Capitolo 11

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Lauren's p.o.v
Camila stava provando a suonare quella canzone da almeno un'ora, e continuava a fermarsi nello stesso punto, dove le note andavano più in alto.
Quel pomeriggio Chris mi era venuto a trovare, eravamo seduti in salotto, lui mi guardava dalla poltrona mentre io rimanevo sul divano, in sottofondo si potevano sentire chiaramente le imprecazioni di Camila.
"Hai visto la partita di ieri?" Mi domandò curioso, ma io negai con la testa, la connessione internet andava e veniva e avevo provato a guardarla sul telefono, ma finii per addormentarmi dalla stanchezza.
Bum bum ding dang
Io e mio fratello ci guardammo, lui era visibilmente divertito dalla situazione ma io iniziavo a irritarmi.
"Cavolo!" La sentimmo urlare, Chris scoppiò a ridere mentre io sbuffai, decidendo di chiamarla:
"Camila vieni o no?" Alzai la voce per farmi sentire e la musica si interruppe.
"Arrivo!" Dal suo tono di voce non sembrava arrabbiata.

Mi girai per vederla uscire dalla sua camera, indossava una maglia oversize di una band che non conoscevo con dei pantaloncini neri, dei ciuffi le uscivano dalla coda, dandole un aspetto semplice e casalingo.
"Ciao" Guardò me per poi sorridere a Chris
"Scusa per il ritardo, è bello vederti" Continuò respirando profondamente, notai lo sguardo di mio fratello vagare tra me e lei.
"Ei, come vanno le cose?" Lo domandò quasi ad entrambe così decisi di avvicinarmi un po' di più a Camila, prendendole la mano e stringendogliela.
"Tutto bene" Rispose lei con un mezzo sorriso, guardando le nostre mani per una frazione di secondo.
"Sono venuto a vedere come sta Lauren e..." Mio fratello frugò dentro al suo zaino, tirando fuori una cartelletta contenente vari fogli.
"A portarle i fogli per il prossimo stage della terapia, a quanto pare non avete avuto il tempo di andare a ritirarli" Il suo tono era tagliente, guardava più Camila che me, mi sentii sprofondare, le avevo chiesto di passare a prenderli ma a quanto pare se ne era dimenticata, e io non ci avevo nemmeno dato tanto peso.
"Sono preoccupato per lei, stai facendo quello che ti stanno chiedendo di fare?" Mi guardò seriamente, la latina lasciò la mia mano per mordersi l'unghia del pollice, era una sua brutta abitudine che avevo notato faceva quando era estremamente stressata.
"Si" Risposi tagliando corto, sperando che non insistesse più di tanto.
"Sono dalla vostra parte Lauren, non sono papà, ma dovete almeno provarci" Quando lo sguardo di Chris si diresse verso Camila, quest'ultima lasciò intendere che aveva qualcosa da dire, corrugò le sopracciglia, e sapevo già che quella situazione non mi sarebbe affatto piaciuta:
"Il mio stipendio non è il massimo ma ho comunque bisogna di fare tutti i turni possibili, nel frattempo sto provando a crearmi un futuro nel mondo della musica, mi dispiace se non riesco a far quadrare tutti i miei impegni, ma sappi che faccio il possibile per aiutarla ogni giorno"
"Camila" Il mio tono era severo, la mia mano era ritornata sulla sua, questa volta con una stretta ferrea che la fece voltare verso di me, mi chiese spiegazioni con gli occhi ma mio fratello ci interruppe.
"Va tutto bene Lauren, è colpa mia, mi dispiace di averti fatto sentire giudicata e so che è difficile" Parlò con più calma, facendo rilassare entrambe, Camila si era comportata in modo scortese verso una delle poche persone che stava cercando di aiutarci, per di più mettendo a rischio la nostra copertura, non sembravamo una coppia sposata, per niente.

"Lo è" I suoi occhi si addolcirono e il suo respiro iniziò a tornare stabile.
"Stai facendo esercizio qui a casa vero?" Me lo domandò con un tono serio, cercai di annuire con convinzione, perché la verità era che erano un po' di giorni che non facevo più esercizi, limitandomi a prendere delle pastiglie per il dolore.
"Sto ancora cercando di abituarmi" Aggiunsi, per cercare di convincerlo a non andare oltre.
"Poverine, vi vedo stanche, senza offesa ma le vostre occhiaie me lo confermano" Lo disse in modo scherzoso ed entrambe ridemmo.
"Torno subito" Camila si alzò, fermandosi un momento e indicandoci con la mano:
"Volete qualcosa da bere? amore?"
"No grazie"
Io negai con la testa, chiudendo per un attimo gli occhi, la situazione stava iniziando ad esser troppo pesante, volevo solo prendere una pillola per poi rimettermi a dormire.
"Ei, che cazzo ti succede?" Chris lo sussurrò, schioccandomi le dita davanti agli occhi, lo guardai confusa:
"Niente, sono solo stanca" Finii di parlare e lui mi puntò il dito contro, precisamente vicino agli occhi.
"Le tue pupille sono piccole, stai prendendo oppiacei?" Mi accusò con aggressività, attirando per un attimo l'attenzione di Camila, che poi tornò a versare qualcosa in un bicchiere.
"Per il dolore" Gli spiegai con un sospiro, facendogli inarcare le sopracciglia.
"Solo le dosi prescritte giusto?"
"Solo le dosi prescritte" Ripetei con convinzione, Chris stava per dire qualcos'altro ma Camila tornò,sorseggiando un bicchiere d'acqua.
"So di che cosa avete bisogno voi due" Mio fratello sembrava più tranquillo e scherzoso ma manteneva comunque uno sguardo serio verso di me.
"Una vacanza?" Rispose ironicamente Camila.
"No, ma te lo dirò presto, ora devo andare" Chris si alzò con un sorriso, abbracciando prima me e poi Camila, che lo accompagnò alla porta.
"Quindi mi lascerete sulle spine?" Domandai fingendomi offesa.
"Lo dirò solo a tua moglie" Esclamò lui mentre si preparava ad uscire.
"Idiota"
"Ei, scusami ancora per prima" Sentii sussurrare Camila, la porta era aperta ma Chris era rimasto  sull'uscio.
"Tranquilla, stai facendo il possibile, andrà tutto bene, chiamami se avete bisogno di qualcosa"
"Lascia stare mia moglie!" Scherzai vedendo entrambi ridere.
"Ci vediamo"

Purple Hearts (camren ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora