Capitolo 1

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Il "Four Seasons" è l'hotel più bello e più lussuoso di Los Angeles. Una missione lì è una missione per cui ci si prepara per molto tempo. Non è facile mischiarsi in mezzo alla gente di Beverly Hills. Sono come dei segugi. Quelle persone seguono l'odore dei soldi e se tu non lo hai addosso, se ne accorgono subito. 

Per questo Kyle è l'unico a mischiarsi direttamente con loro, mentre i suoi amici si confondono con il personale di sala. Indossare con classe un completo da 5000 dollari non è l'unico talento di Kyle, sa farsi dire dalle persone tutto ciò che vuole , ma non con la voce. 

Quella sera la missione è strana, ma l'hanno accettata senza fiatare. Ci sono quattro ragazze, di cui non sanno assolutamente nulla, solo i volti, che dovranno uccidere. 

Niente di più strano e niente di più facile.


KYLE

"Ne ho trovata una" dice Noah.

Abbiamo tutti un auricolare per comunicare anche a distanza.

"Dove?" chiedo io.

"Al bar. Serve da bere insieme a me" risponde il ragazzo.

Mi volto verso il bar. Vedo il mio amico che sta lucidando un bicchiere, mentre una ragazza castana sistema alcune bottiglie sugli scaffali. Sia il mio amico che quella ragazza indossano la divisa per lavorare qui: camicia bianca, papillon al colletto, gilet nero e pantaloni dello stesso colore.

Mi avvicino al bancone, poggiando i gomiti.

"Cosa posso servirti?" chiede la ragazza, facendo gli occhi dolci.

Ci sta davvero provando con me?

Uccidere non è mai stato così facile.

"Uno scotch, grazie" rispondo io, facendo un ghigno.

Lei sorride e si volta per prendere la bottiglia e il bicchiere giusto. 

Scambio uno sguardo veloce con il mio amico, il quale torna poi a guardarle il culo. Scuoto la testa.

"Una è qui" dice Lewis.

"Dove?" chiede Michael.

"Sta servendo ai tavoli".

"Va bene, tienila d'occhio. Ne dobbiamo trovare ancora due" risponde Michael, poi all'improvviso la trova. "È rimasta solo la bionda. L'altra è alla reception".

La ragazza del bar mi serve lo scotch e, mentre lo porto alle labbra, sento una presenza al mio fianco.

"Champagne, s'il vous plait" ordina a Noah.

Mi volto e vedo una ragazza con i capelli biondi, quasi bianchi, sembrano fili argentati tenuti su da un'acconciatura sofisticata. Un paio di ciuffi ricadono sui lati, incorniciandole un volto delicato come quello di un angelo. I suoi occhi eterocromi, uno azzurro e l'altro verde, sono puntati in direzione di Noah, mentre aspetta che le riempia il calice. Ha il naso piccolo e delicato, ricoperto da una marea di lentiggini che ha tentato di nascondere con il trucco. 

Indossa un lungo abito blu notte, che le arriva fino ai piedi e che risalta il colore dei suoi occhi, anzi... uno dei suoi occhi. 

Il rossetto rosso copre un paio di labbra da pornostar. Sono carnose e di sicuro sanno fare cose che una ragazza di certa classe non è solita fare. La sua postura è dritta e sicura di sé. 

In un secondo mi sento in soggezione. Scuoto la testa. La ucciderò, quindi non devo essere io quello in soggezione. 

Afferro il mio bicchiere e mi avvicino a lei.

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