Wooyoung osservò San sistemarsi allo specchio. Erano a casa di Yeosang già da diversi giorni, e le cose stavano andando meglio del previsto.
Il signor Kim aveva fatto una dichiarazione ufficiale sull'uscita di San dall'agenzia tenendosi, fortunatamente, sul formale e sul vago. Da allora, la misteriosa scomparsa di Choi San da Seoul aveva fatto parlare, ma tutti credevano che, come una fenice, sarebbe riapparso più grandioso di prima. Anche Wooyoung ne era convinto.
Al momento, si stavano preparando, perché quella sera gli amici di Wooyoung sarebbero finalmente venuti a conoscere San, il quale era un fascio di nervi.
"Sanie, sei bellissimo, smettila di sistemarti," disse Wooyoung ridendo e fingendo un sospiro esasperato.
"Smettila di prendermi in giro!" ribatté lui tirandogli addosso un cuscino. "Vorrei vedere come ti comporteresti tu al mio posto."
Vedendo che era ad un passo dall'offendersi, Wooyoung si alzò subito dal letto, abbracciandolo da dietro. "Scusami, hai ragione, ma non c'è davvero niente da sistemare ormai. Sono sicuro che andrà benissimo. E, finalmente, potrò fare una bella grigliata per te."
Fortunatamente, uscendo dall'agenzia, San aveva ripreso a mangiare come un essere umano. Se Wooyoung era al settimo cielo per la loro vita attuale, San stava comunque passando un momento difficile. Si stava finalmente rendendo conto che molte idee che aveva non erano effettivamente sue, ma di Kai. Molte volte era distratto, triste e malinconico. Aveva anche detto a Wooyoung di non sapere più chi fosse, come se la sua personalità fosse stata plasmata da una persona che, sparendo dalla sua vita, si era portata via anche la sua identità. Wooyoung era preoccupato per lui, ma era anche sicuro che con il tempo sarebbe riuscito a conoscere di più sé stesso e ricostruirsi, pezzo dopo pezzo. E Wooyoung l'avrebbe accompagnato per tutto il percorso.
Wooyoung venne distolto da questi pensieri dal campanello. Erano arrivati.
"Forza, amore, andiamo," disse offrendogli la mano, che San strinse subito.
Più si avvicinavano alla cucina, più gli schiamazzi aumentavano di volume. San era davvero teso, e iniziava a sentirti così anche Wooyoung. Finalmente, entrarono nella stanza dov'erano radunati tutti i suoi amici.
Si voltarono tutti a guardarli, e Seonghwa, strabuzzandogli occhi, fece un passo verso di loro, parlando per primo.
"SAN! COS'È SUCCESSO AL TUO VISO? CHI TI HA COLPITO?!"
Wooyoung era sconcertato, ma possibile che dovessero metterlo in imbarazzo già da subito?!
"Ciao, Seonghwa, anche io sono stato picchiato, come forse puoi vedere. Ma sto bene, non preoccuparti per me."
Solo allora Seonghwa lo guardò, sobbalzando alla vista del suo viso gonfio. "Dio, Wooyoung, hai un aspetto orribile!"
Nel giro di un secondo, Seonghwa si rese conto che era partito in quarta senza neppure presentarsi, e arrossì violentemente, inchinandosi.
"S-SCUSATE! S-Sono Park Seonghwa... scusami tantissimo, San, io... seguo tutto quello che fai e sono il tuo più grande fan, quindi mi sembra quasi di conoscerti, non volevo parlarti in quel modo... PERDONAMI!"
San, cercando di trattenere una risata, fece un passo verso di lui, posandogli una mano sulla spalla, intimandogli di smettere di inchinarsi. "Wooyoung mi ha parlato di te, Seonghwa. Molto piacere di conoscerti. Spero che diventeremo amici."
Seonghwa lo guardava come se avesse visto il sole, e Wooyoung iniziò a sentirsi leggermente irritato da quello sguardo, quando Yunho e Mingi lo spinsero letteralmente da parte per presentarsi.
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MAKE ME WANNA LIVE | Woosan
Fanfiction[COMPLETA] La vita di Jung Wooyoung cambia completamente quando diventa manager di Choi San, la rockstar più amata del paese. Si accorge ben presto che dietro alla sua esistenza apparentemente perfetta si cela un ragazzo estremamente fragile e spezz...