» domandò Cassandra «I mortali non capirebbero le sue allusioni.» concluse.
«Arrivati a questo punto temo che ciò che avete detto si applichi anche a voi vampiri.» rispose ferma Fiona con il pretesto di voler essere trattata come tutti gli altri e non come una fanciulla senza alcuna intelligenza.
«La giavane donna ha ragione, e lo sai anche tu, sorella mia.»
Nella sala regnava il silenzio, a Fiona sembrava di poter sentire persino le parole che vagavano nella mente di Cassandra, quando finalmente rispose «E sia. Andremo dall'oracolo, ma andremo io e la giovane qui. Tu Soren ti dovrai occupare del signor Callaghan, dubito che ci sia qualcuno che possa fare meglio di te.»

«Callaghan, sono Soren.» pronunciò il vampiro biondo vedendo che, dopo qualche ora, Joseph si stava svegliando. «Signor Callaghan, vi sentite bene? Abbiamo fatto del nostro meglio ma mai ci era capitato qualcosa di simile.» continuò Soren.
Joseph non sapeva dire se stava meglio o peggio di quanto non lo era prima, era però sicuro di stare in uno stato confusionale che ovattava tutto il resto «Cosa... Dov'è Fio-»
«È andata a cercare risposte con Cassandra. Non temere per la vita della giovane, mia sorella se ne prenderà cura.» Soren aiutò Joseph ad alzarsi ma quel poco di movimento che Callaghan fece gli provò giramenti di testa «Vi prego di riferirmi come siete stato trasformato signor Callaghan.» pregò Soren sperando di attingere a qualche informazione preziosa.
«Stavo aiutando un bambino, questo scappò e per salvargli la vita, mi sono ammalato...» cominciò Joseph.

l'Inganno della MegeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora