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|𝖨𝗅 𝗆𝗈𝗇𝖽𝗈 𝖾̀ 𝗉𝗂𝖼𝖼𝗈𝗅𝗈|

«La smetti di mangiare le unghie»
Dice mia madre al volante voltandosi verso di me.

«sono in ansia»
Non distolgo lo sguardo dal finestrino.

«Andrà tutto bene»
«Fra poco strappo questa gonna»
«dovrai abituarti,siamo arrivati»

La scuola è gigantesca inoltre gli alunni sembrano tutti dei modelli.
Camminano a testa alta con sicurezza sfoggiando le loro divise.

«Oddio»
Sospiro guardando verso destra e sinistra.
«Adri devo scappare,ci vediamo dopo,buona scuola»
«Ok,sempre se ne uscirò viva»

Cammino abbassandomi ogni tre quarti la gonna.
Appena entrata tutti mi fissavano.
"Mi sono dimenticata di mettere il correttore,bravissima Adriana"
Penso tra me e me.

Corro al bagno prima che suona la campanella della prima ora.

Davanti alla porta ci sono tre ragazzi.

«Hey signorina,sai vero che si deve pagare per andare al bagno»
Esclama il ragazzo biondo riccio appoggiato alla porta.
«se ti pago ti levi anche dai coglioni?»
Dico incrociando le braccia.
«Forse»
Risponde l'altro ragazzo alto,capelli rossi e tatuato.
«mora ti muovi»
«già non abbiamo tutto il tempo»

«BASTA»
Urla il ragazzo moro con gli occhi blu quasi ghiaccio.
«SEMBRATE DEI RINCOGLIONITI FATELA PASSARE»
Continua spostando i due dalla porta.

Entro nel bagno e cerco il correttore nello zaino.

«Hai già conosciuto quei tre?»
Domanda una ragazza mora mettendosi il lucidalabbra guardandomi dallo specchio enorme.

«si,comunque io sono Adriana»
«Io Isabel piacere,se vuoi posso essere la tua guida»
«certo»

Facciamo il giro della scuola e suona la campanella della prima ora.

«Buongiorno»
Dico entrando impalata mentre tutti mi guardano e parlano tra di loro.

Mi siedo nell'unico banco libero avanti alla cattedra del prof.

«Abbiamo una nuova alunna,Adriana Hopper»
«ciao»
Rispondo imbarazzata.

«Ciao Arianna»
Sussurra il ragazzo moro avvicinandosi a me.
«il mio nome è Adriana!»
Dico quasi urlando.

Cerco di prendere una busta di patatine alle macchinette con scarsi risultati.
Qualcuno tira un calcio alla macchinetta.
«Difettosa come sempre»
Esclama Isabel.

In mensa continuo a fissare il ragazzo rosso,ha una faccia conosciuta.

«Non dirmi che ti piace quel rosso»
«Nono,ho il presentimento che già lo conosco»
«Amico delle medie o primi due anni di superiori?»
Dice dopo aver sorseggiato la bottiglia d'acqua.
«No,in classe non c'era nessun rosso»
Guardo verso l'alto pensando.
«ANDREA!»
Urlo facendomi sentire da tutta la mensa.

«Qual è il tuo problema»
Si alza il rosso fissandomi con occhi di guerra.

«Puoi risederti,l'altezza è quella»
Cammina verso di me ma viene bloccato dall'amico moro.
«Lasciala perdere»
Dice il moro per calmarlo.

«Dove l'hai conosciuto»
«Nella città di mia nonna,mi ha baciata sapendo che fossi fidanzata»
«Adesso sa che sei tu?»
Domanda Isabel guardando Andrea che continua a fissarmi.
«credo di no»
Rispondo ricambiando lo sguardo.

«credo di no»Rispondo ricambiando lo sguardo

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𖦹𝚂𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚝𝚊𝚝𝚞𝚊𝚐𝚐𝚒𖦹Robin Arellano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora