Narrator's p.o.v
Camila tornò a casa e in un certo senso era felice, tutto era andato per il verso giusto, ora doveva limitarsi a scrivere dei messaggi a Lauren, per continuare la loro recita.
Dovette addirittura mettere una bandiera americana, di fianco alla sua bandiera arcobaleno, quello la fece sorridere ironicamente, ma andava fatto per non destare sospetti.
La latina portò fuori la sua tastiera, si sentiva inspiegabilmente inspirata, iniziò a toccare dei tasti e a mormorare delle melodie.Dall'altra parte del mondo Lauren camminava cautamente tra le strade di una città bombardata in Iraq.
Lei e la sua squadra avanzavano mantenendo una formazione precisa, incontrarono un bambino, che lanciò loro una palla e Lauren glie la ripassò con un sorriso, odiava vedere quelle scene, i più piccoli erano sempre quelli che ne risentivano di più.
Passarono per un'altra via, incontrando un'altra bambina con il padre, decisero di fermarsi e chiedere se avessero bisogno d'aiuto, Lauren giocò con la piccola, cercando di strapparle un sorriso.Passarono due giorni e Camila decise di iniziare a scrivere qualcosa a Lauren, non l'aveva ancora sentita e immaginava che fosse colpa dei turni di pattuglia ferrei ai quali la corvina era sottoposta.
Prese il telefono in mano, iniziando a scrivere un messaggio:
«Cara Lauren, ci siamo innamorate così in fretta... ho pensato di scriverti per riempire gli spazi che non abbiamo fatto in tempo a riempire.
Dunque, ecco cosa devi sapere di me:
La musica per me è tutto, da bambina cantavo da sola per estraniarmi da quello che accadeva in casa.
Mia madre ebbe diversi fidanzati militari che sono serviti solo a rovinarle la vita e a farla soffrire, non ne parlavamo perché lei era convinta che non me ne accorgessi.
Mentre molti parlano delle proprie emozioni scrivendole in un diario, io ho imparato a esprimerle con la musica.
Canto da tutta la vita ma sono ancora terrorizzata all'idea di cantare le cose che penso, per questo canto delle cover, mi nascondo dietro alle parole di qualcun altro, ironico dato che mi sono sentita dire che sono abbastanza presuntuosa.
Il problema è che quando inizio a scrivere qualcosa di originale mi sembra di farlo per soldi e allora tutti i miei problemi tornano a galla, chissà forse è solo una scusa ma ora che siamo spostate lo scoprirò»
La vita di Camila dopo il matrimonio era inevitabilmente cambiata, andava all'ospedale della base, dove le offrivano assistenza sanitaria, si sentiva più energica e le avevano anche messo un misuratore di glicemia.
Tolse tutti gli adesivi di consegne a domicilio che aveva attaccato al finestrino dell'auto e buttò gli zaini che usava per trasportare il cibo, ormai non ne aveva più bisogno.Lauren invece era abbastanza stanca, quando entrò nella stanza dei computer, messi a disposizione appositamente per fare videochiamate e mandare messaggi ai propri cari, vide immediatamente una notifica, lesse attentamente le parole della latina, sorridendo di tanto in tanto.
Rimase stupita di trovare un suo messaggio, una parte di lei credeva che Camila si fosse dimenticata del loro accordo o semplicemente non volesse scriverle.Dato che non aveva troppo tempo si mise subito al lavoro per trovare qualcosa da dire nel messaggio che voleva inviare alla castana:
«Cara Camila, ecco quello che devi sapere di me:
Sono una marine di terza generazione, mio nonno ha combattuto nella battaglia di Iwo Jima e mio padre ha ricevuto un purple heart per essere stato ferito in combattimento, dopo il liceo ho preso una brutta strada, cosi ho pensato che arruolandomi avrei potuto riguadagnarmi il rispetto di mio padre, ma ora sto iniziando a capire che non lo sto facendo per lui, lo sto facendo per me.Hai presente quei temporali terrificanti sulla spiaggia? Mi facevano paura da morire, mio padre era severissimo ma una volta ha fatto dormire me e i miei fratelli in dei sacchi a pelo sul pavimento, tutta la mia famiglia insieme mentre fuori diluviava, è uno dei miei ricordi più belli.
Purtroppo poco dopo mia madre si è ammalata e mio padre ha lasciato i marines per prendersi cura di lei, la accompagnava a tutti gli appuntamenti per la chemio, le teneva la mano, era con lei tutta la notte quando alla fine è stata ricoverata in ospedale.
Questo per me è amore, e vorrei che il nostro fosse così...»
Lauren uscì dal gabbiotto, dirigendosi alla sua branda, voleva stendersi per un attimo, i ritmi di pattuglia erano davvero stancanti e doveva abituarcisi.
Prese il telefono e vide un messaggio in segreteria, sapeva già di chi poteva essere, si mise gli auricolari e iniziò ad ascoltarlo:
"Ei Lauren, sono Jhonno, ho ricevuto il tuo bonifico, questa idea del finto matrimonio è geniale, continua così"
Lauren ascoltò quel messaggio mentre fissava la cifra che aveva trasferito sul conto, mille dollari, praticamente la metà del suo stipendio.
STAI LEGGENDO
Purple Hearts (camren ita)
FanfictionNon si amano e neanche si piacciono Ma dopo un matrimonio di convenienza, tra Camila Cabello, una musicista e Lauren Jauregui, una marine, sbocceranno passione e sentimenti. Storia riadattata dall'omonimo romanzo.