CAPITOLO 12 - PELLE

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AUTHOR'S NOTES: warning --> body shaming

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Il mattino dopo, Wooyoung andò a prendere San con un caffè e una ciambella. Era un giorno importante per entrambi. A seguito di tutto quel pandemonio, sarebbero tornati in agenzia dopo più di una settimana.

San spuntò dalle porte dell'ascensore, precipitandosi alla macchina. Sembrava nervoso.

"Buongiorno, stai bene?"

"Sì, sono solo un po' agitato... tu come stai? Oh, grazie," disse prendendo la ciambella.

"Sono nervoso anche io... A dire la verità non scalpito all'idea di vedere il direttore, dopo la sospensione..." e dopo che aveva ridotto San ad un sacco da box, ma questo evitò di dirlo.

"Posso capire... Cerca di parlargli il meno possibile, credo sia piuttosto infastidito nei tuoi confronti..."

"La cosa è reciproca."

San cercò di trattenere una risata. "Sei senza vergogna, è il tuo capo e il mio... beh, comunque, come puoi dire che non lo sopporti in modo così schietto?"

"La mia linguaccia mi ha sempre messo nei guai. Ma da oggi mi sono ripromesso di tenerla a bada," disse Wooyoung, scherzando solo in parte. Aveva davvero deciso che, qualunque cosa fosse successa, sarebbe stato ineccepibile e non avrebbe dato di matto. Non poteva dare un altro pretesto al direttore per allontanarlo da San.

"Che programmi ci sono, per oggi?"

"Ah, in realtà oggi sarà divertente. La costumista ha finalmente completato i miei abiti per il tour. Mi ha preso le misure mesi fa, è da allora che non vedo l'ora di vederli!"

Wooyoung sorrise teneramente. "Sono sicuro che ti staranno benissimo."

Finalmente, arrivarono al parcheggio sotterraneo. Wooyoung e San uscirono contemporaneamente dalla macchina, prendendo l'ascensore. Entrambi sentivano lo stomaco attorcigliato. Percorsero il corridoio sotto lo sguardo dei dipendenti dell'agenzia, che non li vedevano da diverso tempo.

Finalmente arrivarono a destinazione, e si scambiarono uno sguardo d'intesa prima di aprire la porta. Wooyoung incrociò subito lo sguardo del direttore. Quindi il confronto sarebbe avvenuto così presto...

Il signor Kim lo guardava con uno sguardo di fuoco che Wooyoung si sforzò di non ricambiare. Non doveva provocarlo, quel giorno.

"Jung. Sei tornato. Spero che in questa settimana tu abbia riflettuto sulle tue azioni..."

Sì, e ne vado molto fiero. "Sì, signore. Mi scuso per come vi ho trattato e per aver agito in modo impulsivo."

Il signor Kim annuì una volta in modo secco, soddisfatto. Dopodiché allungò una mano, stringendo la nuca di San, non senza lanciare uno sguardo significativo a Wooyoung. Wooyoung strinse i pugni, infastidito a quella vista, ma poi pensò che avrebbe potuto considerarla una vittoria. Se il direttore ci teneva tanto a marcare il territorio, forse era perché si sentiva minacciato.

Finalmente, la costumista entrò, salvandoli da quell'atmosfera a dir poco sgradevole.

"Buongiorno signor Kim, buongiorno San... oh salve, piacere, io sono Kim Hyuna," disse presentandosi a Wooyoung.

Wooyoung chinò il capo. "Piacere, Jung Wooyoung."

Hyuna non perse altro tempo in convenevoli. "Bene, vogliamo vedere come ti stanno i costumi, San? Non vedo l'ora di vederteli indosso! Sarai una meraviglia!"

San sorrise, visibilmente eccitato, ed iniziò a togliersi i vestiti. Wooyoung guardò fuori dalla finestra. Si sentiva in colpa a guardarlo cambiarsi, essendo consapevole di avere pensieri non esattamente puri e disinteressati nei suoi confronti.

MAKE ME WANNA LIVE | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora