Epilogo

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2 mesi dopo...

SOFIA

Le cose si sono risolte per il meglio. John, Aedus e i genitori delle mie amiche sono stati condannati. Passeranno fino all'ultimo giorno delle loro miserabili vite in carcere.

Noi otto viviamo ancora tutti insieme. Abbiamo venduto la casa di Kyle e abbiamo comprato tutti insieme una nuova villa, con tanto di piscina all'aperto e campo da basket. Le camere da letto sono quattro, dato che non ne servono di più. Le coppie sono ancora le stesse e più affiatate di prima.

"Quando tornerete?" mi chiede Ginevra dopo avermi abbracciata.

"Tra un mese, te l'ho detto" dico io sorridendo.

Sono tutti contenti della nostra partenza, ma ormai è difficile stare separati. Anche Kyle abbraccia tutti quanti e alziamo gli occhi al cielo per tutte le loro raccomandazioni.

Saliamo sul taxi diretto all'aeroporto e io poggio la testa sulla sua spalla. Sono così felice e così nervosa. È il mio regalo di compleanno anticipato. Manca ancora parecchio, ma Kyle ha insistito. Il mio compleanno lo festeggeremo durante il viaggio di un mese, anche se la destinazione è ancora sconosciuta per me.

Mi immagino su qualche isola tropicale a prendere il sole, oppure in qualche città d'arte, sarebbe bello fare anche un viaggio avventuroso. La parte più bella sarà comunque la sera quando, stanchi morti, rientreremo in hotel, ci guarderemo negli occhi e faremo l'amore.

Kyle continua ancora a chiedermi il permesso prima di toccarmi. Vuole sempre essere sicuro che non mi senta costretta. È da tempo ormai che gli dico che non è più necessario, ma lui dice che gli piace sentirmi dire di sì ogni volta e quindi lo accontento sempre.

Raggiungiamo l'aeroporto di Los Angeles e andiamo diretti verso i voli intercontinentali. Lo guardo incuriosita, mentre lo seguo con il mio trolley nero. Lui mi rivolge qualche sguardo divertito, perché non riesco mai a stare dietro ai suoi passi lunghi.

"Puoi rallentare, per favore" gli dico correndo per raggiungerlo.

Lui mi accontenta e si china giusto un po' per baciarmi.

"Sei adorabile" mi dice.

Io alzo gli occhi al cielo e scuogo la testa.

"Ora puoi dirmi dove stiamo andando?" gli chiedo.

Lui sorride e si volta. Seguo la traiettoria del suo sguardo e il mio respiro si blocca nel petto. Sono bastate poche lettere per mandarmi completamente su un altro pianeta.

Lo guardo di nuovo con gli occhi spalancati e lo vedo sorridere.

Davvero?

Il cartello indica la direzione da prendere per andare verso il volo per l'Italia e io sono convinta che da un momento all'altro avrò un arresto cardiaco.

"Non è vero" dico sottovoce, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime.

Kyle scoppia a ridere, ma subito dopo lascia la sua valigia per prendermi il volto tra le mani. Manda una ciocca di capelli dietro al mio orecchio e mi avvicina per darmi un altro bacio.

"Allora?" mi chiede, guardandomi con un sopracciglio sollevato.

"Allora cosa?" gli chiedo confusa.

"Sei ancora convinta che sia un sogno? Oppure vuoi un altro bacio?" mi chiede divertito.

"Mmh...credo che un altro bacio sia necessario. Giusto per avere la conferma" dico e chiudo gli occhi nell'istante in cui le nostre labbra si toccano.

Ci stacchiamo e sorridiamo entrambi. Prendiamo di nuovo le nostre valigie e ci dirigiamo verso il nostro volo.

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