Chapter 23: Momenti

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Un forte applauso risuonò nel Teatro Marinsky e durò per mezz'ora ininterrotta. Oboro sollevò una mano, al suo fianco un Izuku radioso e nel suo bianco tutù stringeva un bouquet di rose rosse.

Odette e Sigfrid erano sfavillanti, brillavano sotto i fari con così tanta grazia che sarebbe stato impossibile guardare altrove o altro.

Katsuki si alzò dal suo pianoforte per inchinarsi mentre faceva altrettanto l'orchestra e Yagi Toshinori che, commosso dalla bravura del giovane, lo strinse in un abbraccio.

Dalla prima fila Denki ed Eijiro si alzarono in piedi, imitati da Eddie, Inko, Rody, Lala e Roro, la svolazzante Pino, Atsuhito, Hanta e Shoto. L'emozione e la felicità era incisa sui loro volti. Dalle balconate più alte, Mitsuki, Masaru, Victor, Taishiro, Enji, Natsuo e Fuyumi applaudivano con maggior calore.

Oboro guardò dolcemente Izuku e sorrise calorosamente mentre si inchinavano ancora una volta.



Shirakumo Oboro osservava un Omega appena arrivato che sedeva in un angolo con indosso un tutù bianco, calze e scarpette di raso color carne. I suoi grandi occhi smeraldo erano tuttavia tristi.

Decise di avvicinarsi, ignorando gli sguardi disgustati degli altri ragazzi Alpha e Beta presenti nella sala di allenamento della Essence.

«Ciao!» disse.

Izuku sollevò il viso e lo guardò con curiosità. Concesse un piccolo cenno della testa.

«Posso sedermi qui?».

L'Omega annuì e non appena Oboro gli fu accanto un senso di paura gli attanagliò un po' lo stomaco. Suo padre l'aveva portato lì da poche ore ma era stato subito emarginato e trattato come spazzatura.

«Qual è il tuo piatto preferito? Ah, io sono Oboro Shirakumo!».

«Il katsudon. E' una pietanza tipicamente giapponese e poi mi chiamo Izuku Midoriya».

«Non è quel piatto con le cotolette di maiale e le uova?».

Gli occhi di Izuku brillarono di malcelata gioia. Annuì con così tanta foga che i capelli gli ondeggiarono contro la fronte e le guance lentigginose. Oboro se la rise.

«Sì! Lo conosci?».

«L'ho assaggiato ed è davvero buono! Il papà di un mio amico è in parte giapponese e cucina cose buone!  Te lo farò provare a patto, però, di diventare amici!».

Izuku inspirò a fondo ed espirò, poi allungò il mignolo con un sorriso sincero sotto alle gote deliziosamente rosate. Oboro lo strinse con il suo e fu la nascita della loro importante amicizia...



«Questo è il tuo Omega, mio caro Tenko. Per favore, trattalo bene».

Il ragazzo dagli occhi rossi squadrò freddamente Izuku, accanto a Hisashi, con indosso un body nero, le calze bianche e le scarpette rosate. Un intreccio di raso risaliva i suoi piccoli polpacci.

«Tu sei Izuku, quindi».

Il verdino sobbalzò un po' ed alzò i suoi occhi. Tenko sorrise oscuramente mentre gli prendeva con innata dolcezza il piccolo mento. Il cuore che correva per quell'imbarazzo misto a terrore vibrò, come piccole scosse, nei polpastrelli dell'Alpha dai capelli bianchi.

«Sei proprio carino» disse, in scherno.

Il gelo ammantò le minute spalle dell'Omega. Era stato appena deriso...

BakuDeku - Arabesque in Fa MaggioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora