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Il mattino dopo Jisung si svegliò nel suo letto in camera sua ma avendo qualche dolore al sedere, infatti si appoggiò con lo schienale sul letto per sentirsi al suo agio.
"Ahi... perché- Perché mi fa male il sedere?" Si chiese Jisung in mente.
La porta si spalancò lentamente ricevendo il maggiore in piedi e dove stava andando verso il minore chiedendo come andava il suo primo mattino con codesto.
"Primo mattino insieme a te, Lee know Hyung, un disastro!" Urlò Han.
"Perché?" Disse Minho con la voce preoccupata e pronto ad ascoltare il minore.
"Mi fa male il culo, ecco il perché!" Urlò nuovamente.
"E' cosa ti aspettavi?"
"Non saprei, va be', adesso aiutami per andare in cucina, grazie" Disse all'ultimo momento Han, ma non sapendo della notte scorsa; cosa aveva fatto con il maggiore.
Nel mentre stavano camminando pian piano arrivò Dae con una tazza in mano ma dal suo scatto improvviso fece spaventare Jisung dove però cade per terra con Minho.
"State bene?" Chiese confuso Dae.
"Ho preso un infarto caro fratello!"
"Jisungie- Han Jisung alzati lentamente prima che ti faccia male, cortesemente".
"Va bene ragazzi, una cosa al volo, sapete che ho degli impegni con il mio lavoro e altro ecco... affido a voi la casa perché... aish, vado con i miei colleghi in una città per lavoro e istruzione sul mio settore lavorativo ovviamente! Spero che non pensate ad altro tipo... tipo le ragazze! Ecco io non sono ancora in quella fase, forse se ci arrivo chiederò con tutto il piacere a Lee Minho" Disse Dae mentre ormai erano già a tavola facendo colazione nel mentre il più grande aprì questo contesto.
"In realtà, Dae, io diciamo... non posso considerarmi uno che piace a tutte le ragazze o perché sono molto... molto?"
"Molto bello" Completò la frase Han.
"Ah... Jisungie, cioè allora, intendo che secondo me è molto meglio pensare al tuo lavoro che ovviamente al matrimonio o quelle cose là- quindi se vorresti andare lì per noi va bene, occuperò io della casa e ovviamente dello scoiattolo- di Jisung" Disse Minho.
"Sai che ho pensato anch'io che Jisung assomiglia molto ad uno scoiattolo".
"Dae Hyung, mi raccomando di raccontarmi i gossip, bye!" Urlò Han.
"Ciao!!" Urlò anche Lee know.
"Ci vediamo tra qualche giorno! Fate i bravi, ciao!" Urlò questa volta Dae aprendo la porta di casa e andando al lavoro.
"Noi possiamo andare a scuola oggi, no?" Chiese il maggiore.
"Giusto" Rispose il minore.
Appena arrivati nel cortile della scuola non tutti erano in grado di passare la giornata per colpa delle verifiche e del accumulo dello stress esasperante.
Nel mentre i ragazzi stavano andando in classe loro, Jisung dormì per quasi tutta la giornata con la testa sul banco.
Non è una bella esperienza; sentirsi stanchi e volendo con tutto il possibile il letto con le coperte calde invece di stare su una sedia e con il fresco dell'aria.
In ogni caso la giornata era a metà e questo significa di andare a mangiare e soprattutto incontrare Minho.
Ma quando Han stava andando in bagno a lavarsi le mani, proprio in quel momento si ricordò di un evento successo la notte scorsa, ovviamente non capiva esattamente cos'era ma approfondi quel strano sogno.
Vedeva delle mani trascinare il suo piccolo corpo avvolto da questo ragazzo lo aveva capito dalla forma delle sue mani e dalle vene che si vedevano molto chiaramente, oltre a questo sentiva il respiro pensante sempre di questa persona, infine il dolore e il piacere che provava in quel momento.
"Che cosa- mi sta succedendo?" Si chiese.
Han andava verso in mensa ma si sentiva particolarmente male per concludere la giornata, appena si sedette accanto a suoi amici chiese una cosa.
"Dite che se un alunno non si sente molto bene può andare a casa?" .
"Perché questa domanda?" Chiese Hyunjin.
"Non ti senti bene, è così?" Chiese questa volta Chan.
"Beh- sì" rispose soltanto.
"Dimmi, ti aiuto... io, come ti senti male?" Chiese dopo un po' Minho prendendo da sotto il tavolo la mano del minore.
"Ecco- non è... non mi fa male la testa cioè mi sento abbastanza male" provò a chiarirsi.
"Ho capito" Disse Minho prendendo il braccio del minore e portandolo in una classe.
"Puoi, adesso, dirmi come stai... guarda Han Jisung io appena sento che ti senti male io rimango all'istante preoccupato di te quindi mi puoi dire perché ti senti male?" Chiese il maggiore.
"Va bene, ecco prima di venire in mensa sono andato in bagno e da lì che mi faceva più o meno male la testa, cioè avevo un dejà vu?" Chiese Han a Minho.
"Un dejà vu? O un flashback?"
"Anche se non lo provavo in quel momento ma era come lo fosse... lo stesso dolore e lo stessa situazione" Disse Han.
"Jisungie- non ti ricordi cosa abbiamo fatto la scorsa notte? Non te lo ricordi proprio?" Chiese.
"No- ma in quel sogno o ricordo non so nemmeno io che cosa sia, comunque vedevo delle mani e non riesco a capire perché ci sono delle mani venose, troppo venose e eh- strano molto strano io, io non ricordo nessun con queste mani non Felix, sicuro" Balbettò Han.
"Se te lo facessi ricordare?" Chiese questa volta Minho ma lasciando il minore confuso.
Lee know prese la vita del minore dolcemente e si trovo contro il muro e davanti al maggiore, pian piano Minho alzò la sua manica della camicia sia destra che sinistra, lentamente mise le sue labbra nel collo di Han mentre quest'ultimo disse "Che cosa stai facendo?", Minho iniziò a farli dei piccoli succhiotti rossicci.
"AH- Lee know hyung! Basta! Si-" Urlò il minore ma all'ultima parola svenne e il maggiore si preoccupò di Han portandolo in infermiera, dopo quando lo avevano visitato per vedere cosa non andava l'infermiera disse solo che era agitazione e stress della giornata andata proprio male per questo raccomando a Lee know che Han doveva riposarsi nel pomeriggio. Ma visto che Minho e Han per quei giorni vivevano insieme dovette portarlo lui stesso a casa saltando anche la scuola, quando entrarono a casa ormai Han steso sul letto circa pochi minuti dopo si svegliò e vide davanti a sé il maggiore seduto su una sedia.
"Minho perché sono a- a casa?" Chiese Han.
"Piccolo... ho causato io tutto questo non eri obbligato ma io stesso ho fatto un errore, un errore grave- se vuoi saperlo abbiamo fatto quella cosa tanto desiderata da me- Jisung" Rispose Minho.
"Sesso? Minho, tranquillo... adesso possiamo pensare a noi? E' poi non è colpa tua, ma della mia agitazione andata male, tutto qui, e possiamo dormire adesso?" Chiese il minore.
"Va bene, fammi posto"
"Riscaldami, sto morendo di freddo Minho hyung" Disse Han nel mentre il maggiore arrivò accanto al minore e lo abbracciando avvolto dalle sue mani.

"Ti amo"

"Ti amo anch'io"

Dirty mind ^minsung^Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora