KYLE
Come può farmi eccitare così tanto con una semplice frase?
"Non ti bacerò stasera. Sei troppo ubriaca e voglio che lo ricordi quando succederà. Sarai tu a chiedermi di baciare queste fantastiche labbra" dico, sfiorandole con il pollice e facendole socchiudere. "E quando succederà, non potrai farne a meno, esattamente come io non potrò farne a meno" dico infine, prendendo il casco e aiutandola a infilarlo.
Le allaccio il cinturino sotto al mento e le tengo la mano mentre sale alle mie spalle. Esattamente come all'andata, poggia il seno contro la mia schiena e stringe le braccia intorno al mio addome. Faccio rombare il motore e parto. Questa volta è meglio non far impennare la moto, perché non sono sicuro che riuscirà a rimanere aggrappata a me.
Usciamo dal parcheggio del locale e vedo il sole che sorge di fronte a me, mentre torniamo a casa.
All'improvviso succede una cosa che non mi sarei mai aspettato. Sofia si rilassa e poggia la guancia contro la mia schiena, mentre con le mani mi accarezza l'addome. Con la mia camicia che è quasi completamente aperta sento le sue dita sfiorare la mia pelle, proprio all'altezza dello stomaco, dove sono certo di sentire le farfalle.
Una scarica di brividi mi percorre la schiena e non posso fare a meno di chiedermi come faccia un tocco così semplice e così ingenuo a rendermi così incredibilmente eccitato.
Torniamo a casa e aiuto Sofia a scendere dalla moto. Riesco a vedere le sue mutandine nere al di sotto del vestito e, una volta essere scesa dalla moto, non si è accorta nemmeno del vestito che è rimasto sollevato. Glielo abbasso io, proprio perché non voglio approfittare di questa situazione. Le tolgo il casco e le metto un braccio intorno alla vita, riaccompagnandola all'interno.
"Ce la fai ad arrivare in camera tua?" le chiedo.
"No, accompagnami tu" mi dice e io rimango stupito.
Davvero?
Non so cosa fare. Dovrei rifiutare, ma non posso assolutamente lasciarla così.
L'aiuto a salire le scale e, quando raggiungiamo la porta della sua camera, la vedo piegarsi per prendere la chiave che è incastrata in uno dei suoi stivali.
La tira fuori e la inserisce nella toppa, girando. L'aiuto a entrare e poi la faccio sdraiare sul letto.
"Ti aiuto a toglierti le scarpe" le dico, ma lei si tira subito a sedere, bloccandomi.
"No, lasciami così. Puoi andare, grazie e scusa se sto così" mi dice e sembra quasi dispiaciuta.
"Non preoccuparti, è tutto ok" rispondo, aiutandola a sistemarsi sotto le coperte.
La vedo tirare su il lenzuolo per coprirsi bene fin sotto il collo e poi voltarsi, dandomi le spalle.
A quel punto mi giro per uscire, ma non riesco a non fare a meno di guardarmi intorno.
Sembra una camera molto tranquilla. Le pareti sono pitturate di un azzurro tenue e il letto matrimoniale è al centro di una parete. Tutto ciò che vedo sono libri. Sono nella libreria, sulla scrivania, sul comodino e alcuni sono addirittura accatastati sul pavimento. Noto che ci sono molti diari e quaderni nascosti qua e là, ma ciò che mi spaventa di più è l'armadio. È semplice e bianco, ma è tappezzato di articoli di giornale.
Mi avvicino per osservare bene e in quel momento capisco. Sono gli articoli su tutte le persone che ha ucciso e c'è anche quello sui poliziotti morti durante la nostra ultima missione.
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Handling
RomanceKyle si ritrova insieme ai suoi tre migliori amici nell'hotel più lussuoso di Los Angeles per uccidere quattro ragazze, ma lui non sa che loro sono lì per lo stesso motivo. Kyle riuscirà a portare a termine la sua missione? Riuscirà a resistere alle...